martedì 31 maggio 2022

... fine mese ...

... un altro mese che finisce ... ed i nostri conti che si prosciugano inesorabilmente - anche il PC portatile si sta scassando- per fortuna che domani arriva la pensione!!

lunedì 30 maggio 2022

... 114 km ... e due camere! ...

... si, due camere: la prima venerdì, umida e buia, la seconda sabato, in alto e luminosa, già da noi occupata precedentemente, e poi ... tete a tete finale domenica sera.

giovedì 26 maggio 2022

... fuga dalla città ...

... finalmente due giorni di libertà dalla città ... domani e sabato in montagna con soggiorno al "Mulino di Mattie"- ritorno domenica mattina. Naturalmente blitz approfondito nel nostro "buen retiro"!

mercoledì 25 maggio 2022

... Berlinguer ...

Cento anni fa nasceva il leader più amato nella storia del Partito comunista italiano. Le sue inquietudini e il suo coraggio, con lo sguardo rivolto a un futuro diverso dal presente che siamo Se il destino di una vita si intuisce dal suo primo scorrere, quella di Enrico Berlinguer non poteva essere diversa. Nato a Sassari il 25 maggio del 1922, sin da bambino un’inquietudine profonda attraversa il suo carattere: le fughe in bettola con il nonno Ettore, mazziniano convinto, e con il quale condivide le prime letture; le mattinate nascosto in soffitta, dopo aver convinto i suoi amici a seguirlo per giocare a poker, invece di seguire le lezioni al liceo classico Domenico Alberto Azuni, lo stesso frequentato da Palmiro Togliatti; iscritto all’università, facoltà di Giurisprudenza, nel gennaio del 1944, prossimo alla laurea viene arrestato e condotto nella caserma che porta il nome di un suo antenato, Gerolamo Berlinguer, a suo tempo protagonista dell’arresto del brigante Battista Canu. Motivo dell’arresto il suo ruolo di “capopopolo” durante “i moti del pane”, l’assalto da parte dei cittadini più poveri e affamati a forni, frantoi, magazzini di farina e pasta. Gli oltre tre mesi passati nelle patrie galere si riveleranno “un’occasione”, come lo stesso Berlinguer commenterà da adulto con la consueta e sottile ironia, anche grazie all’aiuto del fratello Giovanni, che lo rifornirà di libri vari e numerosi tra cui Baudelaire, Poe, Schopenhauer, soprattutto parecchi volumi di Kant, il suo filosofo preferito, che approfondirà ulteriormente in questo periodo. Per farlo uscire il più presto possibile il padre Mario si rivolgerà direttamente al “Migliore”, chiedendo a Togliatti di vigilare su questo figlio “dall’animo ribelle”. Arrivano così gli anni della Fgci, il Fronte della gioventù comunista, di cui diviene segretario subito dopo il secondo conflitto mondiale. Per svolgere l’incarico si trasferirà a Roma, dove lo si poteva veder sfrecciare alla guida della sua americanissima Harley-Davidson, spesso dividendo la sella con qualche bella ragazza: non esattamente il profilo che ci si attende da un futuro segretario del Partito comunista italiano. Ma Enrico Berlinguer è stato anche questo, e non ha mai smesso di esserlo, neanche quando gli impegni istituzionali lo costringeranno a soffocare i suoi istinti. Tra gli episodi più evocati, la crisi di governo sfiorata per quello passato alla storia come “il naufragio dell’Elba”. Nel 1977, un anno non proprio come tutti gli altri nel nostro Paese, pur sconsigliato da parenti e marinai il segretario di partito decide lo stesso di uscire in barca, non potendolo fare nella sua amata Stintino per motivi di sicurezza. Come previsto il vento si alza, il mare si ingrossa, e per molte ore non si hanno più notizie, sino a quando il cugino Francesco Cossiga, all’epoca ministro dell’Interno con la “K”, non scatena le motovedette per andarlo a recuperare. Il coraggio di Berlinguer non si mostra soltanto tra le onde, anzi prende corpo dove meno te lo aspetti nel corso della sua carriera politica: per esempio a Mosca, con due discorsi anche questi rimasti nella storia, pronunciati tra il 1969 e il 1976. Nelle grandi sale dei palazzi del potere sovietico le sue parole risuonano forti e chiare, ed esprimono concetti come pluralismo, via italiana al socialismo, diversità, eurocomunismo. In una di queste occasioni Igor Ponomariov, il più stretto collaboratore di Breznev, abbandonò l’aula visibilmente contrariato; mentre nel settembre del ’76, durante la Festa dell’Unità a Torino, l’allora segretario del distretto russo di Stavropol, un certo Michail Gorbaciov, chiede di poter conoscere di persona l’uomo che aveva avuto l’ardire di pronunciare quelle frasi di fronte all’imponente nomenclatura moscovita. Oggi, a cento anni dalla nascita, a quasi quaranta dalla morte, ogni giorno che passa ci rendiamo conto sempre più quale significato abbia la figura di Enrico Berlinguer nella nostra storia, e quanto ci manchi, per tanti motivi. Tra questi la sua folgorante contemporaneità, la sorprendente capacità, in particolare nell’ultima fase della sua vita, di guardare il mondo con una prospettiva rivolta al futuro, non solo per l’innata vocazione verso i “pensieri lunghi” ma per il desiderio, anche questo innato, di voler scorgere orizzonti nuovi, diversi, soprattutto per costruire un avvenire migliore alle generazioni che verranno. Anche qui sarebbero innumerevoli i riferimenti, le citazioni, le testimonianze lasciate da Berlinguer in questo senso. Ne prendiamo due. La prima riguarda il tema della pace, tornato ad essere purtroppo di feroce attualità. Alla fine di una manifestazione organizzata a Firenze nel 1980, sul palco Berlinguer si esprime così: “La pace è un bene supremo ed è un bene di tutti. Per garantire questo bene è indispensabile l’azione delle singole persone come delle organizzazioni e delle istituzioni di ogni genere, nazionali e internazionali. Una battaglia nella quale bisogna saper unire tutte le forze, al di là delle differenze di classe, di ideologie, di orientamenti politici. Ma perché occorre oggi una mobilitazione così ampia, così unitaria? Per una ragione ormai evidente: che, se è vero che la guerra non è inevitabile, è anche vero che essa non è impossibile e, proprio oggi, questo è un pericolo che si è fatto più vicino… …Parlo di una nuova guerra mondiale, la quale però, oggi, non avrebbe le caratteristiche, pur già terribili, di quelle che noi stessi abbiamo conosciuto e che tanti di voi ricordano, e tanti ne portano ancora il segno e il dolore. Parlo e dico di una guerra che l’umanità sinora non ha mai conosciuto, ma che, se dovesse conoscere, sarebbe sicuramente l’ultima, perché equivarrebbe alla sua fine. La pace, allora, cui sempre si è pensato come a un bene, diventa qualcosa di diverso: diventa una necessità, se l’uomo non vuole annientare se stesso. Di fronte alla minaccia concreta della comune distruzione, la coscienza della comune natura umana emerge con forza nuova”. L’altra è contenuta nell’intervista con Ferdinando Adornato, allora stimato editorialista de l’Unità, che parte da una riflessione su “1984” di George Orwell, proprio negli ultimi giorni dell’anno 1983. Alla domanda su un eventuale utilizzo della “democrazia elettronica” in prossimo futuro, dato l’incedere di quelle nuove tecnologie di cui adesso siamo noi vittime e carnefici, Berlinguer risponde: “La democrazia elettronica limitata da alcuni aspetti della vita associata dell’uomo può anche essere presa in considerazione, ma non si può accettare che costituisca tutte le forme della vita democratica. Anzi credo che bisogna preoccuparsi di essere pronti ad affermare questo pericolo anche sul terreno legislativo, e tra l’altro non credo si potrà mai capire cosa pensi davvero la gente se l’unica forma di espressione democratica diventa quella di spingere un bottone. Ad ogni modo lo ripeto: io credo che nessuno mai riuscirà reprimere la naturale tendenza dell’uomo a discutere, a riunirsi, ad associarsi. Ogni epoca, certo, ha e avrà i suoi movimenti e le sue associazioni. Vedi per esempio nella nostra i movimenti pacifisti, i movimenti ecologici, quelli che, in un modo o nell’altro, contrastano la omologazione dei gusti e del conformismo: chi avrebbe saputo immaginarli quaranta o anche venti anni fa? Naturalmente compito dei partiti dovrà essere quello di adeguarsi ai tempi e alle epoche, è qui che si misura la loro tenuta: sulla loro capacità di rinnovarsi”. Caro Berlinguer, nel frattempo i partiti, il tuo partito, quella capacità di rinnovarsi non l’ha affatto avuta, e la sua tenuta si è dissolta con la tua scomparsa. Per quanto riguarda la pace, e l’avanzare della democrazia elettronica, ne parliamo un’altra volta. In fondo oggi è il tuo compleanno.

martedì 24 maggio 2022

... 2,6 ...

... stamane ho fatto il pieno di benzina -59 euro - e percorso qualche Km. -2,6- questo venerdì andremo a Mattie- abbiamo un appuntamento con il geom. Gaziano per l'allaccio del gas - una stangata? si vedrà - nel frattempo la nipote Barbara mi chiede un congruo bonifico sulle sue spettanze - sono sull'orlo della depressione- non resta che affidarmi a Dio!

lunedì 23 maggio 2022

... impegno e coraggio ...

... ma noi tutti, siamo degni di tali uomini? Temo di no!

domenica 22 maggio 2022

... 22 maggio ...

... una preghiera speciale da parte nostra, perchè Santa Rita ci aiuti nelle nostre incombenze!

... dieci rinforzi? ...

... e se non li ottiene, Juric se ne va?

sabato 21 maggio 2022

... senza speranza? ...

"Siamo senza speranza. L'aveva già spiegato Pasolini: la speranza è una trappola, usata dal potente politico e religioso per ingabbiare i poveretti, con promesse di futuro benessere o di paradisiaci aldilà. Non c'è alcuna speranza di riscatto per il Paese. Il vero problema non è tanto la classe politica, che è una minoranza, ma questa generazione, che manda giù tutto senza protesta, cullandosi sulle promesse. È tutta una generazione che va cambiata, anzi rigenerata con urgenza." Mario Monicelli 16 maggio 1915


 ... ed io, nel mio piccolo:

... Torino Roma 0 a 3 ...

Negli anni 80 L'ultima in casa si faceva scoppiare il cuore... Pazienza Altri tempi 

 Come si fa' all'ultima di campionato a non sapere se il Capitano della squadra lascia oppure no ? Per salutarlo in modo degno. A prescindere e' stata la nostra bandiera in questi anni, il secondo marcatore della nostra squadra il giocatore per cui i bambini ancora si innamorano ecc ecc ecc . Che razza di societa'abbiamo. Non ci verrete mica a dire che non lo sa' ancora dai ........ Ci vorrebbe un po' piu' di rispetto per noi tifosi e per questa Curva ( anche da parte del Gallo )

venerdì 20 maggio 2022

... addio VANGELIS ...

... addio Vangelis, spero di poter risentire la tua intervista se riuscirò a far funzionare di nuovo il cd di Alexander ...

giovedì 19 maggio 2022

... salone del libro ...

Cuori Selvaggi è il titolo della XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro! un fil rouge che accompagnerà gli appuntamenti, le conversazioni, gli spettacoli, le letture, i concerti. In questi tempi inquieti, in cui si mescolano turbolenze e speranze, il Salone del Libro invita la sua comunità di lettori e lettrici a correre selvaggiamente verso un orizzonte fatto di sentieri ancora non battuti e di sconfinata libertà, come si evince dal manifesto di quest’anno, curato dall’illustratore e autore italiano Emiliano Ponzi. Se la primavera è la stagione della rinascita, Torino sarà a maggio uno dei più importanti luoghi dove respirare questo clima e dove esplorare i nostri cuori alla ricerca della parte più luminosa e pura, in nome dell'amicizia, della pace tra i popoli, del dialogo e dell’amore per la cultura.

lunedì 16 maggio 2022

... pensieri ...

... pensieri che frullano per la testa, caldo afoso, tante cose da fare e poca o punta voglia di iniziare, nubi nere che attraversano la mente ... hai un bel tentare di scacciarle, ma quelle ritornano ... forza, tiremm innanz!!

domenica 15 maggio 2022

... Verona 0 Torino 1 ...

... mitico Brekalo!! e siamo a 50 punti ed al 10° posto!

... Slava Ukraini ...

La Kalush Orchestra, in gara con la canzone 'Stefania', ha trionfato all'Eurovision. La band si è imposta con il brano dedicato alla figura della madre, ribaltando la classifica grazie al voto del pubblico raccogliendo 631 punti. Nelle ore precedenti alla finale, anche il presidente Zelensky aveva invitato a votare per la Kalush Orchestra. "Questa vittoria è per tutti gli ucraini. Slava Ukraini!", hanno detto i membri della band sul palco del Pala Olimpico di Torino, subito dopo aver trionfato all'Eurovision Song Contest. Blanco e Mahmood, che rappresentavano l'Italia con Brividi, hanno chiuso al sesto posto con 268 punti. Al secondo posto la Gran Bretagna (466), al terzo la Spagna (459).
... e qui sotto un campionario di messaggi di soggetti decerebrati ed aflitti da ignoranza acuta:

sabato 14 maggio 2022

... Hannibal ...

... caldo esagerato, mal di pancia, e ieri giro a vuoto ... niente terapia per Maria Rosa: mancava l'ometto!

giovedì 12 maggio 2022

... meraviglie dell'Universo ...

L'IMMAGINE PIU' PROFONDA DELL'UNIVERSO Quella che stai vedendo è il "campo ultraprofondo di Hubble", l'immagine di una minuscola regione dello spazio, nella costellazione della Fornace, effettuata dal telescopio spaziale Hubble. E' la più profonda immagine dell'Universo mai raccolta nello spettro della luce visibile, e permette di guardare indietro nel tempo per 13 miliardi di anni. Contiene circa 10.000 galassie! L'immagine copre 11,5 arcominuti quadrati che equivale alla superficie di un granello di sabbia tenuto alla distanza di un braccio. Per farla sono servite 800 esposizioni catturate nel corso delle 400 orbite di Hubble attorno alla Terra. Il totale ammonta ad un tempo di esposizione di oltre 11 giorni. E' un'immagine a dir poco sensazionale!
Siamo di fronte a una nuova immagine storica per la nostra conoscenza dell’Universo. Tre anni dopo quella di M87, possiamo vedere un'altra “foto” di un buco nero: quello al centro della Via Lattea. Questa volta si tratta di una ripresa per certi versi più emozionante, perché si tratta del “nostro” gigante supermassivo, quello insomma che siede nel cuore della nostra galassia. Sagittarius A* ha finalmente un volto, o meglio, un’ombra, disegnata dai gas incandescenti che orbitano attorno al suo pozzo nero. È stata svelata oggi durante una conferenza stampa simultanea mondiale alla sede dello European southern observatory, in Germania, dalla collaborazione internazionale dell’Event horizon telescope (Eht): la stessa che, nel 2019, aveva divulgato la prima immagine di uno di questi misteriosi oggetti celesti, il buco nero al centro della galassia M87. E grazie a questa osservazione la teoria della Relatività di Albert Einstein, ancora una volta messa alla prova, ha retto.

mercoledì 11 maggio 2022

... 5,1 ...

... oggi pomeriggio ho accompagnato Maria Rosa in via Peyron 42 per le terapie di riabilitazione (gambe e schiena) e così la mia auto ha potuto fare, dopo tanto tempo, qualche passettino, appunto km 5,1 ... questo venerdì si vedrà se replicare ...