martedì 30 novembre 2021

... fine mese ...

... ci siamo, abbiamo "archiviato" un altro mese!

... Allais/Metro ...

... stamane due prime volte: appuntamento dal dentista Allais per la pulizia dei denti e percorso in metro dopo mesi e mesi di giri in taxi ... ho cambiato dentista ma non mi sembra il caso di telefonare alla dott.sa Pace per dirle cosa poi? Che non mi stava più bene il suo lavoro?? NOOOOOOOO!!

lunedì 29 novembre 2021

... Roma - Torino 1 a 0 ...

... mannaggia!!!

domenica 28 novembre 2021

giovedì 25 novembre 2021

... 25 novembre ...

... non c'è bisogno di tante parole: felice quell'epoca in cui non ci sarà bisogno di istituire giornate come questa!!

mercoledì 24 novembre 2021

... 30 anni senza Freddie ...

... un vero genio musicale capace di trasmettere emozioni in ogni tempo!!

martedì 23 novembre 2021

... grazie Vanja!! ...

Partita intensa al ‘Grande Torino’. La squadra di Juric guadagna tre punti battendo l’Udinese 2-1. Torino in vantaggio all’8’ con un bel gol di Brekalo. Nella ripresa i granata sembrano chiudere la gara con la rete in avvio di Bremer. L’Udinese reagisce, attacca e trova il gol con un calcio di punizione di Forestieri. La squadra di Gotti mette alle corde il Toro, salvato in un paio di circostanze da Milinkovic Savic, ma non riesce a trovare il pareggio. Granata a 17, l’Udinese resta a 14

lunedì 22 novembre 2021

... Fred 100 anni ...

... il grande Fred nasceva 100 anni fa ...

... Ciao Paolo ...

Contessa 

Paolo Pietrangeli 

Che roba contessa, all'industria di Aldo Han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti Volevano avere i salari aumentati Gridavano, pensi, di esser sfruttati E quando è arrivata la polizia Quei pazzi straccioni han gridato più forte Di sangue han sporcato il cortile e le porte Chissa quanto tempo ci vorrà per pulire Compagni, dai campi e dalle officine Prendete la falce, portate il martello Scendete giù in piazza, picchiate con quello Scendete giù in piazza, affossate il sistema Voi gente per bene che pace cercate La pace per far quello che voi volete Ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra Vogliamo vedervi finir sotto terra Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato Nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto Un caro parente, dell'occupazione Che quella gentaglia rinchiusa lì dentro Di libero amore facea professione Del resto, mia cara, di che si stupisce? Anche l'operaio vuole il figlio dottore E pensi che ambiente che può venir fuori Non c'è più morale, contessa Se il vento fischiava ora fischia più forte Le idee di rivolta non sono mai morte Se c'è chi lo afferma non state a sentire E' uno che vuole soltanto tradire Se c'è chi lo afferma sputategli addosso La bandiera rossa ha gettato in un fosso Voi gente per bene che pace cercate La pace per far quello che voi volete Ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra Vogliamo vedervi finir sotto terra Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato Nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato Nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato 

Fonte: Musixmatch
Addio a Paolo Pietrangeli, cantautore, regista e voce della canzone di protesta. Nato a Roma, aveva 76 anni. Figlio del regista Antonio Pietrangeli e di Margherita Ferrone, negli anni Sessanta inizia a comporre canzoni a sfondo socio-politico, entrando nel Nuovo Canzoniere Italiano. Alcune delle sue composizioni divengono popolari all'interno dei movimenti giovanili di sinistra a partire dalle agitazioni del 1968. Due in particolare si trasformano in veri e propri 'inni', il cui successo perdurerà negli anni a seguire: Valle Giulia e, soprattutto, Contessa

domenica 21 novembre 2021

... il vincitore ...

... il vincitore degli ATP Finals di Torino: Alexander Zverev - Complimenti!!

sabato 20 novembre 2021

... pranzo in letizia ...

oggi pranzo con Gianni e Maria, un intermezzo lieto ... ci voleva!!!

venerdì 19 novembre 2021

... 20 anni fa ...

Maria Grazia lo sapeva di trovarsi in uno dei posti più pericolosi al mondo. E sapeva anche che quello era un momento particolare: era il 2001, il paese in preda al caos, i Talebani in fuga, violenza e disperazione ovunque. Ma lei doveva, voleva raccontare quello che stava accadendo, perché era il suo lavoro. Un lavoro che lei amava intensamente nonostante le difficoltà, la valigia sempre pronta e i tanti anni di precariato, prima di essere finalmente assunta, nel 1999, al Corriere della Sera. Maria Grazia Cutuli aveva bisogno di cercare la verità per poi raccontarla, non era una giornalista da scrivania, e per questo non aveva esitato ad andare in Afghanistan all’indomani dell’attentato alle Torri Gemelle, e da Jalalabad aveva deciso di recarsi a Kabul, nell’occhio del ciclone. Era il 19 novembre 2001. Quella mattina sul Corriere della Sera era appena uscito un suo scoop: Maria Grazia Cutuli aveva scoperto la presenza di un deposito di gas nervino in una base di Al-Qaida. Un articolo scritto dopo settimane di indagini e perlustrazioni sul campo: un bellissimo esempio di giornalismo investigativo. Ma purtroppo quello fu il suo ultimo articolo. Perché a pochi chilometri da Kabul, Maria Grazia fu vittima di un agguato, e lei e i suoi colleghi Julio Fuentes, Harry Burton e Azizullah Haidari furono tutti brutalmente uccisi. Maria Grazia Cutuli aveva solo 39 anni. Tutto questo accadeva 20 anni fa. Maria Grazia non è stata dimenticata, né in Italia, né in Afghanistan, dove una scuola nella provincia di Herat è stata dedicata a questa giovane inviata di guerra, morta per raccontare la Storia di un paese dilaniato dalla violenza. Ma quella stessa violenza di 20 anni fa, oggi è ancora drammaticamente attuale, e nella scuola dedicata a Maria Grazia, la sua foto adesso non campeggia più all’ingresso, ma è seminascosta, per non “disturbare” i talebani che sono tornati al potere. E a cui, evidentemente, una donna che ha fatto della libertà di informazione la sua vocazione di vita, continua a far paura, anche da morta. Perché donna, perché libera, perché giornalista. E perché, come scrisse Maria Grazia in uno dei suoi tanti articoli dedicati all’Afghanistan: “Non ci sono donne tra chi fa la guerra, gestisce il potere, decide il futuro”.

martedì 16 novembre 2021

... fare i nonni ...

... stamane abbiamo fatto i nonni accompagnando il nipotino Marco all'asilo - Roberta indisposta - tutto OK!! Ce ne sarà per tutta la settimana ...

lunedì 15 novembre 2021

... TF 033 ...

... stamane ritiro esami del sangue di Maria Rosa presso l'ASL di via Pacchiotti ... valori nella norma, per fortuna!

domenica 14 novembre 2021

... A.T.P. Finals ...

Atp Finals, inizia il torneo con i big del tennis a Torino: da Djokovic a Berrettini chi sono i favoriti e come funziona la competizione Un po' più di un Masters 1000 e un po' meno di uno Slam, il torneo ha una formula diversa rispetto a quella tradizionale: due gironi all’italiana da quattro giocatori con partite al meglio dei tre set. I primi di ogni gruppo giocano contro i secondi classificati per un posto in finale, in programma domenica 21 al PalaAlpitour. Il serbo, numero 1 al mondo, cerca il riscatto dopo la finale persa a New York. Tra le insidie anche l'azzurro, che farà il suo esordio lunedì

... COP 26 ...

Va ai supplementari la conferenza ONU sul clima. I negoziati non sono infatti finiti e continueranno almeno fino a tarda sera per arrivare a una decisione sull’ultima bozza di accordo. Uno dei nodi principali è l’aiuto finanziario ai paesi meno sviluppati. Non sono ancora conclusi i negoziati alla COP26 di Glasgow. Molti i temi che restano ancora sul tavolo e tanti i punti sui quali i numerosi attori non trovano convergenza: da programma si attendevano i contorni del documento finale alle nostre ore 18, invece le discussioni procedono. Una settimana in politica corrisponde ad un’era geologica. Un adagio più che mai attuale a Glasgow dove venerdì scorso era un susseguirsi di enfatici annunci, roboanti intenzioni, da parte dei leader del pianeta. Sette giorni dopo, le speranze di questa conferenza sul clima sono entrate in rotta di collisione con la realpolitik.

... Km 141,7 ...

... sveglia presto e via!!, di ritorno in città ...

mercoledì 10 novembre 2021

... DAY THREE ...

... e così questa è l'ultima sera a Mattie, domani si torna in città. Mi manca già la nostra nuova casa che lascio all'abbraccio del gelo invernale per rivederla al tepore del sole nel nuovo anno. Che Dio mi conceda ancora un po' di tempo ...

... DAY TWO ...

... giornata piena, di mattina sgombero parziale del garage, di pomeriggio appuntamento con il tecnico per la sostituzione del contatore elettrico ...

... DAY ONE ...

... tre giorni di fuoco ...

... no, non è una vacanza, non fatevi ingannare dall'immagine! Si va a Mattie per lavorare, di scopa e di mocio, per togliere un po' di roba dal garage e chiudere il contatore dell'acqua- gelo da evitare!- ma si soggiorna di nuovo al Mulino di Mattie: dolce e salato insieme!!

martedì 9 novembre 2021

... speriamo!! ...

C'è sempre una luce in fondo al tunnel. Speriamo che non sia un treno. (Woody Allen)

 ... fantastica battuta, la rubo e la faccio mia, visto i nostri prossimi impegni: (11- 12- 13- a Mattie per pulizia e sistemazioni mobili) senza parlare di ciò che mi aspetta dopo!!

... free ZAKI!!! ...

Abbiamo scritto liberatelo Abbiamo urlato che non c'è più tempo Abbiamo lanciato petizioni Abbiamo firmato petizioni Abbiamo creato eventi Il Parlamento Europeo ha approvato risoluzioni I due rami del Parlamento italiano hanno approvato le mozioni per la cittadinanza italiana Ci avete chiesto di non fare rumore Ci avete detto che avreste valutato Ma oggi dopo 21 mesi, esattamente 640 giorni di prigionia, a che punto siamo? Patrick è in carcere senza avere commesso alcun crimine, Patrick è un difensore dei diritti umani, chi non fa niente potendo fare, non è immobile… è complice. 

#PatrickCittadinoItaliano Station to Station Amnesty International - ItaliaAlma Mater Studiorum - Università di Bologna GoFair Anci ALI Nazionale

lunedì 8 novembre 2021

... Zichichi - Greta ...

Da giorni le bacheche di mezza facebook sono invase da questa immagine, accompagnata da un virgolettato di Antonino Zichichi: «Il riscaldamento globale dipende dal motore meteorologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole. Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico». Tutto questo avviene proprio a cavallo tra il G20 di Roma e la COP26 di Glasgow, due importanti summit in cui è centrale il tema della gestione della crisi climatica da parte dei governi di tutto il mondo. Il passo di Zichichi è un estratto di una lettera a Greta Thunberg pubblicata da “Il Giornale” nel 2019 [1]. Un testo ricolmo di castronerie, errori marchiani, Parole con l’Iniziale Maiuscola e un paio di numeri a caso, che sono appunto quelli del virgolettato. Ci occupammo già di questa lettera in un nostro post dell'epoca [2]; qui ribadiamo che l’estratto diventato virale in questi giorni dice cose ASSOLUTAMENTE FALSE. False perché tutti i dati a nostra disposizione indicano oltre ogni ragionevole dubbio che l’andamento del riscaldamento globale attualmente in corso è scorrelato dall'attività solare [3-4]; false perché nella comunità scientifica c'è un consenso plebiscitario (fino al 99,9% [5]) sul fatto che la causa prima del riscaldamento, se non unica, sono le emissioni umane di gas serra [6-7]. Se non fosse così, chi ha messo in piedi questa operazione avrebbe certamente trovato uno straccio di affermazione di un qualche climatologo attivo nella ricerca sul global warming. Tutto quello che ha trovato, invece, è un’opinione personale – nemmeno recentissima – di una figura non esperta di clima, con alle spalle una storia di castronerie talmente fitta che è nato addirittura un termine per descriverle: «Zichicche». Ma tanto basta a grosse fette di pubblico (e di elettorato): da una parte dell’immagine c’è lo scienziato ponderato e risoluto che sorride, dall’altra un'adolescente con uno sguardo aggressivo e vagamente inquietante. Il sottinteso è ovvio: «Volete credere allo scienziato serio e autorevole o alla ragazzina fuori controllo?». Peccato che lo scienziato dica cose che non stanno né in cielo né in terra, mentre la ragazzina riporta ciò che dice la comunità internazionale dei climatologi. Lo diciamo nel modo più chiaro possibile: il rifiuto del riscaldamento globale antropogenico non è scientifico, ma puramente IDEOLOGICO. Questa corrente ideologica si appoggia alle solite sparute figure (in Italia sono principalmente Zichichi, Prodi e Battaglia) perché non può contare su nessuno scienziato davvero esperto per dare una patina di autorevolezza alle menzogne che propaganda. È ora di finirla di usare come arieti singoli individui dal forte impatto mediatico che hanno opinioni in aperto contrasto con lo stato dell’arte della conoscenza scientifica consolidata. Si finisce per dare l’impressione che sia in corso un dibattito tra due campane, ciascuna con le sue valide ragioni, anche se non è così. La comunità scientifica internazionale è unanimamente concorde sul fatto che l’uomo sia la causa dell’attuale riscaldamento globale, e le previsioni fatte su questa teoria si sono dimostrate più che robuste negli ultimi 50 anni, come dimostra anche il recentissimo premio Nobel per la Fisica. Non ci sono due campane, ma solo la necessità di agire. Con la crisi climatica stiamo giocando una delle partite più serie e importanti che abbiamo mai dovuto affrontare come specie. La posta in gioco è il benessere delle generazioni future. Non possiamo rischiare di perdere questa partita perché non vogliamo rinunciare al nostro, di benessere. Non possiamo rischiare di perdere questa partita perché abbiamo preferito non credere a quello che gli scienziati ci stanno dicendo da decenni. Tutti noi abbiamo una responsabilità in questo senso: sta a noi decidere come usarla. -

Filippo [Grazie a Daniele Visioni e Galselo Wrapsy per la revisione.]

sabato 6 novembre 2021

... endless space ...

... voglia di evadere, di partire verso altri mondi, lontano da questo mondo che non riconosco più mio, nello "spazio senza fine"!!

... purtroppo ...

... niente da fare: non riusciamo a decollare ... occorre impegnarsi di più!!

... pensiero ...

... è pur vero e come mai allora io mi sento totalmente svuotato, incapace di qualsiasi azione che non sia un tichettio costante ed inconcludente sul mio PC? Per intraprendere un qualsivoglia lavoro, pur importante ed urgente, dovrei forzare la mia volontà che ora latita in maniera davvero preoccupante!

giovedì 4 novembre 2021

... 4 novembre ...

Oggi, #4novembre, si ricorda l'armistizio che nel 1918 mise fine all'atroce massacro della Prima Guerra Mondiale. Ogni anno, celebrata come "Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate", questa data offre alle autorità dello Stato l'occasione per far sfoggio di retorica militarista e falsamente patriottica, resa ancora più atroce e stucchevole dall'ostentata pietà per i morti. Noi però abbiamo buona memoria e sappiamo bene che il sangue delle centinaia di migliaia di vittime di quella #guerra fu versato nell'interesse e per il profitto delle oligarchie, del nostro come degli altri paesi che vi parteciparono. E sappiamo che nella nostra società comandano oggi gli stessi che comandavano allora. Più di un secolo dopo, il 4 novembre è quindi per noi un'occasione in più per reclamare giustizia per le vittime innocenti, di ogni nazionalità, di quella e di tutte le guerre che sono seguite. Il nostro impegno è sempre lo stesso: 

GUERRA ALLA GUERRA, ALL'IMPERIALISMO, AL MILITARISMO!
"Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12. La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta”. Così il generale Diaz, comandante supremo dell'Esercito italiano, annunciava la vittoria dell'Italia. Il bilancio era però pesantissimo: 650mila morti e 450mila mutilati, più di 3 milioni di reduci da riciclare nella vita civile. Oggi si ricorda quel giorno.