venerdì 31 marzo 2017

... fine marzo ...

... questo mese si chiude con una full immersion con il mio amico Tony per risolvere un problema di installazione del gioco in immagine ... ci risentiremo, ed intanto domani "fuggiamo" verso il mio paesello ...

martedì 28 marzo 2017

... evviva!! ...

... siamo tutti pazzi per te, Marco! Occupi sempre più spazio nelle nostre vite ... terzo mese di vita ed un territorio intero da scoprire, giorno per giorno ... Auguri!

domenica 26 marzo 2017

... erase and rewind ...

... oggi ho cancellato dal mio archivio una serie di annotazioni che vanno dal 2012 al 2014 ... troppa tristezza provoca il rileggerle, e poi non ha più senso conservarle ora che la mia situazione è radicalmente cambiata ... devo piuttosto impegnarmi a vivere pienamente il tempo attuale ...

sabato 25 marzo 2017

... tre anni! ...

... tre anni di felicità accanto a te! Grazie Amore!! ...

... auguri Elton! ...

Oggi Elton John compie 70 anni. Da quasi 50 accompagna con la sua musica milioni di fan in giro per il mondo. L’artista britannico è sicuramente una delle più grandi icone pop della musica mondiale, e molti sono i suoi successi. Aggiungo che è senz'altro uno dei miei preferiti, in grado di trasmettermi sempre grandi emozioni ...

... e la sua realizzazione ...

... dopo 60 anni molto resta ancora da fare per essere dei validi protagonisti della Storia mondiale ...

venerdì 24 marzo 2017

... l'idea di Europa ...

Di pace e di federalismo in Europa si parla già negli anni Quaranta dell’800 - si veda: Carlo Cattaneo, L'insurrezione di Milano 1848, Victor Hugo seduta d'apertura del congresso della pace riunito a Parigi il 21 agosto 1849. Nel 1860 nel pieno della Spedizione dei Mille Garibaldi si impegna ad interessare i capi di stato europei a mettere fine alla guerra per dedicarsi al benessere dei sudditi. ottobre 1860 Memorandum alle potenze d'Europa (scritto nel Palazzo reale di Caserta subito dopo la battaglia sul fiume Volturno) perché si facciano paladine dell'unificazione politica del continente in un unico grande stato federale. Progetto di una Unione europea capace di riordinare dalle fondamenta i rapporti tra i popoli nel rispetto dei diritti di ognuno. Non era una idea nuova per Garibaldi. L'anno precedente il 30 agosto 1859 mentre era a capo delle formazioni volontarie italiane in Romagna aveva scritto ad un amico inglese prospettandogli la sua idea di una confederazione tra Inghilterra Francia Italia Grecia Spagna e Portogallo. Garibaldi sta combattendo la seconda guerra d'indipendenza ma non si mette in un'ottica solo nazionale. L'Italia ha un posto particolare nel suo cuore ma lo spettacolo di inglesi francesi ungheresi che combattono e simpatizzano per la sua impresa è la realtà che lo colpisce maggiormente. Dagli avvenimenti del 1859 e 1860 G trae conferma di un avvenire europeo di libertà e fratellanza da cui bisogna escludere i simboli della conservazione (Papato, Austria, Turchia). Abbattuti questi emblemi l'Europa poteva strutturarsi dall'Atlantico agli Urali in una confederazione dove l'arbitrato internazionale avrebbe appianato tutte le controversie. Per Garibaldi dunque il passaggio dalla nazione all'Europa non è che la naturale conseguenza delle conquiste della rivoluzione, la forma più moderna delle fedeltà alla causa di emancipazione collettiva e individuale che egli ha sempre servito. Ecco una breve cronologia: 31 luglio 1862 Il proclama di Garibaldi che tenta la liberazione di Roma inizia nel nome dell'Europa 28 settembre 1862 (dal Varignano) Garibaldi si rivolge alla "libera e generosa Inghilterra" perché spinga Francia, Svizzera, Belgio e America a marciare sulla via umanitaria proponendo alla nazione inglese la convocazione "di un congresso mondiale che evitando le guerre possa giudicare dei contrasti insorti tra i vari paesi". Dal 1859 al 1871 il sogno di una Europa confederata regna incontrastato nel pensiero di Garibaldi che affida a vari stati - Gran Bretagna, Francia, Svizzera, ma anche Italia, Belgio, Spagna - il compito di porsi alla testa di un simile grandioso disegno. La Lega per la pace e la libertà nasce sotto gli auspici di Garibaldi, Victor Hugo e John Stuart Mill e viene diretta da Charles Lemonnier, seguace di Saint-Simon, e sorge spontaneamente dall'intreccio e dalla confluenza di esigenze democratiche e pacifiste largamente diffuse nella società europea degli anni Sessanta. La Lega ha come sede permanente Ginevra e come organo ufficiale il periodico "Gli Stati Uniti d'Europa". settembre 1867 Il primo congresso a Ginevra con la partecipazione di 6000 persone segna il momento culminante del sogno condiviso da tanti, eccezionale anche per la presenza di Garibaldi che fu presidente onorario. Nei successivi congressi della Lega Garibaldi pur non essendo presente esercita ugualmente la sua influenza perché si giunga alla formulazione degli Stati Uniti d'Europa e all'arbitrato internazionale. ottobre 1867 Spedizione dell'Agro Romano. Di ritorno dalla presidenza del congresso della pace Garibaldi organizza la spedizione per liberare Roma. Egli sostiene che la guerra è lecita solo se è guerra per la libertà: "Gli schiavi non hanno il diritto di muovere guerra ai tiranni?" Ebbene gli schiavi erano i romani, i tiranni erano il papa e Napoleone III. La caduta del Secondo Impero e la fine del potere temporale sembrano il segno di un destino inarrestabile: un avvicinamento all'Europa dei popoli. La presenza di Garibaldi in Francia nel 1870-71 è il coronamento di una vita spesa ad inseguire il concretizzarsi dei suoi ideali. La politica di potenza della Germania e la reazione conservatrice in Francia dimostrano quanto sia lontana la possibilità di una Europa unita. 1872 Garibaldi scrive all'imperatore Guglielmo I invitandolo a non abusare della vittoria e a organizzare un Congresso internazionale (una sorta di Onu). Scrive anche a Bismarck suggerendogli l'iniziativa di un Arbitrato mondiale che renda impossibili le guerre tra le Nazioni. Gli ultimi anni Garibaldi li passa a Caprera affidando alla pagina scritta i suoi pensieri. Nel suo ultimo romanzo, il "Manlio", che descrive una lotta tra il bene e il male troviamo ancora una esaltazione dell'arbitrato internazionale, della fine delle guerre, dell'unione dei popoli visti come tappe sicure del progresso umano 1881 Un anno prima della morte in una lettera ad un deputato francese suo amico Garibaldi torna a ripetere: "Ecco lo scopo che dobbiamo raggiungere; non più barriere, non più frontiere".

mercoledì 22 marzo 2017

... Londra ...

... ancora un attentato in Europa, una delle emergenze di questo turbolento periodo storico ...

... 21 marzo 2017 ...

... un giorno che non vuole essere solo di ricordo ma di impegno, soprattutto ...

lunedì 20 marzo 2017

... Primavera ...

... oggi inizia Primavera e non posso non riandare con la mente a quella primavera del 2014, a quell'incontro fortunato, alla vita nuova che ne è seguita ...

... 20 marzo 1994 ...

... 23 anni fa l'uccisione a Mogadiscio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: nulla è emerso finora sui responsabili di quella vera e propria esecuzione ... non ci sono parole per descrivere il mio, il nostro disgusto, l'orrore, il senso di frustrazione ...

domenica 19 marzo 2017

... un padre ...

... è francamente strano associare la festa del papà alla vicenda di un padre di famiglia indagato per omicidio volontario ... un gruppo di ladri entra nelle tua proprietà, inizia a saccheggiarla, tu accorri insieme con tuo figlio, sei armato di un fucile da caccia regolarmente detenuto: parte un colpo ed uccide uno di quei figuri e tu sei rovinato ...: mi chiedo: come ci si deve comportare in casi simili? Offrire un caffè, mettere a disposizione la propria auto per il trasporto della refurtiva, o magari rendere disponibile la propria donna per il sollazzo degli ospiti? E' possibile o no vivere in un paese "normale" in cui chi sbaglia venga punito? O dobbiamo rassegnarci a veder trionfare i delinquenti in tutti i settori di questa nostra società malata!?

venerdì 17 marzo 2017

... 17 marzo ...

« Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861 » (Testo della legge n. 4671 del 17 marzo 1861 del Regno di Sardegna)

giovedì 16 marzo 2017

... politica?? ...

... mi piacciono i contrasti forti: dopo il sacrificio di un grande statista la miseria della politica attuale, tra crimine e corruzione, tra volgarità e idiozia: scrivere di politica? interessarsene?: magari! se non fosse un'indecente latrina com'è attualmente ...

... 16 marzo 1978 ...

... un giorno tragico per la vita della nazione ...

martedì 14 marzo 2017

... giornate impegnative ...

... ieri mattinata di revisione per l'auto, pomeriggio di assistenza per la compilazione di un CV, serata di parziale sgombero della nostra cantina ... stasera si replica, e nel frattempo uno sguardo intenso di bimbo ci travolge ...

domenica 12 marzo 2017

... 12 marzo 1947 ...

... 70 anni fa la nascita di un mito: Ferrari!!

sabato 11 marzo 2017

... dal blog di P. Barnard ...

QUESTA FIRMA LA DOVETE METTERE. PENSATE A NON CREPARE DA CANI.

C’è da mettere una firma. Fatelo! Per voi! Ma prima leggete.

Era un medico che Lev Tolstoj avrebbe celebrato. Io e lui, Vittorio si chiamava, fummo notti e giorni per anni insieme per scrostare a unghiate anche solo l’uno per cento della sofferenza dei morenti più martoriati della Storia moderna, cioè le prime generazioni di ragazzi divorati dall’AIDS. Crepavano come non potrete mai immaginare, prima dell’arrivo delle nuove terapie. Una notte nella fioca luce della guardiola ci fissavamo negli occhi, la morte era il ronzio ininterrotto nella nostra vita lì dentro, e io gli dissi: “Vittorio, hai paura?”. Lui reclinò il capo da una parte, quel visto mite che ho piantato nel cuore, e rispose: “Ne ho una sola. Perdere le mie facoltà e dover morire in un letto pompato di tubi e farmaci, vegetale, puzzando, per mesi”. Vittorio morì dopo aver perso le sue facoltà, in un letto d’ospedale, pompato di tubi e farmaci, vegetale, per mesi, piaghe da decubito, puzza. I colleghi non lo lasciarono andare, bastava staccare le macchine. Ricordo che certe notti mi arrampicavo all’esterno sulle scale anti incendio e lo spiavo dal vetro e pregavo “Stop! Fermati cuore di merda, stop!”, ma il bip del monitor non m’ascoltava. Ero a due metri da lui quando spirò, e spirò con un sinistro roco rantolo, e io so cos’era, era “Dannati voi che mi avete fatto questo”, detto ai suoi ‘amici’ medici. L’eutanasia e il suicidio assistito sono una cosa. Le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), o Testamento Biologico, sono ben altro. Significa questo: se fosse esistita una legge votata dal Parlamento italiano che avesse reso legali le DAT ai tempi del Dr. Vittorio, egli avrebbe potuto scrivere di suo pugno le sue volontà precise in caso di mancanza di coscienza, o di impossibilità a esprimersi, e concomitante percorso di morte o di malattia devastante, che può durare anni se alimentata dalla tecnologia medica. E avrebbe scritto: “Se perdo le mie facoltà, non voglio morire in un letto pompato di tubi e farmaci, vegetale, puzzando, per mesi”. Se fosse esistita la legge sulle DAT, gli avrebbero legalmente staccato le macchine e lui sarebbe volato via in pace. Pensateci. Si parla qui della nostra fine, che è una certezza, ma oggi non esiste la certezza che la Legge e la Medicina ce la renderanno ‘umana’, ma soprattutto conforme alle nostre volontà. Chi vuole morire come il Dr. Vittorio alzi la mano. Se no, firmate la petizione che metto sotto, è una cosa serissima. Cliccate sul link, è tutto spiegato. Io clicco ora, e se potessi cliccherei non stop fino a domattina e lo farei nel nome mio, delle persone che amo e dell’immenso Dr. Vittorio. Nel nome vostro, anche. Eccola: FATE GIRARE! http://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT81981

venerdì 10 marzo 2017

... E-mail ricevuta ...

IMPORTANTE - Il Comitato Museo Egizio cambia nome e la battaglia continua Da: Comitato Museo Egizio Patrimonio Inalienabile (gioventura.mail@gmail.com) 10 mar 2017 - 00:15 A:

  IMPORTANTE - Il Comitato cambia nome e la battaglia continua.

Una bella diffida è arrivata al Comitato che tenta di far luce sull’apertura di una succursale del Museo Egizio a Catania. A seguito della richiesta di accesso agli atti effettuata alla Soprintendenza per verificare i termini del conferimento di parte dei reperti del Museo Egizio dal Ministero alla Fondazione, ci si è visti recapitare una diffida da parte della Fondazione stessa tramite uno studio legale. Nella comunicazione si vieta al Comitato di utilizzare una serie di termini come “Museo”, “Egizio”, “Torino”: sostantivi e nomi di uso comune ma non di libero utilizzo. Ecco quali sono le conseguenze per i cittadini che chiedono chiarezza. Una diffida dai contenuti inquietanti, tanto da costringere il Comitato a mettersi in sicurezza dal punto di vista legale. Pertanto: - il Comitato assume da oggi la denominazione provvisoria di «Comitato EgitTO». - il blog si trasferisce all'indirizzo: http://egit-to.blogspot.it - la nuova e-mail è: egittoturin@yahoo.com - il gruppo facebook modifica la denominazione in: "Comitato EgitTO Turin" - la petizione «Tutto il Museo Egizio resti a Torino!», avviata con il vecchio nome che utilizzava le parole proibite "Museo" ed "Egizio", verrà chiusa entro la mezzanotte di oggi, con un numero di firme che ne certifica il grande successo fra tutti coloro che hanno a cuore il Museo Egizio (oltre 12.600 firme). In ultimo (IMPORTANTE): inviate al Comitato il vostro indirizzo e-mail scrivendo a egittoturin@yahoo.com. Resteremo così in contatto e gli organizzatori del Comitato potranno tenervi sempre aggiornati sull'evolvere di questa situazione sempre più sconcertante. Le ultime notizie stampa parlano di un trasferimento permanente a Catania (http://catania.livesicilia.it/2017/03/05/licandro-e-i-progetti-per-catania-il-museo-egizio-e-una-realta_407702/) e di un numero di reperti in partenza da Torino «decisamente superiore» (http://catania.mobilita.org/2017/02/22/museo-egizio-a-catania-facciamo-chiarezza/) smentendo i gigioneschi proclami della Fondazione. La Fondazione, peraltro, ha rivelato che la volontà esplicita è quella «di radicare le collezioni del Museo Egizio su tutto il territorio italiano». Ciò che sta accadendo al Museo Egizio è solo il preludio di quanto potrebbe succedere a tutti i nostri Musei e collezioni: con l'incomprensibile scusa della "condivisione", verrebbero ridotti a spezzatino e spartiti in giro per l'Italia e l'Europa. Qualcuno farebbe cassa e le nostre ricchezze verrebbero definitivamente disperse. Ora più che mai dobbiamo vigilare tutti insieme, uniti, per contrastare il depauperamento dei nostri beni artistici Grazie a tutti. Continuate a seguirci ----------------------------------- Comitato EgitTO, Turin già Comitato M**** E***** (®) Patrimonio Inalienabile, T****o http://egit-to.blogspot.it Facebook: "Comitato EgitTO Turin" egittoturin@yahoo.com

... primi caldi ...

... primo giorno di caldo intenso ...

mercoledì 8 marzo 2017

... 8 marzo ...

... auguri a tutte le donne, omaggio alla loro dolcezza, ma anche alla loro forza, alla loro determinazione, ed un particolare pensiero alla mia donna, al mio Amore ...

lunedì 6 marzo 2017

... domenica ecologica ...

... ieri domenica senza auto a Torino, noi eravamo in quel di San Giorio a ritemprarci dalle fatiche "da baby sitter".

venerdì 3 marzo 2017

... europa??? ...

... esiste l'Europa? Ho dei fortissimi dubbi in proposito ... nelle grandi come nelle piccole cose mi sembra sempre più un'accozzaglia becera di territori dominati dall'egoismo più sfrenato, dall'indifferenza verso le sofferenze altrui, dai pregiudizi, con il risultato di essere inconsistente sul piano politico ed economico, preda degli appetiti del Tycoon di turno ...

... Palmira ,,,

La stampa russa e il governo siriano hanno detto che Palmira, la città della Siria centrale che negli ultimi due anni è stata contesa dagli alleati del regime di Bashar al Assad e dallo Stato Islamico, è stata riconquistata dall’esercito siriano. I soldati fedeli ad Assad sono riusciti, di nuovo, a cacciare i miliziani dello Stato Islamico dalla città, conosciuta anche al di fuori della Siria per il suo imponente sito archeologico, oggi andato in parte distrutto.

mercoledì 1 marzo 2017

... marzo ...

 
 
... marzo, inizio di primavera,
 
il caldo del sole, i brividi del vento,
 
la luce nuova che è anche speranza,
 
noi la vediamo ...
 
è nei tuoi occhi,
 
Marco!