domenica 30 gennaio 2011

...nostalgia...



...una manciata di note, una vecchia rivista, ritrovata in un mobile in un angolo, nascosta, un pugno di ricordi che affiorano alla mente, che riportano ad un tempo, ormai lontano... nostalgia...

giovedì 27 gennaio 2011

...dal blog "chiaraequapolis"...

Il giorno delle memorie

Ricordiamo tutte le vittime del nazifascismo, delle dittature, dei genocidi, delle guerre. 27 gennaio – Commemorazione del Giorno della Memoria (Legge 20 luglio 2000, n. 211″Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”).

Questo giorno è stato scelto dal governo italiano “al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

La legge, però, si è “dimenticata” di ricordare le altre vittime del genocidio del regime nazifascista, nei campi di concentramento e all’esterno, i Rom e Sinti, gli omosessuali, i disabili…

Gli studi più accreditati fissano a circa 17 milioni le vittime del genocidio
Numero di vittime
Ebrei

5,9 milioni
Prigionieri di guerra sovietici

2–3 milioni
Polacchi non Ebrei

1,8–2 milioni
Rom e Sinti

220.000-500.000
Disabili

200.000–250.000
Massoni

80.000–200.000
Omosessuali

5.000–15.000
Testimoni di Geova

2.500–5.000
Dissidenti politici

1-1,5 milioni
Slavi

1-2,5 milioni

Dopo la seconda guerra mondiale vi sono stati altri genocidi e molteplici vittime delle guerre per il potere, denaro e petrolio: Darfur 400/800mila; Iraq 400/600 mila, Curdi 600mila; Srebrenica (Bosnia) 8mila; Somalia 16mila; Argentina 50mila e 30 mila scomparsi (desaparecidos); e per ultimo le vittime, di questi ultimi sanguinosi giorni, in Palestina.
Riteniamo che sia doveroso ed estremo atto di civiltà ricordare tutte queste vittime, anche quelle che possono con difficoltà essere ricordate;
per cause razziste, dovute all’etnia di appartenenza e per questioni economiche-sociali, estrema povertà, mancanza di mezzi di informazione nelle aree colpite, isolamento, cessazione o perdita dei legami di parentela.
Le legge dovrebbe essere modificata per commemorare tutte le vittime del genocidio senza nessuna differenza
Sarebbe bello pensare ad un luogo dove tutte le vittime possano essere ricordate e rispettate, anche quelle delle colonizzazioni nelle varie parti del mondo.

...da un e-mail ricevuta...

Resignation: firma l’appello di LeG
20 gennaio 2011 -


Un appello per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, ma insieme alle sottoscrizioni arrivano migliaia di messaggi: di incoraggiamento, di esasperazione e vergogna . Non è semplicemente una raccolta di firme, ci sono storie, espressioni che raccontano un’Italia che rifiuta di riconoscersi nel modello imposto da Silvio Berlusconi. La mobilitazione, lanciata da Libertà e Giustizia all’indomani del Rubygate, vola subito oltre confine. LeG è fiera dell’onda di ribellione, l’Italia può salvarsi dal berlusconismo. Firma anche tu.
Grazie!
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg, Sandra Bonsanti


IN INGLESE

1. Resignation.
We call upon Silvio Berlusconi to resign immediately from his post as Presidente del Consiglio dei Ministri. In no other democratic country would a Prime Minister, faced with such serious legal accusations, remain in office longer than a few hours. All Italian citizens, of whatever political persuasion, must realise that the image of their country is profoundly tainted if Berlusconi remains in office.
2. Attendance in court.
We call upon Silvio Berlusconi not to defend himself on television, using his substantial mediatic power to discredit the magistrates, but to present himself in court and seek to defend himself there, as would any normal citizen. Once in court, he can in any case hope to benefit from the services of the highest paid lawyers in the country. We sincerely hope, for his sake and that of the country, that he is able to demonstrate his innocence. If he and his supporters reply that the judges are irremediably biased against him, we would like to point out that on more than one occasion in the past he has been given the benefit of the doubt by the courts. In the Mondadori case, for example, the court judged in 2001 his position as Head of Government to be part of the ‘extenuating circumstances’ which in his case alone allowed the crime to be prescribed.
3. The role of the President of the Republic
In a situation in which two of the principal powers of the state – the magistracy and the executive – are on a head-on collision course of considerable danger for the future of the Republic, we call upon its President to observe closely the situation and to be prepared to intervene actively, naturally within the limits of the powers ascribed to his office by the Constitution.
4. The opposition parties
We call upon all the parties of the opposition to put aside their differences and to abandon any jockeying for position, uniting instead their voices in a single request of a single word: RESIGNATION.
5. Civil Society
We invite the many associations and the hundreds of thousands of members of civil society to do the same, pooling their resources and joining hands on a single line of action. We would particularly appeal to Catholic civil society to deplore the hesitations and silences of the Vatican on so important an issue of public ethics.
6. The friends of Italy in the world

We have written this appeal in English as well as Italian in order to reach all those abroad who are friends of Italian democracy. Do not despair of Italy! The country needs your solidarity and help.
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti per tutta Libertà e Giustizia

IN ITALIANO

1. Dimissioni
Chiediamo a Silvio Berlusconi di dimettersi immediatamente.
In nessun altro paese democratico un Primo ministro, indagato per così gravi capi di accusa, rimarrebbe in carica. Tutti i cittadini italiani, di qualsiasi credo politico, devono essere consapevoli che l’immagine del loro paese sarà profondamente danneggiata se Berlusconi rimarrà al suo posto.

2. Presenza in aula
Chiediamo a Silvio Berlusconi di non utilizzare la televisione per difendersi e screditare i magistrati grazie al suo considerevole potere mediatico, bensì di presentarsi ai giudici come farebbe ogni cittadino. In tribunale, Berlusconi potrà comunque giovarsi dall’avere ingaggiato gli avvocati più pagati del paese. Speriamo vivamente per lui e per l’Italia che sia in grado di dimostrare la propria innocenza. Visto che Berlusconi e i suoi sostenitori affermano che i giudici sono irrimediabilmente prevenuti nei suoi confronti, ricordiamo che in più di un’occasione gli è stato garantito il beneficio del dubbio. Nel caso Mondadori, ad esempio, la corte giudicò, nel novembre 2001, la posizione di capo del Governo una “circostanza attenuante” che, unicamente nel suo caso, fece cadere in prescrizione l’accusa.

3. Il ruolo del Presidente della Repubblica
In una situazione in cui due dei principali poteri dello Stato – la magistratura e l’esecutivo – si affrontano in uno scontro estremamente pericoloso per il futuro della Repubblica, chiediamo al Presidente Napolitano di valutare la situazione e di intervenire tempestivamente, entro i limiti previsti dalla Costituzione.

4. I partiti di opposizione
Chiediamo a tutti i partiti di opposizione di mettere da parte le loro divergenze e di abbandonare qualsiasi desiderio di primeggiare, chiedendo invece con una sola voce le dimissioni del Premier.

5. Società civile
Invitiamo le numerose associazioni e le centinaia di migliaia di cittadini che si riconoscono nella società civile a concentrare le loro forze e a unirsi in una linea d’azione comune. Chiediamo soprattutto al mondo cattolico di esortare il Vaticano a pronunciarsi su una questione di etica pubblica così rilevante.

6. Gli amici dell’Italia nel mondo
Abbiamo scritto questo appello sia in inglese che in italiano per mandare un messaggio a tutti coloro che all’estero amano la nostra democrazia e le sorti del nostro Paese. Non perdete la fiducia nell’Italia! Abbiamo bisogno della vostra solidarietà e del vostro aiuto.
Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti per tutta Libertà e Giustizia

IN TEDESCO

1. Rücktritt
Wir fordern Silvio Berlusconi zum sofortigen Rücktritt auf. In keinem anderen demokratischen Land würde ein Ministerpräsident, gegen den wegen so schwerwiegender Anklagepunkte ermittelt wird, im Amt bleiben. Alle Bürger Italiens, welcher politischen Überzeugung auch immer, müssen sich dessen bewusst sein, dass es das Bild ihres Landes schwer beschädigen wird, wenn Berlusconi im Amt bleibt.

2. Erscheinen vor Gericht
Wir fordern Silvio Berlusconi auf, nicht das Fernsehen zu nutzen, um sich zu verteidigen und die Staatsanwälte über seine beträchtliche Medienmacht zu diskreditieren, sondern wie jeder Bürger vor Gericht zu erscheinen. Dort kann sich Berlusconi der bestbezahlten Anwälte des Landes bedienen. In seinem Interesse und im Interesse Italiens hoffen wir inständig, dass er seine Unschuld beweisen kann. Angesichts der von Berlusconi und seinen Anhängern erhobenen Behauptung, ihm gegenüber seien die Richter unheilbar voreingenommen, erinnern wir daran, dass ihm der Grundsatz: Im Zweifel für den Beklagten, schon verschiedentlich zugute kam. Im Fall Mondadori zum Beispiel bewertete das Gericht die Position des Regierungschefs als “mildernden Umstand”, was – in seinem Fall einzigartig – zu dessen Verjährung führte.

3. Die Rolle des Staatspräsidenten
In einer Situation, in der es zwischen den beiden wichtigsten staatlichen Gewalten – der Justiz und der Exekutive – zu einer für die Zukunft des Landes höchst gefährlichen Konfrontation kommt, fordern wir Staatspräsident Napolitano auf, schnell die Lage einzuschätzen und im Rahmen der verfassungsmäßigen Grenzen einzugreifen.

4. Die Parteien der Opposition
Wir fordern alle Parteien der Opposition auf, ihre Meinungsunterschiede und jeweiligen Führungsansprüche beiseite zu lassen und einhellig den Rücktritt des Ministerpräsidenten zu verlangen.

5. Zivilgesellschaft
Die vielfachen Zusammenschlüsse und Abertausende von Bürgern, die zivilgesellschaftlich aktiv sind, laden wir dazu ein, ihre Kräfte zu bündeln und sich zu einer einheitlichen Aktion zusammenzuschließen. Vor allem die katholische Welt fordern wir auf, den Vatikan zu einer Stellungnahme in einer für die öffentliche Ethik so wichtigen Frage zu ermuntern.

6. Die Freunde Italiens in der Welt
Wir haben diesen Appell sowohl in Englisch als auch in Italienisch verfasst, um all denjenigen, denen im Ausland unsere Demokratie und das Schicksal unserer Landes am Herzen liegt, eine Botschaft zu schicken. Verliert nicht Euer Vertrauen zu Italien! Wir brauchen Eure Solidarität und Eure Hilfe.

Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg und Sandra Bonsanti,
im Namen von “Libertà e Giustizia”.

martedì 25 gennaio 2011

...si ritorna al lavoro...


...dopo un'esagerata serie di giorni di festa riprendo possesso delle mie carte e proseguo nel mio lavoro: primo impatto incoraggiante: ora si tratta di tornare alla piena normalità...

sabato 22 gennaio 2011

...come splendono...

...come splendono stasera
le strade del mio ritorno,
luce d'arancio spiove ed illumina
asfalto, metallo e carne,
si mescola al bianco
dei fanali ed occhieggia
da dietro i "guardrails"...

...una canzone all'improvviso
mi fa lacrimare,
"dove sei, amore, dove sei,
ho bisogno di te"...

...ed intanto il buio si fa strada
fuori e dentro di me...

...ritorno alla mia
solita solitudine...

martedì 18 gennaio 2011

...Ruby e le altre...

...

Tutte le carte su Ruby-Berlusconi. Ecco il dossier di Affaritaliani.it
Martedí 18.01.2011

E' piena di spunti la lettura delle 389 pagine che raccolgono le fonti di prova contro Silvio Berlusconi, accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile.
Affaritaliani.it ha realizzato un ampio dossier con tutte le intercettazioni raccolte dai pm di Milano. Anche chi non ha creduto alla nobiltà d'animo del premier o non ne ha apprezzato le qualità di capo del governo stavolta non potrà rimanere indifferente.
...
e poi segue un diluvio di sconcezze, assolutamente da non riportare...ma agli italiani continua a piacere: gradimento al 50%...
...
Colpo di scena. Lo scandalo Ruby non ha scalfito la fiducia degli italiani nel presidente del Consiglio. Lo rivela l'ultimo sondaggio di Nicola Piepoli (il primo dopo la notizia dell'indagine sul premier e la pubblicazione delle carte e delle intercettazioni) diffuso in esclusiva da Affaritaliani.it. Il gradimento è infatti stabile attorno al 50 per cento, lo stesso valore di due e tre settimane fa. IL PDL RESTA STABILE AL 31,5%.

lunedì 17 gennaio 2011

...ancora una settimana...


...ed è iniziata un altra settimana di "ferie": dopo l'entusiasmo e la voglia di fare dei primissimi giorni il rischio è quello, ancora una volta, di "lasciarsi vivere", di vedere scorrere queste ore imbambolati, con l'unica occupazione di pensare al proprio futuro, misurando con ansia la distanza tra una certa tranquillità economica e l'urgenza di una soluzione drastica per sopravvivere...

domenica 16 gennaio 2011

....scartabellando nell'archivio comunale...




...la prima e l'ultima pagina di uno scritto relativo all'investitura di un feudo in San Giorio ad un vassallo, da parte di Vittorio Amedeo, "per grazia di Dio Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, Duca di Savoia, di Monferrato e Principe di Piemonte"...

giovedì 13 gennaio 2011

...150...


...il 7 gennaio scorso si sono aperte le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia con la festa del tricolore, tenutasi a Reggio Emilia, patria del primo vessillo con i tre colori verde bianco e rosso, anche se disposti in un primo tempo orizzontalmente.
Seguirò le varie tappe della ricorrenza, segnalando quelle più significative...ci si presenta l'occasione per rinsaldare la nostra coscienza nazionale, mettendo da parte ogni velleità separatista, in omaggio al sacrificio dei molti giovani che credettero all'idea dell'Italia unita.

martedì 11 gennaio 2011

...sagrinti nen...



...mi hanno prolungato le "ferie" sino al 24/1 compreso...nel frattempo ho firmato la nuova convenzione...ora il mio obiettivo principale è quello di utilizzare al meglio questo nuovo "regalo"...nel frattempo adotto per me questo motto, per tutte le avversità che dovessi incontrare sul mio cammino...

giovedì 6 gennaio 2011

...amarcord musicale...



...i pomeriggi passati ad ascoltare i miei 45 giri, da solo a casa dei miei...momenti intimi, ricordi ormai lontani...

martedì 4 gennaio 2011

....senza commenti...da Libero news.

Il manifesto anti-Marchionne/ Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack su MicroMega: "Come lo squadrismo fascista"



Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack firmano il manifesto contro Marchionne su MicroMega. Il sito della rivista culturale ospita il manifesto dei tre intellettuali contro quello che viene definito il "diktat" dell'amministratore delegato del Lingotto, con un invito ai lettori a firmare e diffondere l'appello.

Questo il testo.

Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei lavoratori a organizzarsi liberamente.

Per questo ci sembra che la richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di tutti.

Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack

Primi firmatari: don Andrea Gallo, Antonio Tabucchi, Dario Fo, Gino Strada, Franca Rame, Luciano Gallino, Giorgio Parisi, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Lorenza Carlassarre, Sergio Staino, Gianni Vattimo, Furio Colombo, Marco Revelli, Piergiorgio Odifreddi, Massimo Carlotto, Valerio Magrelli, Enzo Mazzi, Valeria Parrella, Sandrone Dazieri, Angelo d'Orsi, Lidia Ravera, Domenico Gallo, Marcello Cini, Alberto Asor Rosa, don Paolo Farinella.



NAPOLITANO, SI TROVI MODULO PIU' COSTRUTTIVO DI DISCUSSIONE - Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Mi auguro che si trovi di nuovo un modulo piu' costruttivo di discussione", ha detto il Capo dello Stato sollecitato dai giornalisti che gli sottolineano come il piano Marchionne sia stato ben accolto dai mercati ma sia molto discusso dai lavoratori. Per Napolitano "ci deve essere confronto", ma "si deve assumere quesgo obiettivo: tutte le parti in causa debbono riconoscere l'essenzialita' di questo impegno ad aumentare la produttivita' del lavoro ai fini della competitivita' internazionale della nostra economia". Il rapporto tra lavoratori e vertici della Fiat in questo momento, ha detto Napolitano, "e' difficile, un confronto che e' diventato molto duro. Credo", ha aggiunto il capo dello Stato, "che nessuno possa negare che esiste un problema di bassa produttivita' nel lavoro. Pero' non e' una questione legata esclusivamente al rendimento lavorativo delle maestranze. La produttivita' dipende in larga misura anche dall'innovazione tecnologica, dalle scelte di organizzazione del lavoro, e quindi ci deve essere un confronto e si deve assumere questo obiettivo. Tutte le parti in causa debbono riconoscere l'essenzialita' di questo impegno ad aumentare la produttivita' del lavoro ai fini di competitivita' internazionale della nostra economia. Poi, il modo di affrontare questo problema, soprattutto il punto delle modifiche che ne possono derivare nelle relazioni industriali sono oggetto di contenzioso. Mi auguro che si trovi di nuovo un modulo piu' costruttivo di discussione". "Ho appena letto un intervento del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, il quale dice che nell'accordo del 1993 erano sanciti i diritti che bisogna fare saldi. Mi pare che questo sia un aspetto importante", ha aggiunto il presidente, rispondendo a chi gli chiedeva se ci sia un rischio che la stagione della concertazione sia terminata dopo le frizioni che hanno accompagnato i cambiamenti in due stabilimenti Fiat. "Per quanto siano cambiate le cose - ha continuato Napolitano - e si possa vedere quanto dell'accordo del 1993 rimanga valido, pero' ci sono dei punti importanti che riguardano senza dubbio il diritto di rappresentanza. Tutta la materia della rappresentanza e' materia che va ormai affrontata".

LANDINI, NO FIRME TECNICHE; DOMENICA SEGRETERIA CON CGIL - "Le firme tecniche non esistono: gli accordi o si firmano o non si firmano". E' quanto ha affermato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che ha annunciato una segreteria unitaria di Fiom e Cgil per domenica prossima 9 gennaio. Lo stesso leader della Fiom ha chiarito che non ci saranno sorprese: la linea rimane quella decisa dal comitato centrale, la riunione di domenica servira' per mettere a punto le prossime iniziative. "Domenica, quando si riunira' la segreteria unitaria, la linea - ha aggiunto - sara' quella decisa dal comitato centrale della Fiom, comitato centrale al quale ha partecipato anche la Cgil e non ha visto voti contrari. La riunione di domenica servira' per mettere a punto le iniziative da realizzare: una iniziativa complessiva contro gli accordi di Mirafiori e Pomigliano che mettono in discussione l'esistenza stessa del sindacato confederale".

lunedì 3 gennaio 2011

...un regalo improvviso?...

...stamane una telefonata da Luca, il nostro vice-sindaco: per un impiccio burocratico la convenzione dalla quale dipende il mio lavoro verrà rinnovata solo in settimana: traduzione- vacanza fino al 10 Gennaio compreso e ripresa delle attività martedì 11: ora si tratta di usare bene tutto questo tempo e di evitare di compiere il mio peccato più grave: lasciarlo trascorrere senza agire, restando prigioniero dei miei pensieri, nei quali si insinua spesso il sottile veleno di una tristezza che sembra non passare mai...

sabato 1 gennaio 2011

...pallide luci...

...pallide luci si riflettono sull'asfalto umido di brina, intervallate a tratti da lame più vivide da auto di passaggio...sto tornando a casa...ho passato il capodanno da mia madre, due solitudini fanno una compagnia, almeno per un giorno...la colonna sonora è di una delle mie cantanti preferite, la grande Tina: la sua adrenalinica voce si mescola con la rassicurante cantilena del mio motore...poi, all'improvviso gli occhi si inumidiscono, ma non per un suo acuto da brividi...sto tornando a casa, ad accogliermi, il silenzio, immerso nel buio...