domenica 28 febbraio 2021

... Adieu! ...

... e Marzo sarà feroce!

giovedì 25 febbraio 2021

... addio ...

ADDIO A LAWRENCE FERLINGHETTI. LE LEGGENDE NON MUOIONO MAI Lo diceva: "la poesia tiene a distanza la morte". E così è stato almeno per quasi 102 anni. Oggi se ne va Lawrence Ferlinghetti, origini italiane, simbolo della letteratura americana contemporanea. È stato tante cose: poeta, scrittore, editore, anima della beat generation. Lo ricordiamo così, con una poesia che ancora oggi è un graffio. Le leggende non muoiono mai.

 "Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore e i cui pastori sono guide cattive Pietà per la nazione i cui leader sono bugiardi i cui saggi sono messi a tacere Pietà per la nazione che non alza la propria voce tranne che per lodare i conquistatori e acclamare i prepotenti come eroi e che aspira a comandare il mondo con la forza e la tortura Pietà per la nazione che non conosce nessun’altra lingua se non la propria nessun’altra cultura se non la propria Pietà per la nazione il cui fiato è danaro e che dorme il sonno di quelli con la pancia troppo piena Pietà per la nazione – oh, pietà per gli uomini che permettono che i propri diritti vengano erosi e le proprie libertà spazzate via Patria mia, lacrime di te dolce terra di libertà!" 

Collettiva in occasione dei 100 anni di Lawrence Ferlinghetti: https://bit.ly/37GRzTS

... povera cultura! ...

... sono stati nominati i sottosegretari del Governo Draghi ... evidentemente non tutti sono all'altezza del loro compito! Borgonzoni, Sibilia, Pucciarelli e Castelli: i nomi che imbarazzano “i migliori” di Draghi

martedì 23 febbraio 2021

... agguato ...

... una regione tormentata dell'Africa, un uomo generoso e la sua guardia del corpo lasciati soli ...

lunedì 22 febbraio 2021

... giro lungo ...

... finalmente, dopo tanto tempo, un bel giro lungo (Km 9,3) per la mia "isotta"!!

sabato 20 febbraio 2021

... Cagliari - Torino 0-1 ...

Vedo in questi ragazzi una nuova consapevolezza: quella di voler cogliere questa sfida e di volersela giocare con generosità ed entusiasmo #semprealmassimo. Vogliamo mantenere questa mentalità e questo equilibrio, conquistati con lavoro e sacrificio. Costruendo relazioni positive, basate sul dialogo, sull’ascolto ed il supporto reciproco. Non è finita, ma vogliamo fortemente dare un senso a questa continuità. È la strada giusta.

... ringraziamento ...

In occasione della prima giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato arriva il ringraziamento a medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro Speranza e della presidente della Federazione nazionale degli infermieri Mangiacavalli Il Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “La prima giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato costituisce una importante occasione per rinnovare la più profonda riconoscenza del Paese verso tutti coloro che con professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno dalla sua comparsa, ancora ci affligge. Fin dall’inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all’altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile. È stato un impegno contrassegnato da difficoltà e sofferenze: moltissimi operatori hanno contratto il virus e tante sono le vittime che abbiamo dovuto piangere tra medici e infermieri. Soprattutto a loro va dedicata questa Giornata. Il nostro sistema sanitario nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell’intera collettività. Per queste ragioni rivolgo, a nome di tutti gli Italiani, un saluto riconoscente a tutto il personale sanitario ed esprimo commossa vicinanza ai familiari dei caduti per la salvaguardia della salute di tutti noi”.

venerdì 19 febbraio 2021

... un anno fa a Codogno ...

È il 21 febbraio 2020 quando Codogno, 15mila abitanti nel Basso Lodigiano, si sveglia con le telecamere puntante addosso. La notte prima Mattia Maestri, 38 anni, sportivo, manager, da qualche giorno ricoverato in ospedale, è il primo paziente italiano positivo al coronavirus. Sono ore frenetiche: la stampa circonda l’ospedale, il pronto soccorso viene sigillato poi chiuso, i pazienti che avevano prenotato delle visite rimandati a casa. La cittadina diventa spettrale, le mascherine non si trovano da nessuna parte, il Comune chiude bar e ristoranti e in meno di 72 ore Codogno viene isolata, l’Esercito la circonda: è la Wuhan d’Italia.

... Perseverance ...

... sempre di più verso l'altro nostro "vicino" ...

mercoledì 17 febbraio 2021

... incertezza ...

... per una volta non affronto grandi avvenimenti, ricorrenze o svolte epocali in politica e nella società ... mi rifugio nel privato e medito sulla mia attuale situazione, che è di incertezza per quanto riguarda il mio futuro e quello della mia compagna ...

martedì 16 febbraio 2021

... visita importante ...

... una visita che si doveva fare: per risolvere definitivamente il problema degli alluci ... ora programmeremo quando si potrà effettuare l'intervento!

domenica 14 febbraio 2021

... San Valentino ...

... Amore, stiamo attraversando un periodo un po' difficile ma non sarà sempre così ... tornerà la Primavera e realizzeremo i nostri progetti!!

sabato 13 febbraio 2021

... arriva il Burian! ...

... che coincidenza! Nuovo Governo e contemporanea ondata di gelo: ci sarà anche un Burian politico?

... il Governo Draghi ...

MARIO DRAGHI Presidente del Consiglio dei ministri 

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: ROBERTO GAROFOLI

Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: LUIGI DI MAIO (M5s) 

Ministro dell’interno: LUCIANA LAMORGESE 

Ministro della giustizia: MARTA CARTABIA

 Ministro della difesa: LORENZO GUERINI (Pd) 

Ministro dell’economia e delle finanze: DANIELE FRANCO 

Ministro dello sviluppo economico: GIANCARLO GIORGETTI (Lega) 

Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: ENRICO GIOVANNINI 

Ministro della transizione ecologica: ROBERTO CINGOLANI 

Ministro del lavoro e delle politiche sociali: ANDREA ORLANDO (Pd) 

Ministro dell’istruzione: PATRIZIO BIANCHI 

Ministro dell’università e della ricerca: CRISTINA MESSA 

Ministro della cultura: DARIO FRANCESCHINI (Pd) 

Ministro della salute: ROBERTO SPERANZA (LeU) 

Ministro per i rapporti con il Parlamento: FEDERICO D’INCÀ (M5s) 

Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale: VITTORIO COLAO 

Ministro per la pubblica amministrazione: RENATO BRUNETTA (Fi) 

Ministro per gli affari regionali e le autonomie: MARIA STELLA GELMINI (Fi) 

Ministro per il Sud e la coesione territoriale: MARA CARFAGNA (Fi) 

Ministro per le politiche giovanili: FABIANA DADONE (M5s) 

Ministro per gli affari europei: non assegnato 

Ministro per le pari opportunità e le politiche familiari: ELENA BONETTI (Iv) 

Ministro per la disabilità: ERIKA STEFANI (Lega) 

Ministro per il turismo: MASSIMO GARAVAGLIA (Lega) 

Ministro per l’agricoltura: STEFANO PATUANELLI (M5s)

giovedì 11 febbraio 2021

... giornata no ...

a Costanza 

 questa è stata una mattinata atroce, doppiamente atroce ... la mia compagna si è sentita male, ho chiamato una vicina, pressione bassa, giramenti di testa, poi finalmente tutto si è risolto: era un' indigestione. Sta prendendo antibiotici e cortisone, dopo un intervento ai denti e lo stato di debolezza generale ha influito. Mentre ero indaffarato con lei ho visto il tuo messaggio ed ho avuto un colpo al cuore: ho sentito la tua disperazione e la mia frustrazione nel non poterti aiutare concretamente ...se fossi un imprenditore ti assumerei io e sarei felice di collaborare con te ... ma purtroppo sono solo un pensionato, in una città ai confini di questa terra, matrigna con i suoi figli. Ma in Europa, possibile che non ci sia una nazione più degna del tuo impegno? Cerca di analizzare con freddezza il tuo cv, le tue capacità e pianifica le tue prossime mosse, senza escludere alcuna soluzione. Ricorda che il nostro tesoro più prezioso è il tempo e forse un giorno dovremo rendere conto di come lo abbiamo impiegato.. Ti chiedo un grande favore: scrivimi più spesso: condividere dolori e gioie fa bene al cuore. Un grande abbraccio e sii guerriera! 

Renato.

mercoledì 10 febbraio 2021

... 10 febbraio ...

... una pagina per troppo tempo dimenticata, il dovere di ricordare per evitare che una simile vergogna si ripeta!

lunedì 8 febbraio 2021

... giornata impegnativa ...

... mattinata dal suo dentista per Maria Rosa ... eliminazione del vecchio ponte, inserimento di osso sintetico come base ed applicazione punti di sutura- una faccenda complicata insomma! Mia comprensibile preoccupazione ...

domenica 7 febbraio 2021

... un anno di prigione ...

È passato un anno da quando il ricercatore egiziano Patrick George Zaki è stato arrestato in Egitto, all’aeroporto internazionale del Cairo, la capitale del paese. Nel corso di questi 12 mesi, il suo arresto ha portato a una grossa e collettiva mobilitazione di attivisti e associazioni come Amnesty International, che chiedono al governo egiziano la scarcerazione di Zaki accusando il regime del presidente Abdel Fattah al Sisi di averlo imprigionato ingiustamente e per motivi politici. Zaki ha 28 anni e prima del suo arresto stava studiando per il suo dottorato in studi di genere all’Università di Bologna. Il giorno in cui è stato arrestato si trovava in Egitto per una breve vacanza nella sua città natale, Mansoura. Inizialmente non si era capito il motivo dell’arresto e solo in un secondo momento le autorità egiziane lo hanno informato di essere accusato di propaganda sovversiva. Subito dopo l’arresto è stato portato a Mansoura e hanno cominciato a circolare racconti del suo interrogatorio, durante il quale sarebbe stato minacciato, picchiato e sottoposto a scosse elettriche. Le accuse nei confronti di Zaki sono di aver pubblicato notizie false con l’intento di disturbare la pace sociale, di aver incoraggiato le proteste contro l’autorità pubblica e il rovesciamento dello stato egiziano. Sono accuse che di solito il regime egiziano – noto per essere repressivo e violento – rivolge ai dissidenti o a chi è critico nei confronti del governo. Secondo Amnesty Zaki rischia fino a 25 anni di carcere, a causa di alcuni post su Facebook che gli avvocati di Zaki sostengono essere falsi. Le prime udienze del processo contro Zaki si sono tenute solamente a luglio del 2020, 5 mesi dopo l’arresto. Lo scorso 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del Cairo ha stabilito un primo prolungamento del carcere preventivo, rinnovato nuovamente il 2 febbraio 2021. Il caso è seguito anche dal ministero degli Esteri italiano, che ha chiesto il suo inserimento in un «programma di monitoraggio processuale coordinato dall’Unione Europea», che prevede che il processo contro Zaki sia costantemente monitorato dalla delegazione diplomatica in Egitto di alcuni paesi dell’UE. Durante l’udienza di inizio febbraio, in tribunale era presente un funzionario dell’ambasciata italiana al Cairo.

sabato 6 febbraio 2021

... incredibile!! ...

... forsa fieui che i la fuma!!

... il Dottor LI un anno fa ...

Li Wenlia ng era originario di Beizhen, città della regione del Liaoning, nel nord est della Cina. Aveva frequentato la Wuhan University School of Medicine, laureandosi nel 2011. Aveva lavorato per un periodo al Xiamen Eye Center dell’Università di Xiamen, esercitando poi come oftalmologo a Wuhan a partire dal 2014. Era sposato, con un figlio e una bambina in arrivo. Quello che sappiamo di Li Wenliang forma il ritratto di una vita tranquilla, quella di un ragazzo normale che, a detta dei suoi compagni di corso, era appassionato di pallacanestro, e di un medico diligente, onesto e dedito al lavoro. Così dedito da diventare un simbolo nella lotta all’epidemia da coronavirus, sia in Cina che nel resto del mondo. La vita di Li Wenliang cambia quando verso la fine di dicembre 2019, iniziano a registrarsi casi di polmonite dall’origine sconosciuta a Wuhan. Il Dottor Li è venuto a contatto nello stesso periodo con un report confidenziale redatto alla Dottoressa Ai Fen, direttrice del dipartimento di emergenza dell’ospedale di Wuhan e prima ‘whistleblower’, allarmata da alcuni risultati di laboratorio che mostravano sintomi influenzali resistenti ai trattamenti convenzionali e in cui si menzionava la frase “coronavirus di tipo SARS”. Il 30 Dicembre 2019, il Dottor Li condivide un messaggio in un gruppo privato di compagni di corso della scuola di medicina sull’applicazione di messaggistica WeChat, invitandoli alla cautela poiché “ci sono sette casi confermati di SARS riportati in ospedale e provenienti dal mercato del pesce di Huanan”. In allegato al messaggio, condivide con i suoi colleghi il referto di un esame su un paziente e l’immagine di una TAC, mettendoli in guardia e invitandoli a prendere tutte le precauzioni necessarie per loro, le loro famiglie e amici e a non condividere l’informazione all’esterno. Presto gli screenshot con i messaggi su WeChat finiscono sui social media cinesi, catturando l’attenzione anche dei supervisori dell’ospedale. Li Wenliang viene convocato e accusato di fuga di notizie false. Il 3 gennaio 2020 il Dottor Li viene prelevato dalla polizia di Wuhan con l’accusa di aver diffuso commenti falsi su Internet, viene interrogato e costretto a firmare una lettera di ammonimento in cui si impegna a non reiterare l’atto, con la minaccia di una punizione più severa. Insieme a lui, vengono censurate altre sette persone. Il Dottor Li riesce a rientrare al lavoro l’8 gennaio successivo, giorno in cui, visitando una paziente con glaucoma ad angolo aperto che lavorava al mercato di Huanan e risultata poi positiva al COVID-19, contrae l’infezione sviluppando febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Alla comparsa dei primi sintomi, per evitare di contagiare la famiglia, il Dottor Li si isola in una camera d’albergo. In seguito all’aggravarsi dei sintomi, viene ricoverato i primi di febbraio in ospedale a Wuhan. Pochi giorni dopo, la notte del 7 febbraio, nonostante gli sforzi per salvarlo e tra smentite e comunicati stampa ufficiali dell’ospedale, il Dottor Li Wenliang muore per complicanze respiratorie del COVID-19, mentre più di 17 milioni di cinesi stavano seguendo gli sviluppi sulle sue condizioni di salute.

venerdì 5 febbraio 2021

... la felicità ...

... la felicità può essere anche un paio di stivaletti neri da uomo acquistati oggi pomeriggio, in compagnia di Rosa, in saldo a 39,90 euro! Incredibile!!

... 3.000° post!! ...

... ebbene si!! ce l'ho fatta!! questo è il mio 3.000° post!! "semper ad maiora!!"

... grazie dei fior ...

... 70 anni fa il primo grande successo a Sanremo, cantato dalla mitica Nilla Pizzi ...

mercoledì 3 febbraio 2021

... 150 anni di Roma Capitale ...

150 anni di Roma capitale d’Italia. 
Qualche riflessione e qualche domanda Olga Di Cagno - 2 Febbraio 2021 

3 febbraio 1871 per Regio Decreto Roma è designata quale Capitale del Regno d’Italia. 3 febbraio 2021 dopo 150 anni Roma è semplicemente la capitale dell’Italia. Camminare per Roma significa camminare nella storia, essere immersi e completamente sommersi dalla grandiosità delle monumentalità simbolo di un passato aureo, ma camminare per Roma, oggi, significa anche scoprirla fragile, colpita, dimessa. Sembra, a ben guardare, che ci sia stato una sorta di blocco temporale a causa del quale l’Urbe abbia fermato il suo moto. Certamente i mesi appena trascorsi non sono sati favorevoli ed avranno indubbiamente contribuito al processo di congelamento, ma si ha l’impressione che questo percorso sia iniziato già prima della deflagrazione della pandemia. Roma, agli albori del giovanissimo regno unitario si era presentata come una città piccola, raccolta all’interno della sua cinta muraria, concentrata intorno ad alcuni poli attrattivi e per il resto lasciata alla gestione dei singoli. Non era questo il racconto che veniva tramandato della Città Eterna, sede dell’Impero, centro della cristianità, custode di tesori culturali. Roma però non era più la grande Roma, era solo la scolorita immagine riflessa di se stessa, i suoi abitanti quasi non si rendevano conto dell’immenso privilegio che avevano nel poter vivere in una città che aveva dato tanto alla storia. Tutto era concentrato in mano a pochi, in pochi luoghi ed il resto, il fuori era lasciato abbandonato. Il vivere quotidiano, specialmente per le persone che non appartenevano ai gruppi privilegiati, era complicato: una burocrazia bizantina appesantiva qualsiasi possibilità di respiro, tutto era concentrato a livello centrale ed i pochi poteri demandati ai livelli più vicini ai cittadini erano perlopiù inesistenti. La popolazione era stanca, invecchiata dentro, rassegnata all’immutabilità della situazione. Questa la situazione poco prima del 3 febbraio 1871, ed oggi? Cosa ha Roma da offrire, oltre la sua storia si intende, cosa ha da far vivere in qualità di capitale? Il suo ruolo di capitale ha ancora un senso oggi? Lo avrebbe se alle semplici affermazioni si fossero aggiunti azioni concrete innescando e portando avanti processi amministrativi che permetterebbero a Roma di poter respirare (di questi tempi un’azione veramente importante). Quanto del quadro appena sopra tratteggiato è possibile rivedere nelle moderne fotografie? E se si facesse un’operazione ai limiti del rivoluzionario? Ridare importanza ai territori, fornire ai livelli amministrativi più vicini ai cittadini la possibilità di agire, la possibilità di poter esercitare quei poteri che, sulla carta, potrebbero e dovrebbero esercitare. Una città inserita a pieno titolo nel novero delle grandi capitali mondiali ha necessità di ringiovanire, di svecchiarsi, di comprendere come la situazione amministrativa dell’oggi sia obsoleta. La Città, dovrebbe riprendere un percorso iniziato ormai nel precedente millennio e rendere effettivo, agente il famoso (che di questi tempi potrebbe essere quasi appellato come famigerato) decentramento amministrativo. I municipi diventare vero centro operativo delle scelte politiche, i territori riprendere la responsabilità della gestione, i cittadini contribuire alla crescita culturale della Città. Allora forse, la fotografia avrebbe altri colori e altri protagonisti: i territori! 150 anni sono trascorsi dalla designazione di Roma come capitale, ma molto c’è ancora da fare per fare sì che quella designazione diventi realtà e renda Roma Capitale. 

... arriva il "DRAGO" ...

Niente! Non ce la fanno proprio! E’ più forte di loro azzannarsi vicendevolmente, in un delirio di veti ostinatamente contrapposti, per la mera conquista di un privilegio in più da sventolare quale simbolo della loro cieca megalomania e cupidigia, a triste discapito di tutti quei poveri cristi che, nel frattempo, stanno soffocando in una terapia intensiva, sono in procinto di commettere un suicidio a causa della crisi economica, soffrono, si disperano, si muovono stancamente all’interno di un incubo senza fine. Il Governo tecnico non soltanto rappresenta il fallimento della politica, ma evidenzia, ancora una volta, come il nostro Paese non sia in grado di garantire una classe dirigente, preparata ed attenta ai bisogni reali della gente comune. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha provato, con tutte le sue forze, a mettere a freno una tale deriva, prodigandosi, sempre ed in ogni caso, a favore del popolo. Non è riuscito, ahimè, nel suo intento, non tanto per incapacità personale quanto per l’ostinata opera di demolizione perpetrata nei suoi confronti, dai suoi avversari, nel corso del tempo. Conte doveva essere fatto fuori, allontanato dall’agone politico, perché distante anni luce dai salotti buoni della finanza dove avviene la spartizione sistematica del bottino, tra loschi figuri che hanno a cuore, solo ed esclusivamente, le proprie tasche da riempire avidamente. E il Recovery Fund fa sicuramente gola a molti… Cosa dire in più, a conclusione di una giornata iniziata male e conclusasi, ancora peggio, con l’annuncio tristemente dato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella? Resta soltanto un forte retrogusto di amaro, misto a nausea, difficile da tollerare… Si ha, infatti, la sensazione che si sia davvero toccato il fondo. L’unica speranza che resta è che, come avviene spesso nella vita, alla discesa possa seguire una repentina risalita. Impresa non facile, ma occorre avere nervi saldi e tanta, tanta, tanta resilienza. E’proprio in questo frangente che si dovrà operare, con intelligenza ed abnegazione, al fine di spingere quanti più elettori a votare in modo consapevole, alla prossima tornata elettorale, per non consegnare definitivamente il Paese alle destre. Suvvia, mettiamo da parte lo scoramento e la delusione e rimbocchiamoci le maniche: perdere una o più battaglie è, senz’altro doloroso, ma essere, alla fine, vittoriosi ripaga da tutte le sconfitte subite lungo il cammino verso la democrazia e la libertà! 
Anna Neri

martedì 2 febbraio 2021

... Egitto ...

La mamma di Giulio Regeni, ha descritto con impressionante lucidità l’Egitto, un Paese in cui da esattamente 7 anni il generale Al Sisi è al potere: un potere conquistato con la forza, mantenuto con la violenza e che forse proseguirà col terrore. Il suo destino inizia a compiersi a febbraio 2011, con la primavera araba. Sull’onda delle proteste in Tunisia, al Cairo moltissime persone scendono in piazza contro il regime di Hosni Mubarak, il presidente che negli ultimi 30 anni aveva controllato ogni aspetto del Paese, represso ogni dissenso e ogni movimento islamista. Dopo altre proteste, e quella che viene chiamata la «controrivoluzione», nel Paese si tengono finalmente le prime elezioni dalla caduta del regime, vinte dal movimento politico-religioso dei Fratelli Musulmani. Il loro esponente Mohamed Morsi diventa presidente. Ma è un regno breve. Nel 2013 in Egitto si tiene un nuovo colpo di Stato. L’esercito egiziano guidato dal generale Abdel Fattah al Sisi prende il potere, destituisce e arresta Morsi e annuncia la sospensione della Costituzione. Al Sisi, nuovo presidente, mette di fatto in piedi un regime autoritario simile a quello del suo predecessore Mubarak. In questi anni, ha fatto arrestare decine di esponenti dei Fratelli Musulmani; ottenuto il pieno controllo dei media; represso ogni forma di protesta e censurato centinaia di siti internet. Da ultimo, ha controllato interamente il processo elettorale (alle ultime elezioni ha ottenuto il 97% dei voti). Qualche mese fa ha fatto approvare al parlamento una modifica della Costituzione che gli permetterà di restare in carica fino al 2030. Quanto al caso Regeni, il Presidente e le istituzioni del suo Paese continuano a non collaborare con le autorità italiane per fare luce sull’assassinio. Qualche giorno fa il premier Conte ha finalizzato l’accordo di vendita da parte dell’Italia al Cairo di tre fregate in cambio di 1,2 miliardi di euro. A chi lo accusava di aver abbandonato ogni speranza di verità in cambio d’affari, Conte ha risposto che al contrario, lo strumento per ottenere risultati è quello di «intensificare» le relazioni con l’Egitto, anziché interromperle. #GiulioRegeni #PatrickZaky #Egitto

lunedì 1 febbraio 2021

... febbraio ...

... febbraio, mese corto, ma impegnativo!!