❓Chiusa la partita delle regionali, si apre la lunga volata verso le politiche. Il Movimento come si muoverà verso questo appuntamento?
«Il M5s ha chiaro il percorso da seguire, partiremo dai temi e dai progetti per rilanciare il Paese, per costruire un'alternativa al governo della destra in grado di convincere gli elettori in vista delle Politiche 2027», è l'avviso-sfida a Giorgia Meloni (ma non solo) che lancia il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte. «Lo faremo - spiega - con un percorso di confronto e partecipazione che coinvolgerà tutta la nostra comunità, ma aperto anche alla società civile e a esperti: lo abbiamo chiamato Nova 2.0. Il governo Meloni è completamente scollato dal Paese reale: noi invece vogliamo sintonizzarci con i bisogni delle persone, di famiglie e imprese».
❓Come si svolgerà il vostro cantiere del programma?
«Partiremo nei prossimi mesi con un percorso in cui individueremo quelle che sono le priorità del Paese, i temi imprescindibili da portare poi al tavolo con le altre forze progressiste. Servono soluzioni concrete alle urgenze concrete del Paese, da contrapporre agli slogan vuoti di Meloni e ai suoi palesi fallimenti».
❓A che cosa si riferisce?
«Penso al problema dei salari reali, che crollano anche a causa dell’aumento dei prezzi e delle bollette, con il conseguente calo dei consumi; penso all’emergenza delle nostre imprese, alle prese con 31 mesi consecutivi su 35 di calo della produzione industriale e che si ritrovano senza una misura come Transizione 4.0 che è stata fondamentale per aumentare innovazione e competitività; infine, penso all’emergenza sicurezza, un tema che la destra ha cavalcato strumentalmente senza mai proporre una soluzione efficace, mentre furti e rapine nel 2024 sono più dell’anno precedente. Lavoreremo per offrire soluzioni di buon senso a queste emergenze che stanno impoverendo e indebolendo il nostro tessuto sociale».
❓Come immagina il percorso di incontro con il Pd e le altre forze del centrosinistra verso la formazione di una coalizione e la definizione di un programma contro la destra?
«Definire i nostri temi e le nostre priorità ci permetterà di portare al tavolo di coalizione proposte già chiare e definite con cui avviare il confronto in autunno. Stiamo lavorando da tempo per costruire una seria alternativa alla destra, ma siamo anche convinti che affinché questa alternativa sia duratura e non si sfaldi il giorno dopo le elezioni, bisogna mettere nero su bianco il nostro progetto di Paese».
❓Ritiene che sarà possibile?
«Guardi, sono fiducioso che ci riusciremo, anche perché non partiamo da zero. Già in Parlamento abbiamo presentato insieme proposte di legge importanti - salario minimo, aumento dei giorni di congedo parentale per i papà, riduzione orario di lavoro - e contro questa manovra abbiamo depositato ben 16 emendamenti comuni, dall'allargamento della `no tax area`, ai fondi per la sanità e l'incremento dell'assegno unico per i figli».
❓Quali saranno le vostre priorità inderogabili?
«Irrinunciabili sono i temi dell'etica pubblica e della legalità, ancora più urgenti di fronte a un governo la cui unica riforma varata è quella del ministro Nordio, che realizza il sogno di una giustizia pensata per la casta dei politici, che saranno ancora più liberi di sottrarsi alle inchieste. E per questo le dico che faremo convintamente la nostra battaglia per il No al referendum».
❓Pensa che si possa arrivare a una intesa anche su politica estera e di difesa?
«Non solo si può, ma si deve. E a proposito di punti inderogabili: vanno riviste le scelte folli di questo governo sul riarmo, che programma spese insostenibili per portarci verso un'economia di guerra e ipotecare il futuro dei nostri giovani».
❓A un certo punto si porrà per tutti il problema di individuare il candidato premier. O no? E nel caso come sceglierlo?
«Ho già detto che non ha senso parlare oggi di leadership: noi vogliamo partire dai programmi. Prima il percorso, prima i temi e poi si deciderà insieme anche sulla leadership. E come ho ripetuto più volte, le ambizioni personali non devono mai condizionare il successo della coalizione».
❓La maggioranza punta a modificare la legge elettorale: a che condizione vi potreste sedere a un tavolo di confronto?
«Al momento non c'è né una proposta né un testo su cui confrontarsi alla luce del sole, in Parlamento. Dopo la sonora sconfitta in Puglia e Campania, hanno anticipato l'intenzione di cambiare la legge elettorale per farsene una su misura che permetta loro di vincere: noi non glielo permetteremo».

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