martedì 31 dicembre 2013

... ultimo giorno ...

... attendere la sequenza degli avvenimenti, e cercare di farvi fronte nel modo migliore in questo nuovo anno che considero decisivo ...

sabato 28 dicembre 2013

... we don't need ...

... un momento di confusione, con in lontananza un futuro oscuro e denso di interrogativi ... un momento, solo un momento di emozione con una delle "divine" da me preferite ...

martedì 24 dicembre 2013

... una ricorrenza ...

... quello entrante sarà il settimo anno di vita del mio blog, e potrebbe essere anche l'ultimo, se le cose dovessero volgere al peggio ... sono stanco e disgustato dal "materiale umano" che mi è toccato e mi tocca di incontrare ... non faccio proponimenti e non tiro fuori speranze dalla mia lacera sacca ... chi vivrà vedrà ...

lunedì 23 dicembre 2013

... in fieri ...

... espressione latina: in divenire, in via di attuazione ... la mia situazione personale è questa: un insieme confuso di aspetti positivi e negativi, di abbandoni e di probabili nuovi incontri, di nuove esperienze e di dolorosi strascichi, di ipocrisia e ribellione, di domande senza risposta e di fatti inspiegabili ed irritanti ... mi auguro che il nuovo anno faccia pulizia di tutte le scorie del passato e mi dia la possibilità di percorrere un sentiero meno irto di ostacoli ...

sabato 21 dicembre 2013

... first day of winter ...

... meditazione prenatalizia ...

... nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo ...

... da LeG ...

2014 sulla via Maestra Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Alessandro Bruni, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Costanza Firrao, Paul Ginsborg, Sergio Materia, Simona Peverelli, Elisabetta Rubini Care socie e soci, amiche e amici, il 2013 si chiude con un bilancio sconfortante della vita istituzionale, politica e sociale del Paese. Mentre la crisi colpisce, come se avessimo subito i danni di una guerra – dice Confindustria – e l’Italia è attraversata da mille giuste proteste (solo alcune forme e modalità destano la nostra apprensione), governo e parlamento appaiono sempre bloccati sia nelle ricette economiche che allentino almeno un po’ il disagio, sia nell’accordo per superare l’attuale legge elettorale, bocciata severamente dalla Consulta. Libertà e Giustizia, con l’aiuto vostro e di alcune associazioni amiche, è riuscita a sventare l’attacco all’Art.138, somma garanzia della nostra Carta. Le mobilitazioni del 2 giugno a Bologna e del 12 ottobre a Roma e gli appelli che le hanno convocate, hanno ribadito con la forza delle migliaia di persone in piazza, il “No” perentorio e motivato a stravolgimenti della Costituzione. LeG, nel corso dell’anno che sta per concludersi, è stata il motore non solo di queste importanti manifestazioni ma, grazie soprattutto ai suoi circoli, ha continuato a entrare nelle scuole per parlare ai ragazzi di Diritti, Legalità e Princìpi. Insegnamento che continuerà anche il prossimo anno, insieme a una serie di progetti che, oltre a tutti quelli già decisi nel corso dell’assemblea dei soci del 23 novembre, vi accenniamo e su cui abbiamo cominciato a lavorare e che si realizzeranno nei primi mesi del 2014. Un convegno sulla Giustizia e su una riforma possibile, che si farà a Firenze, affidato a Elisabetta Rubini, avvocato e membro di Presidenza di LeG. Un incontro sulle modifiche costituzionali che, in situazioni diverse dall’attuale, si potrebbero fare per aggiornare il sistema Paese. Il progetto sarà curato da Francesco Pallante, ricercatore di Diritto costituzionale e nuovo coordinatore del circolo di Torino e si svolgerà nel capoluogo piemontese. Un seminario che faccia riferimento a quelli passati e che sarà l’occasione per un dibattito con i nostri soci sulla situazione politica italiana. A gennaio vi presenteremo il documento scritto dal nostro presidente onorario Gustavo Zagrebelsky, che come ogni anno, tira le fila di quanto è stato fatto e ci aiuta a individuare la Via Maestra. Intanto a voi un augurio affettuoso e un po’ di serenità – sarebbe già tanto in questi tempi tribolati. Ricordatevi di lasciare un pensiero a Libertà e Giustizia, con il vostro aiuto il nostro impegno raddoppia. La presidenza di LeG Diventa socio o rinnova la tua tessera, 2 euro per i soci under 18 e 10 euro per gli studenti fino ai 30 anni. Dai un contributo I miei auguri Sandra Bonsanti Solidarietà e auguri a Nino Di Matteo e ai procuratori di Palermo, minacciati da Riina a nome dell’Antistato. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

giovedì 19 dicembre 2013

... nightshift ...

... una bella canzone, pensando al nuovo anno ed a chi potrò forse ancora incontrare ...

mercoledì 18 dicembre 2013

... da LeG ...

I tempi bui e lo spirito di verità I tempi bui e lo spirito di verità è il titolo di questa newsletter, perché è davvero difficile trovare spiragli di luce in questi giorni difficilissimi, con lo spettro di nuovi fascismi, di violenze e bieche rivendicazioni. Ma noi di Libertà e Giustizia non ci scoraggiamo e invitiamo i nostri soci e amici a sorridere con la vignetta che Elle Kappa, come sempre per le festività natalizie, ha disegnato per noi. Lascia un contributo sotto l'albero di LeG Diventa socio o rinnova la tua iscrizione! Per i soci under 18, 2 euro l'anno. Per gli under 30, 10 euro. Grazie a tutti! Tempi bui, in cui le proteste capitanate dai “forconi” non possono che “lasciare inquieto e preoccupato ogni sincero democratico circa la futura tenuta delle istituzioni repubblicane”. L'analisi che Ermanno Vitale, docente presso la Facoltà di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali dell’Università della Valle d’Aosta, ha scritto per il nostro sito sul movimento che sta paralizzando le nostre città. Tempi bui, in cui le liste di proscrizione, con la messa all'indice di dipendenti delle Agenzie delle Entrate e di Equitalia, arrivano nelle nostre caselle di posta, con l'inquietante oggetto: “La giusta forca”. Tempi bui, in cui si è costretti a prendere parte fra persone che si è sempre rispettato e ammirato e che sono entrate in conflitto fra loro. Lo scontro tra Eugenio Scalfari e Barbara Spinelli è qualcosa che va ben oltre la rottura di un’antica amicizia. Sandra Bonsanti scrive sulla querelle che oppone il fondatore di Repubblica alla nota editorialista. Anche se qualche spiraglio di luce s'intravvede, a cominciare dal ritorno al 138, ora che anche il premier Letta ha certificato che si torna sulla Via Maestra per le riforme costituzionali. Così Franco Monaco, tra i pochissimi deputati del PD a non votare la legge costituzionale istitutiva del Comitato dei 40. Luce che si è aperta a San Luca, nel cuore dell'Aspromonte, dove è andato il circolo di Roma per consegnare la targa alla "preside coraggio" Domenica Cacciatore. E dove nel corso della cerimonia una bambina ha letto un brano di Corrado Alvaro: “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile ”. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

domenica 15 dicembre 2013

... luci di Natale ...

... al ritorno dalla mia giornata di "servizio" scorre davanti ai miei occhi una lunga sequenza di luci, segnali di festa, di gioia, di condivisione con gli amici, con una donna che ama ... segnali anche quest'anno estranei, lontani da me ... pazienza! Arriverà anche il mio momento ... per ora mi accontento - e non è poco - di un pezzo musicale, capace di donarmi anche solo un attimo di emozione ...

sabato 14 dicembre 2013

... Laura, Laura ...

... ci sono persone che sanno dimostrarti la loro amicizia e venirti in aiuto proprio al momento giusto, quando cioè stai per commettere un errore, incorrere in un passo falso, ti fanno riflettere, e, grazie a loro, eviti la buca in cui stavi per finire ... grazie Laura, grazie di cuore ...

... da LeG ...

Il momento politico che viviamo ci induce a riprendere il cammino iniziato con la manifestazione del 12 ottobre “La via maestra” e a denunciare ora un’urgenza e un’indecenza. L’urgenza è la riforma elettorale, per il ripristino di accettabili condizioni democratiche in vista del rinnovo, con nuove regole, di un parlamento delegittimato da una legge a giudizio unanime incostituzionale, offensiva della sovranità degli elettori e funzionale all’autoconservazione di una classe politica screditata. L’indecenza è l’insistenza su una riforma della Costituzione che si vorrebbe attuare attraverso un’anomala procedura innescata per modificare, a tappe forzate, l’intero impianto dei poteri costituzionali. In un momento di debolezza delle forze politiche e di loro chiusura autoreferenziale, qualunque minima prudenza e saggezza democratica dovrebbero indurre a riaprire eventualmente la questione solo in presenza d’un Parlamento rinnovato e rilegittimato. Chiediamo a tutti coloro che condividono le nostre preoccupazioni di sostenere questo appello.

... da LeG ...

Cari soci e amici, aiutateci a diffondere questo appello “Legge elettorale e BASTA” rivolto a voi che ci seguite con tanta partecipazione. Un appello importante scritto dalla presidenza di LeG che dà le seguenti indicazioni: questo Parlamento, dopo la pronuncia della Corte, è legale e legittimo ma delegittimato dal punto di vista democratico e politico e non ha dunque la forza rappresentativa per modificare parti importanti della Costituzione. La richiesta di LeG è dunque alle forze politiche di concentrarsi nello sforzo di una nuova legge elettorale e di andare al più presto alle elezioni. Questa posizione è evidentemente scomoda rispetto agli equilibri delle larghe intese. E' dunque molto difficile diffonderla e ci rivolgiamo a voi perché ci aiutiate a rompere i silenzi del palazzo. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

martedì 10 dicembre 2013

... Romeo and Juliet ...

A love-struck romeo Sings a streetsuss serenade Laying everybody low With a lovesong that he made Finds a streelight Steps out of the shade Say something like: "You and me babe how about it?" Juliet says "hey it's Romeo, You nearly gave me a heart attack" He's underneath the window She's singing "hey la! My boyfriend's back" You shouldn't come around here Singing up to people like that Anyway what ya gonna do about it? Juliet the dice was loaded from the start And I bet and you exploded in my heart And I forget I forget the movie song When you gonna realise it was just that the time was wrong... Juliet? Come up on different streets They both were streets of shame Both dirty both mean yes And the dream was just the same And I dreamed your dream for you And now your dream is real How can you look at me As if I was just another one of your deals? When you can fall for chains of silver You can fall for chains of gold You can fall for pretty strangers and the promises they hold You promised me everything you promised me thick and thin Now you just say "oh Romeo" Yeah, you know I used to have a scene with him Juliet when we made love you used to cry Said "I love you like the stars above, I'll love you till I die" there's a place for us you know the movie song when you gonna realise it was just that the time was wrong Juliet? I can't do the talk like they talk on TV And i can't do a love song Like the way it's meant to be I can't do everything but I'd do anything for you I can't do anything except be in love with you And all I do is miss you And the way we used to be All I do is keep the beat... bad company All I do is kiss you through the bars of a rhyme Juliet you give the stars a living any time Juliet when we made love you used to cry Said "I love you like the stars above, I'll love you till I die" there's a place for us you know the movie song when you gonna realise it was just that the time was wrong Juliet? A love-struck romeo Sings a streetsuss serenade Laying everybody low With a lovesong that he made Finds a convinient streelight Steps out of the shade Say something like: "You and me babe how about it?" "How about it?"

... dal blog di P. Barnard ...

Mail ricevuta oggi. PB “Salve. mi chiamo A. sono una studentessa del secondo anno di economia aziendale e bancaria presso l'università Lumsa di Roma. al seguito della preparazione dell'esame di diritto pubblico dell'economia, sono venuta a conoscenza, in linea generale, sul funzionamento dell' Unione Europea, e dei meccanismi di funzionamento macroeconomici inerenti. senza nulla togliere(o forse sarebbe meglio di si) al livello di istruzione universitaria italiana, il semplice studio della materia non mi ha permesso di avere conoscenze sufficienti da poterne parlare con cognizione di causa. allora sono cominciate le ricerche, le letture, e tutto ciò che per il momento mi consentono un computer e una connessione internet. durante i miei studi, un amico mi ha consigliato di vedere il video ''Paolo Barnard. come l'eurozona distrugge l'italia'. ho seguito le 3 ore di conferenza tutte d'un fiato. a seguire, lo sconforto. io sono una ragazza di 22 anni che ha molto probabilmente meno di zero delle prospettive auspicabili per un giovane, ad oggi, in Italia. Sono una ragazza che ha lavorato in nero per tanti anni, che non si è mai interessata di politica, che -mea culpa- non ha mai votato perché disinteressata da qualcosa di cosi poco comprensibile e cosi tanto torbido da esulare da ogni immaginazione possibile. allora mi sono fermata, ho fatto un profondo respiro. e ho continuato a studiare. ho cercato informazioni su Paolo Barnard, e ho letto uno scritto in cui un cittadino, a difesa della situazione Barnard-Toscano (di cui ho letto il carteggio integrale) dice ''Barnard scrive con la bava alla bocca''. ecco. questo per me è stato sufficiente. è stato sufficiente per capire o perlomeno immaginare lo stato d'animo di un uomo che in mezzo al torbido, tenta di mostrare la luce, con le unghie, con i denti e con la bava. la sua retorica è molto pesante (dal mio canto la apprezzo molto), ma tolto ciò, il suo modo di spiegare in modo elementare ad una massa di teste chine gli argomenti proposti nel video, è quasi disarmante. incredibile pensare che in sole due ore si possano risvegliare le coscienze, o almeno provarci, ad un livello così alto. è per tale motivo, arrivo al dunque, che ho AUTONOMAMENTE scritto, e stampato, con stampante cartucce e fogli di casa, il seguente avviso (che vi riporto qui sotto). ci tengo a raccontare a chiunque leggerà questa mia, un evento di oggi 8 dicembre 2013. dopo una giornata di lavoro, mi sono fermata presso lo sportello della banca per depositare ciò che avevo guadagnato, che anche per me che ho solo vent'anni, verrà flagellato dalle tasse. accanto a me, seduto per terra c'era un uomo, il quale mi ha chiesto delle monete. e gliele ho date. nel momento in cui ho tirato fuori le banconote, l'uomo mi ha chiesto anche una di quelle, per poter mangiare. mi sono VERGOGNATA COME UNA LADRA al'idea di non poter dare nemmeno un euro di quel denaro che mi sarebbe servito per vivere a quell'uomo. mi sono vergognata perché l'uomo mi ha detto ''io ho vissuto una vita lavorando, senza avere i soldi per mangiare, per fare una doccia calda, per curarmi''. allora mi sono chinata su quell'uomo. con le lacrime agli occhi gli ho chiesto di ricordare il mio nome, A. di ricordarsi di me e di pregare per me, perché un giorno diventerò la donna che salverà le persone come lui. le persone come noi tutti. gli ho chiesto di pregare per me che oggi studio per votare la vita ad un economia che possa salvare questo mondo che trattiamo come merda e che è diventato il mare di merda in cui affoghiamo. l'uomo con le lacrime agli occhi,come me, mi ha detto che avrebbe pregato non un giorno, non un momento, ma sempre. e per sempre. bene. non esiste nessuna persona mediocre che porta avanti fasulle crociate sul web (citando Barnard), nessun potere forte, nessun essere immondo che ci governa che varrà mai MAI, come gli occhi di quell' uomo che chiedevano pietà da questa vita. non ci sarà mai nessun uomo più degno di quell' uomo e degli uomini come lui, non poi tanto diversi da noi, che sarà degno di vivere una vita dignitosa come quella che meriteremmo di avere noi. il mio progetto, piccolo, insensato, insignificante, il progetto di una sola goccia che forse mai formerà un oceano, il mio progetto è quello di sensibilizzare. e non solo di sensibilizzare quegli ignoranti(coloro che non conosco, non sanno, e forse che hanno anche l'aggravante di non voler sapere). il mio progetto è di sensibilizzare quegli che oggi come me studiano queste materie senza cognizione di causa. avete idea di quanti studenti in Italia, nel Lazio, a Roma, nella mia università, nella mia classe, studiano temi di politica keynesiana dando un esame che mai e poi tornerà loro alla mente nella vita?! avete idea di quanti ignoranti incoscienti stiamo partorendo? avete idea di quanto possa essere degradante ed umiliante essere da sola in una classe di 150 persone a chiedersi perché dovremmo tutti vivere sull'orlo dell'oblio, mentre tutti intorno scopano, fumano chattano al telefono e se ne strafregano, pensando di essere immortali ,e con loro il loro denaro, che è solo carta straccia?! ne avete idea?! beh, io si, in minimissima parte io vedo questo tutti i giorni. e dopo aver visto il video di Paolo Barnard, l'unica cosa che posso pensare è che alla prospettiva di fare la commessa tutta la vita per nascondere i soldi sotto il materasso per un domani poter permette un decimo della dignità che ho oggi, ai miei figli e ai figli dei miei figli, a questa prospettiva posso solamente uccidermi. oppure fare qualcosa. e sono troppo attaccata alla vita per poter decidere di far si che i poteri forti di questo pianeta mi tolgano anche quella. non posso darvi un'idea che non sia stata già vagliata, non posso darvi una bacchetta magica che non sia stata già invano sperata. posso darvi il mio contributo. posso studiare. posso spaccarmi la testa come Barnard per tutti noi ha fatto con gli studi economici negli ultimi due anni. posso votare la vita all'aspirazione di diventare una degli economisti che forse cambieranno il mondo. posso darvi il mio spirito, ecco. a conclusione mentre oggi distribuivo in centro a Roma presso il seggio per le primarie del PD in piazza madonna dei monti ( non per spirito politico affine ma perché qualche coraggioso sotto la pioggia avrebbe potuto darmi ascolto) un amico mi ha detto. LO ASPETTAVO. ASPETTAVO DA TEMPO QUALCUNO CHE MI DICESSE 'FUNZIONA COSI’, ECCO COSA DEVI SAPERE'. e non parlo di un amico adulto o anziano. parlo di un amico di meno di 30 anni. ecco cosa posso fare. posso essere una delle persone che 'aspettavo da tempo'. posso essere uno strumento di divulgazione della verità. vi ringrazio per la cortese attenzione. in copia il volantino da me stampato (in cui ho tenuto a precisare la mancanza di interessi personali e pubblici a sostenere P.B. in quanto individuo, ma solamente in quanto ad espositore di un pensiero, ad insegnate ed relatore di una teoria della salvezza, in modo da poter evitare a monte qualsiasi possibile accusa di interesse personale nel perseguire il mio progetto.). nuovamente, vi ringrazio. cordiali saluti.” ATTENZIONE. LA LIBERTA’DI PAROLA VIGENTE IN QUESTO PAESE MI CONSENTE DI DIVULGARE IL MIO PENSIERO Mi chiamo A. Studentessa al secondo anno di economia aziendale e bancaria a Roma. In seguito agli studi che sto effettuando in materia di diritto pubblico, quindi In merito alle questioni europee, vi invito caldamente a vedere il seguente video: PAOLO BARNARD. COME L’EUROZONA DISTRUGGE L’ITALIA. http://www.youtube.com/watch?v=w2YqF-HLrcA Ho 20 anni. Potrei essere vostra figlia, vostra nipote, una vostra amica. Ascoltereste la voce di vostra figlia, di vostra nipote o di una vostra amica?! Se si, vi prego di conservare questo volantino autonomo. È fondamentale precisare, che Io, medesima stessa, A., non ho alcun tipo di legame né pubblico né privato con il soggetto suddetto, Barnard P. Che non parteggio per nessuna forza politica, né di questo paese, né del sistema macroeconomico imposto dall’Europa. Che il soggetto P Barnard P., per quanto ne sappia, non profonde alcuna dottrina di tipo politico, se non una pura conoscenza degli argomenti riguardanti le tesi economiche che possono SALVARE o AFFONDARE questo paese. La NOSTRA ITALIA. So che ognuno di voi ha un cellulare, un computer o una connessione internet. NON ESISTE NESSUNA SCUSA VALIDA PER CUI NON DOBBIATE DEDICARE 2 ORE DEL VOSTRO TEMPO ALLA VISIONE DI QUESTO VIDEO. E’ SOLO LA CONOSCENZA CHE POTRA’ PORTARVI FUORI DALLA VOSRA CONDIZIONE. A TUTTI COLORO CHE PER I PIU’ BECERI E DISPARATI MOTIVI NON VISIONERANNO QUESTO VIDEO E NON LEGGERANNO QUESTO VOLANTINO AUTONOMO: MORIRETE STROZZATI DALLE VOSTRE STESSE MANI MENTRE PIANGERETE PERCHE’ NESSUNA, NESSUNA EUROPA, NESSUNA AMERICA E NESSUNA DIVINITA’ VI TENDERA’ LA PROPRIA, DI MANO DELLA SALVEZZA.

lunedì 9 dicembre 2013

... da LeG ...

Appena in tempo Sandra Bonsanti L’Italia che il nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi, eredita dai suoi predecessori, l’Italia a cui dovrà guardare oltre l’orizzonte dallo studio a Palazzo Vecchio, è un’Italia in fiamme, dalle radici dei luoghi e delle parole, dalla cultura della politica, alla cima delle istituzioni. E’ un’Italia che insegue con i forconi i fantasmi della crisi, un’Italia decisa a non far sconti a nessuno, nessuno di quelli che sono venuti “prima” o che ci sono adesso. Un’Italia che tanti hanno tradito, e da questo tradimento nessuno può veramente chiamarsi fuori. Leggi anche l'intervista a Gustavo Zagrebelsky su Repubblica. L’Ucraina e la richiesta di democrazia Diletta Paoletti Deve avere la memoria corta il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin, per essersi così in fretta dimenticato della capacità di reazione della popolazione ucraina.", fino a domenica 8 dicembre e all’abbattimento della statua di Lenin, rappresentazione plastica di un rifiuto, della volontà di voltare pagina rispetto ad un passato cupo e da cancellare. Ma anche la dimostrazione del desiderio di un futuro che possa garantire la stabilità nella democrazia. In piazza sventolano bandiere blu e gialle: quella ucraina e quella stellata dell’Unione europea. Iniziative Circolo LeG di Ravenna - Sandra Bonsanti presenta il suo libro "Il gioco grande del potere" venerdi 13 dicembre a Ravenna alle ore 18. Presso la galleria Ninapi, in Via Pascoli 31, sarà presente con l'autrice Andrea Mignozzi, Gruppo dello Zuccherificio. Il circolo LeG di Perugia organizza, il 13 dicembre alle ore 17.30, un incontro sul tema della legge elettorale dal titolo “Oltre il porcellum: quale riforma della legge elettorale?”. Interverranno: Oreste Massari (docente di Scienza politica presso l’Università di Roma “La Sapienza”) e Mauro Volpi (docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Perugia; socio di LeG Perugia). Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

... Sciopero Forconi ...

Sciopero Forconi, scontri a Torino: due fermati. “Protesta a oltranza” In piazza Castello, tafferugli tra un gruppo di dimostranti e forze dell'ordine, che contano 14 feriti tra i loro uomini. Ai lanci di pietre e bombe carta contro il palazzo della Regione, gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni. Aggredito un fotografo e assalita una postazione mobile di Sky. La procura aprirà un fascicolo E’ Torino l’epicentro della protesta del Movimento dei Forconi che attraversa tutta Italia. Il capoluogo piemontese è stato teatro di duri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine davanti al Palazzo della Regione, con lanci di bombe carta e pietre da una parte e lacrimogeni dall’altra. Due dimostranti sono stati fermati, mentre tra le forze dell’ordine si contano 14 feriti: la procura di Torino aprirà un fascicolo di indagine sugli incidenti. E nonostante le tensioni di piazza, dal Coordinamento 9 dicembre, che organizza l’evento, fanno sapere che la protesta andrà avanti a Torino a oltranza con i tre presidi di piazza Castello, piazza Derna e piazza Pitagora. Le violenze sono state condannate dal sindaco Piero Fassino e dal governatore Roberto Cota, mentre il Pd chiederà al governo di riferire in Parlamento. All’iniziativa “Fermiamo l’Italia“, che protesta contro l’austerità e il governo Letta, hanno aderito alcune sigle minori dei camionisti e altre categorie, ma in piazza sono scesi anche semplici cittadini che chiedono le dimissioni dell’esecutivo. Già dalla tarda serata di domenica erano sorti un centinaio di presidi dalla Sicilia al Veneto. Blocchi del traffico e incidenti nelle prime ore del mattino. La lunga giornata dei Forconi è cominciata dalle prime ore dell’alba. Sono stati organizzati blocchi e falò in piazza Derna e piazza Pitagora già nelle prime ore del mattino, dove il traffico è rimasto a lungo paralizzato. Nella notte ai mercati generali di Grugliasco sono state date alle fiamme alcune masserizie e un gruppo di manifestanti ha tentato di impedire l’ingresso e l’uscita dei tir carichi di frutta e verdura. Anche in corso Grosseto è andata a fuoco una bancarella: sono intervenuti i vigili del fuoco. In piazza Derna, intorno alle 8.30, si è verificato un momento di tensione quando un tir ha cercato di forzare il blocco dei manifestanti per immettersi nella piazza. Qualcuno ha preso a pugni il mezzo, che è comunque riuscito ad avanzare. Due persone sono state denunciate dopo aver bucato con un cacciavite la gomma di un’auto della polizia durante il presidio all’Interporto di Orbassano. I manifestanti hanno cantato l’inno d’Italia con il tricolore sulle spalle. In piazza è sceso anche il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, ex militante del Fuan, Maurizio Marrone. Tra i dimostranti c’erano alcuni ultras ma gli organizzatori del movimento hanno chiesto loro di levarsi le sciarpe dal viso per non creare problemi. Binari occupati in due stazioni, prime tensioni al corteo. Poi, il grosso dei manifestanti si è radunato in piazza Castello, dove circa cinquecento persone hanno organizzato un presidio, mentre in tutto il centro della città il traffico è stato chiuso. Due cortei partiti dalla piazza si sono mossi verso le stazioni ferroviarie di Porta Nuova e di Porta Susa, i binari sono stati occupati per un’ora e mezza e il traffico ferroviario è stato interrotto in entrambe le stazioni: le corse di treni ritardate o cancellate sono state diciassette, fanno sapere le Ferrovie dello Stato. Una volta terminato il blocco ferroviario, il corteo si è rimesso in marcia per le vie del centro. Intorno alle 11, all’incrocio tra via Alfieri e via Arsenale, i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di polizia per raggiungere la vicina sede di Equitalia. Le forze dell’ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni ma hanno evitato di caricare il gruppo che alla fine è stato fatto passare. Altri momenti di tensione in via XX Settembre, davanti alla sede dell’Inps. All’Ufficio delle Entrate, in corso Bolzano, gli agenti hanno respinto un gruppo di cinquanta contestatori che, armati di pietre, hanno tentato di danneggiare le vetrate dell’ingresso. Scontri in piazza Castello: lanci di bombe carta e pietre, due fermati. Ma è stato intorno alle 12, quando il corteo (circa duemila persone) ha raggiunto piazza Castello, che la tensione ha raggiunto l’apice, con tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine. Un gruppo, tra cui molti ultras della Juventus, ha lanciato bombe carta, bottiglie e pietre contro l’ingresso del Palazzo della Regione. I carabinieri hanno risposto con i lacrimogeni a una sassaiola che ha colpito alcuni mezzi delle forze dell’ordine e la postazione mobile di Sky. Due dimostranti sono stati fermati, mentre le forze dell’ordine contano 14 feriti, nove poliziotti e cinque carabinieri. Un fotografo che collabora con l’Ansa è stato aggredito dai manifestanti: gli assalitori gli hanno rubato la macchina fotografica con la quale stava documentando gli scontri. L’uomo è stato circondato da alcuni giovani incappucciati, probabilmente aderenti ai Drughi, i gruppi ultras della Juventus: uno di loro lo ha costretto ad abbassare la testa mentre un altro gli ha sfilato la camera. Di fronte a Palazzo Madama i manifestanti hanno costruito delle barricate con cassonetti di rifiuti spaccati a metà e poi dati alle fiamme. Davanti al palazzo della Regione, invece, hanno alzato barricate con le reti del cantiere. Contro le forze di polizia schierate in assetto antisommossa davanti al palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello, è stato lanciato di tutto: bottiglie vuote, sassi, mattoni, petardi e bombe-carta. Gli agenti hanno reagito lanciando decine di gas lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla. Danneggiate le vetrine di molti negozi e le auto di polizia e carabinieri. Dopo gli scontri durati circa un’ora, in piazza Castello a Torino è tornata la calma. I responsabili del Movimento dei Forconi si sono presentati su un furgone chiedendo “un applauso per la polizia” e alcune centinaia di persone hanno battuto le mani. “Siamo qui per manifestare in modo pacifico, per rivendicare i nostri diritti di cittadini”, hanno scandito da un altoparlante. Alcuni agenti delle forze dell’ordine si sono tolti il casco e al loro indirizzo sono partiti gli applausi. La questura di Torino ha fatto sapere che il gesto dei poliziotti non è stato fatto in segno di solidarietà ma per il “venir meno dello stato di tensione e delle esigenze di ordine pubblico”. Assaltato il municipio, bloccato il traffico in piazza Statuto. Più tardi, gli scontri si sono però spostati dal palazzo della Regione al municipio della città. Qui un gruppo di manifestanti, tra cui diversi ultras, ha lanciato un petardo e delle bottiglie contro le forze dell’ordine schierate a protezione dell’ingresso. Poliziotti e finanzieri, in assetto antisommossa, hanno avanzato con una piccola carica e i manifestanti sono arretrati scappando verso il fondo della piazza. Alcuni dimostranti hanno cercato di calmare gli animi. “Non si protesta così”, ha urlato una signora. In seguito, la situazione si è normalizzata ma è rimasto il presidio in piazza Palazzo di Città. In piazza Statuto, invece, alcuni gruppi di manifestanti hanno bloccato il traffico, posizionando dei cassonetti dell’immondizia in mezzo alle strade e fermando le auto per impedire il passaggio: diversi gli automobilisti rimasti bloccati e i pullman incolonnati. “E’ un manipolo di giovani aggressivi e violenti che poco c’entrano con la manifestazione che è stata del tutto pacifica”, ha commentato Andrea Zunino, portavoce del Coordinamento 9 dicembre, promotore della protesta, aggiungendo che tre presidi continueranno a oltranza. ”Vogliamo dire basta a quello che non va bene, vogliamo che il governo si dimetta. Non ci interessa un tavolo, se ne devono andare. Noi siamo responsabili delle nostre azioni, si persegua chi ha comportamenti incivili”. Anche Piero Fassino, sindaco di Torino, ha voluto condannare gli scontri di piazza: “Sono preoccupato, perché nonostante gli appelli alla ragionevolezza, Torino e i torinesi non sono stati rispettati. Manifestare è legittimo, ma non si può sconvolgere la vita della città e la normalità di chi la abita”. ”E’ legittimo manifestare, non lo sono gli atti di violenza”, ha invece commentato il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd, ha fatto sapere che il partito chiederà “al governo di relazionare al Parlamento su chi siano i responsabili degli scontri e quali le forze politiche coinvolte”.

venerdì 6 dicembre 2013

mercoledì 4 dicembre 2013

... da LeG ...

Cari soci e amici, sono aperte le iscrizioni per il 2014. Mai come in questo momento di grave crisi economica, politica e istituzionale è necessario sostenere Libertà e Giustizia. LeG insieme alle associazioni del 2 giugno e del 12 ottobre continua il percorso di salvaguardia e attuazione della Carta costituzionale, oltre a chiedere con forza, come nell'ultimo appello, una nuova legge elettorale per restituire la parola ai cittadini. L’urgenza e l’indecenza i promotori de “La via Maestra” Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky Il momento politico che viviamo ci induce a riprendere il cammino iniziato con la manifestazione del 12 ottobre “La via maestra” e a denunciare ora un’urgenza e un’indecenza. L’urgenza è la riforma elettorale. L’indecenza è l’insistenza su una riforma della Costituzione che si vorrebbe attuare attraverso un’anomala procedura innescata per modificare, a tappe forzate, l’intero impianto dei poteri costituzionali. Firma l'appello! Andrai a votare alle primarie del Pd? Il sondaggio di LeG Riservato solo ai soci e agli iscritti alla newsletter, il sondaggio di LeG, a una settimana dalle primarie del Pd, riserva molte sorprese. Inserisci la password leg2013 e partecipa! I nuovi circoli di LeG Il 29 novembre sono nati due nuovi circoli di LeG. L'inaugurazione a Lamezia Terme, avamposto dell'associazione in Calabria, con Elisabetta Rubini e l'avvocato Mario De Grazia, ha raccolto un gruppo di soci e amici entusiasti e appassionati nella sfida di radicare l'associazione in città. A Treviso, doppia occasione per salutare la nascita del nuovo circolo e ascoltare Sandra Bonsanti che ha presentato il suo libro “Il gioco grande del potere” (ed. Chiarelettere) insieme allo storico Daniele Ceschin e al senatore Felice Casson. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

... che tesoro che sei ...

... dedicato a te piccola mia, con la speranza che il percorso insieme prosegua e regali tanta gioia ad entrambi ...

lunedì 2 dicembre 2013

... coming around again ...

... si, forse stanno tornando di nuovo quei momenti belli, allora finiti troppo presto ... ed io farò di tutto perchè non finiscano più ...

domenica 1 dicembre 2013

... iniziamo bene il mese ...

... nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo, nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo,nam myoho renge kyo ...