martedì 31 marzo 2020

... fine marzo ...

... fine mese in compagnia certo non gradita della pandemia di Covid 19 ... forza che ne usciamo, prima o poi!

lunedì 30 marzo 2020

... crazy ...

... "crazy" è un periodo "pazzo" questo in cui stiamo vivendo, ma finirà prima o poi e ne sorrideremo ...

venerdì 27 marzo 2020

... 27 marzo 2020 ...

... una preghiera ... per rinascere!

Roby Facchinetti - Rinascerò, Rinascerai

... una bella canzone per dare a tutti noi un po' di speranza nel futuro ...

mercoledì 25 marzo 2020

... Dantedì ...


"Nel mezzo del cammin di nostra vita. mi ritrovai per una selva oscura. ché la diritta via era smarrita"
... così inizia il viaggio del sommo poeta, il 25 marzo 1300 ...

... 6 anni fa ...

... sei anni fa, il 25 marzo 2014, avveniva il primo incontro con il mio Amore, Maria Rosa ... e la nostra storia continua!

martedì 24 marzo 2020

... fantascienza ...

... in queste settimane è accaduto l'incredibile, qualcosa di inimmaginabile nemmeno nei più atroci incubi notturni ... solitari viandanti dal volto coperto da mascherine chirurgiche, mezzi militari in colonna carichi di bare, poliziotti e militari dell'esercito a controllare la popolazione, droni in volo sopra le città a sorvegliare il traffico, schiere di medici e di infermieri in lotta, con orari pazzeschi, contro una pandemia globale, presente in ogni angolo della Terra ... ed il rischio ben presente di una crisi economica ben peggiore di quella del 2008 ... quando tutto questo sarà finito niente sarà più come prima, inizierà un nuovo periodo storico, speriamo migliore, per tutti noi ...

... 24 marzo 1944 ...

Anniversario, oggi, dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto 76 anni fa. Nessuna cerimonia istituzionale come da tradizione, per il mausoleo sull'Ardeatina, per le misure di sicurezza da allarme coronavirus. Le voci politiche si sono rincorse, però, virtualmente attraverso ricordi ufficiali. Il Presidente Sergio Mattarella. «Quest'anno, con grande rammarico, non sarà possibile incontrarsi, nel giorno del 76° anniversario, al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione, i nomi dei martiri. Desidero, con la medesima intensità manifestata nella cerimonia annuale, esprimere loro affetto, vicinanza e ricordo». «L'eccidio delle Ardeatine ha costituito una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro Paese. I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti», spiega il capo dello Stato. «Eventi così atroci, frutto della volontà di sopraffazione e del razzismo, continuano a richiamarci ai valori fondamentali della memoria, della pace, della solidarietà. La libertà e la democrazia sono state conquistate con il sangue di molti per evitare che ne fosse sparso ancora in futuro. Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l'unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l'intera comunità», conclude Mattarella. Il Presidente della Camera. «Ricordare e trasmettere ai giovani il senso di orrore e di ingiustizia per i tanti episodi della violenza nazifascista è un doveroso omaggio nei confronti delle vittime e anche un compito civile non negoziabile. Ed è, soprattutto, un modo per non smarrire le coordinate della nostra identità, nazionale ed europea: le ragioni della solidarietà, del rispetto, della giustizia e della responsabilità civile che ci aiutano a mantenere solide, anche nei momenti più avversi e più difficili, le fondamenta delle nostra democrazia e dello Stato di diritto. Sono questi i valori che ancora oggi ci tengono saldi e ci danno gli strumenti per affrontare l'emergenza sanitaria in cui si trova oggi il nostro Paese». Così il presidente della Camera Roberto Fico. Il Campidoglio. Roma ricorda oggi le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato il 24 marzo di 76 anni fa dalle truppe di occupazione nazifasciste, e stringe in un abbraccio i loro familiari. “Oggi Roma e l’Italia ricordano i martiri delle Fosse Ardeatine. Uno dei momenti più dolorosi della nostra Storia, da cui ci siamo risollevati insieme. Con lo stesso spirito unitario e di comunità affronteremo e supereremo l’emergenza sanitaria”, ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi. La Comunità Ebraica di Roma. «Nonostante la terribile emergenza sanitaria che il nostro Paese si trova ad affrontare non permetta lo svolgimento di cerimonie commemorative, oggi ricordiamo l'eccidio delle Fosse Ardeatine». Lo afferma, in una nota, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. «Una strage che - aggiunge - rimane impressa nella nostra storia e che, insieme al doveroso ricordo delle vittime, spinge a un momento di riflessione sui principi di libertà e giustizia su cui si basa oggi la nostra democrazia e in nome dei quali si è battuta la Resistenza. In momenti come quello in cui ci troviamo è fondamentale rinnovare la nostra devozione a questi valori e ritrovare in quel senso di unità la forza per reagire a questa grave crisi».

sabato 21 marzo 2020

... eureka! ...

... finalmente stamane ho potuto ritirare il mio portatile, con tanto di giustifica!!, e con il gioco "Tiberian Sun" disponibile nella "virtualbox" caricata dal mio nuovo tecnico PC!! In proporzioni ridotte, ma giocabile e VAFFANCULO A TONY!! ma di cuore!!!

... 21 marzo ...

Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

venerdì 20 marzo 2020

... Primavera ...

E venne il primo giorno di primavera 2020. Oggi, venerdì 20 marzo 2020, è avvenuto l'equinozio. E' successo alle ore 4.50 della mattina (ora italiana), esatto istante in cui l'asse di rotazione terrestre era perpendicolare ai raggi emanati dal sole. In termini pratici abbiamo una giornata (più o meno) con 12 ore di luce e 12 ore di buio, ma soprattutto inizia la primavera astronomica, che manda in archivio la stagione fredda come ci ricordava anche ieri Google con un doodle. L'equinozio di primavera non cade tuttavia sempre nello stesso momento, in quanto data e ora sono suscettibili a cambiamenti. Per molti anni, ad esempio, siamo stati abituati a celebrare l'inizio della primavera il 21 marzo (l'ultima volta è successo nel 2007). La 'colpa' di tale slittamento è dovuta alla discrepanza che c'è tra il calendario gregoriano (che dura 365 giorni) e l'anno solare, cioè il tempo che la Terra impiega effettivamente per compiere un giro completo intorno al Sole, pari a 365 giorni e 6 ore circa. L'uomo ha inventato un trucco per recuperare le ore perdute ed evitare così lo sfasamento delle stagioni rispetto al calendario. Ogni quattro anni si aggiusta il tempo introducendo un anno bisestile, che ha appunto un giorno in più (6 ore all'anno x 4 anni = 24 ore). Il sistema non è tuttavia perfetto e richiede alcune regole extra: per esempio possono essere bisestili solo gli anni secolari (cioè che segnano il passaggio di secolo) divisibili per 400. Per far tornare i conti, l'anno 2000 è stato dunque bisestile, ma lo stratagemma ha provocato una progressiva anticipazione degli eventi del calendario astronomico: per questo motivo nel 2044 l'equinozio di primavera sarà addirittura il 19 marzo.

giovedì 19 marzo 2020

... stay at home ...

... restare a casa: questo è l'imperativo da seguire scrupolosamente ...

 Coronavirus, l'Italia supera la Cina per i decessi: 3.405 morti, 33.190 malati

 Il numero di vittime in Italia per coronavirus ha superato quelle complessive della Cina: sono 3.405 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 427. In Cina le vittime registrate finora sono 3.245. Il dato è stato reso noto dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli nell'appuntamento quotidiano con la conferenza stampa alla Protezione Civile. Ieri l'aumento era stato di 475. Nel nostro Paese si contano ora 33.190 i malati di coronavirus rispetto ai 28.710 di ieri, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.480. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 41.035. I guariti sono 4.440, quindi un incremento di 415 rispetto ai 4025 di ieri. Per quanto riguarda i malati "sono 2498 i pazienti in terapia Insentiva, è l'8%", riporta la Protezione Civile che ricorda come le politiche adottate dall'Italia siano diventate un esempio per il resto del mondo. La situazione resta allarmante in Lombardia, una delle prime 'zone rosse' dall'inizio della diffusione dell'epidemia, dove ora "i positivi al coronavirus sono 19884, 2171 in più, un dato significativamente più alto. I ricoverati sono 7387 con una crescita molto più bassa, solo 182 in più, i ricoverati in terapia intensiva sono 1006, 82 in più, e i decessi 2168, 209 in più". Lo ha reso noto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera che ricorda: "Se avete sintomi state a distanza, anche in coppia. Altrimenti non riusciamo a contenere i contagi".

 "Gli ultimi chilometri sono i più difficili, ma poi si vedono i risultati", insiste Gallera chiedendo agli italiani di stringere i denti per raggiungere il traguardo.

mercoledì 18 marzo 2020

... W i medici!! ...

... W i medici, gli infermieri e tutto il personale in servizio negli ospedali, chi opera nella Protezione Civile, i Volontari e le Forze dell'Ordine che hanno l'ingrato compito di sanzionare i "furbetti" che non rispettano i dettami del decreto del Presidente del Consiglio!!

... il decalogo ...

1 Lavati spesso le mani.

 2 Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

 3 Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani.

 4 Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci.

 5 Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

 6 Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

 7 Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate.

 8 I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.

 9 Contatta il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni. 

10 Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

 «Seguire le misure raccomandate ci aiuta a prevenire questa e anche altre patologie infettive», commenta il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro. «Questo decalogo - aggiunge - rappresenta anche un bell'esempio di come istituzioni e professionisti garantiscano risposte unitarie ad una possibile minaccia per la nostra salute».

lunedì 16 marzo 2020

... ultimatum ...

... ebbene si! Concediamo ad una creatura fetente l'onore di un nuovo post sul mio blog: dopo due giorni di lacrime di Maria Rosa e di cattiva digestione mia, la mia compagna ha illustrato i termini di un preciso ultimatum all'imperversante Roberta ... la presente vale come data di riferimento per una più che probabile futura chiusura di ogni e qualsiasi rapporto con lei!

... tempi difficili ...

... sono tempi difficili: si scivola lungo i muri, sotto i balconi, una sciarpa sul viso, con passo svelto e con ben chiaro in mente il percorso da fare, lo sguardo indagatore sui pochi passanti incontrati ...

venerdì 13 marzo 2020

... venerdì 13 ...

... venerdì 13 e coronavirus: un binomio capace di stimolare gli istinti più feroci in chi sperava di vivere qualche momento di relax, lontano da soggetti indefinibili ...

giovedì 12 marzo 2020

... W Elena ...

... sono sicuro che questa foto sarà sui libri di Storia del futuro, quando questa pandemia verrà a mala pena ricordata da chi ci seguirà su questo pianeta ...

... Dpcm 11 marzo 2020 ...

Coronavirus, Conte firma il Dpcm 11 marzo 2020 11 Marzo 2020 Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale. Di seguito il testo del decreto. ***** IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’8 marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9 marzo 2020”; Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale; Ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19; Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea; Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e delle finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; DECRETA: ART. 1 (Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale) Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull’intero territorio nazionale, le seguenti misure: 1.Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. 2.Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. 3.Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2. 4.Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. 5.Il Presidente della Regione con ordinanza di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, può disporre la programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus, la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. 6.Fermo restando quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza. 7.In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che: a. sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza; b. siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; c. siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione; d. assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale; e. siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali; 8.per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni; 9.in relazione a quanto disposto nell’ambito dei numeri 7 e 8 si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali. 10.Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile. ART. 2 (Disposizioni finali) 1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 12 marzo 2020 e sono efficaci fino al 25 marzo 2020. 2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti, ove incompatibili con le disposizioni del presente decreto, le misure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020. 3. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione. Roma, 11 marzo 2020 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL MINISTRO DELLA SALUTE Allegato 1 COMMERCIO AL DETTAGLIO Ipermercati Supermercati Discount di alimentari Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari Commercio al dettaglio di prodotti surgelati Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2) Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4) Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Farmacie Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici Allegato 2 Servizi per la persona Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia Attività delle lavanderie industriali Altre lavanderie, tintorie Servizi di pompe funebri e attività connesse .

mercoledì 11 marzo 2020

... il picco? ...

Coronavirus, picco e fine dell'epidemia: i calcoli dei modelli matematici Giorgia Baroncini Il coronavirus continua a diffondersi in tutta Italia e mentre il governo adotta misure per cercare di bloccare il contagio, sorgono nuove domande. Quando arriverà il picco? Quando finirà l'emergenza? Nelle ultime settimane stanno circolando numerosi modelli matematici e studi sul virus cinese, ma è difficile fare previsioni sull'epidemia. "I modelli ci sono, li abbiamo, ma per ovvi motivi di non-allarmismo e di serietà non vengono divulgati, visto che sono proiezioni ad uso di chi gestisce l'emergenza e comprendono dati che presentano delle carenze. Non sappiamo quanto siano affidabili perché non possiamo sapere tutto di questo virus, i margini di errore sono molti", ha spiegato al Corriere Paolo Bonanni, professore di Igiene all'Università degli Studi di Firenze. "Il picco - ha continuato il docente - si calcola sulla base del valore di R con zero, che è il 'tasso di contagiosità' che per questo virus abbiamo visto sta tra 2,5 e 3. Questo vuol dire che mediamente ogni persona ne infetta da 2 a 3 e così si possono fare delle previsioni con modelli matematici più o meno dettagliati su come andrà la curva epidemica con questo tasso di contagio. Questo valore in parte dipende dalle caratteristiche biologiche del virus, ma conta anche il livello di densità della popolazione". Il professore ha così invitato a seguire le indicazioni del governo: "Il distanziamento sociale fa in modo che si riduca il picco in altezza, cioè la diffusione del contagio. Altrettanto importante è però spostare il picco più in là nel tempo, in modo che si dia tempo al sistema sanitario di reagire, di avere posti liberi perché le persone sono nel frattempo guarite". "Questo è un momento cruciale perché il contenimento del virus dipende dal nostro comportamento - ha spiegato il professore -: c'è veramente una responsabilità sociale fortissima, minimizzare significa aumentare le probabilità che muoiano le persone". Getty Images© Fornito da Il Giornale Getty Images Mentre in Italia il numero dei contagi cresce giorno dopo giorno, in Cina la situazione sembra migliorare. Nel Paese epicentro dell'epidemia crollano i casi, le città iniziano a tornare alla normalità e sono stati chiusi gli ospedali da campo allestiti a Wuhan. "L'epidemia non è finita - ha spiegato Bonanni -, sta rallentando e le loro misure hanno consentito di bloccare la diffusione. A volte la coercizione è quello che serve. Ora però il rischio è che quei pochi che ci sono contagino i suscettibili, che sono ancora moltissimi, dato che il virus è nuovo. Le misure vanno mantenute per tempi più lunghi rispetto a quando si vede un calo significativo dei casi". Il professore non ha infatti escluso che tutto potrebbe riniziare da capo "con una reimportazione dei casi da aree del mondo dove l'infezione ha avuto un andamento più ritardato". Quando si potrà dire che è tutto finito? "Quando non ci sono più casi di una malattia che non è diventata endemica - ha risposto il professore -. Bisognerà vedere appunto se il coronavirus diventerà endemico, cioè se al di là dell'episodio con il picco più alto la malattia ci sarà sempre colpendo poche persone e magari diventando anche più mite dal punto di vista clinico".

martedì 10 marzo 2020

... il blocco!! ...

... e adesso chi ci va più a San Giorio ...!!

lunedì 9 marzo 2020

... fatalismo! ...

... è questo un momento decisamente negativo per noi, Maria Rosa ed io ... motivi di salute, economici, stress da contatto prolungato con individui a dir poco imbarazzanti ... e poi, ciliegina sulla torta, questo schifo di virus che pretende di bloccarci tutti a casa, mettendo a soqquadro la nostra vita e trascinandoci in una crisi a livello globale, di cui certo non avevamo bisogno! Disillusione e fatalismo dominano i nostri pensieri, confermando la cattiva fama degli anni bisestili ...

domenica 8 marzo 2020

... il decreto!! ...

CORONAVIRUS …IL NUOVO DECRETO DEL GOVERNO Ulteriori misure adottate contro la diffusione del virus. Nella notte è stato emanato un nuovo decreto del Governo con le misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19.

... 8 marzo ...

... onoriamo e rispettiamo le donne ogni giorno dell'anno!!

sabato 7 marzo 2020

... la rinuncia ...

... ebbene si, alla fine abbiamo rinunciato ai nostri giorni di riposo a San Giorio, sconfitti dal virus del raffreddore! Se ne riparlerà a Pasqua, se tutto va bene, intanto il coronavirus impazza e rischia di trascinarci in una grave recessione economica ...

venerdì 6 marzo 2020

... il messaggio ...

Il messaggio del presidente della Repubblica: "Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia. Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione"

 di F. Q. | 5 MARZO 2020

Un messaggio di tre minuti e mezzo per invitare il Paese a seguire le indicazioni varate dal governo, evidando “stati di ansia immotivati e spesso controproducenti“e chiedendo compattezza: non solo alla politica, ma anche ai cittadini e ai mezzi d’informazione che devono lavorare puntando “all’unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus“. A dieci giorni dall’inizio dell’emergenza legata al coronavirus Sergio Mattarella parla alla nazione. Un messaggio abbastanza breve in cui il presidente della Repubblica riconosce come l’Italia stia “attraversando un momento particolarmente impegnativo. Lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione”. Il capo dello Stato ha riflettuto sull’insidia “di un nuovo virus che sta colpendo via via tanti paesi del mondo provoca preoccupazione. Questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti. Siamo un grande Paese moderno, abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali”. Il messaggio di Mattarella è positivo nelle previsioni ma cauto nei modi: “Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia” e “supereremo la condizione di questi giorni. Anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie per sostenere l’opera dei sanitari impegnati costantemente da giorni e giorni: misure per l’immissione di nuovo personale da affiancare loro e per assicurare l’effettiva disponibilità di attrezzature e di materiali, verificandola in tutte le sedi ospedaliere”. Come dire: le misure varate dall’ultimo consiglio dei ministri – sette miliardi e mezzo per l’emergenza, 6,3 in deficit- trovano il favore del Quirinale. Non è l’unico passaggio in cui il capo dello Stato manifesta sostegno per l’operato dal governo. Il presidente raccomanda agli italiani di adottare i comportamenti adeguati per combattere il contagio, cioè le disposizioni emanate nelle ultime ore dall’esecutivo. Anche in questo passaggio delicato il presidente usa la Carta come riferimento: “Il Governo – cui la Costituzione affida il compito e gli strumenti per decidere – ha stabilito ieri una serie di indicazioni di comportamento quotidiano, suggerite da scienziati ed esperti di valore. Sono semplici ma importanti per evitare il rischio di allargare la diffusione del contagio. Desidero invitare tutti a osservare attentamente queste indicazioni: anche se possono modificare temporaneamente qualche nostra abitudine di vita”. Riferimenti costituzionali, dunque, ma anche buon senso: “Rispettando quei criteri di comportamento, ciascuno di noi contribuirà concretamente a superare questa emergenza. Lo stanno facendo con grande serietà i nostri concittadini delle zone cosiddette rosse. Li ringrazio per il modo con cui stanno affrontando i sacrifici cui sono sottoposti”. Il presidente ha espresso “sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime”, poi ha lanciato un messaggio d’unità nazionale, viste anche le polemiche degli ultimi giorni tra alcuni organi di stampa e il governo sulle misure adottate: “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione“. I riferimenti del presidente riguardano anche i conflitti interni alle Istituzioni, con alcuni presidenti di Regione che nell’ultima settimana hanno cercato di varare misure in autonomia dal governo centrale: “Alla cabina di regia costituita dal Governo spetta assumere – in maniera univoca- le necessarie decisioni in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”. Insomma: unità e coesione per superare l’emergenza. Un momento in cui vanno seguite regole che per Mattarella sono semplici e chiare: “Care concittadine e cari concittadini, senza imprudenze ma senza allarmismi, possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo. Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia”.

giovedì 5 marzo 2020

... l'appello ...

Coronavirus, Conte chiama a raccolta intera nazione: “Italia non si arrende, insieme ce la faremo” Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, invia un messaggio a tutta la nazione, chiamando a raccolta i cittadini e chiedendo responsabilità nella vita quotidiana per provare a evitare che aumentino i casi di contagio da Coronavirus. “Siamo un Paese forte, un Paese che non si arrende. È nel nostro Dna. La sfida del Coronavirus è una sfida che non ha colore politico e va vinta chiamando a raccolta tutti”, afferma. È un messaggio di incoraggiamento e di unità quello che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rivolto gli italiani attraverso un video pubblicato su Facebook. Un appello a continuare tutti insieme, al di là dei colori politici, ad affrontare la sfida del Coronavirus. “L’Italia tutta è chiamare a fare la propria parte”, sono le parole eloquenti di Conte. Un modo per spiegare perché il governo ha deciso di mettere in campo provvedimenti drastici, nel tentativo di evitare che si allarghi il numero di contagiati a causa del Covid-19. Lo sforzo dovrà essere fatto da tutti i cittadini, a cui Conte cerca di spiegare l’importanza di qualche sacrificio e di qualche attenzione in più nella vita quotidiana. “Non è la prima volta che ci troviamo ad affrontare emergenze nazionali – è l’esordio di Conte – ma siamo un Paese forte, un Paese che non si arrende. È nel nostro Dna. La sfida del Coronavirus è una sfida che non ha colore politico e va vinta chiamando a raccolta tutti. L’Italia, tutta, è chiamata a fare la propria parte. Dobbiamo fare uno sforzo in più, dobbiamo farlo insieme”. I contagi da Coronavirus e la risposta del sistema sanitario L’intervento del presidente del Consiglio nasce dall’esigenza di fornire maggiori informazioni su quanto sta avvenendo: “Ho ritenuto doveroso spiegare a tutti i cittadini cosa stava accadendo. Siamo sulla stessa barca e chi è al timone deve mantenere la rotta e indicarla all’equipaggio”. Conte parla quindi delle persone contagiate e delle cifre che riguardano l’Italia, dove “la grandissima parte dei contagiati guarisce senza conseguenze”. E allora perché il governo è così preoccupato? Conte spiega che una parte delle persone risultate positive necessita di cure in terapia intensiva. E se questi pazienti dovessero aumentare notevolmente il sistema sanitario potrebbe entrare in grossissime difficoltà. L’invito di Conte alla responsabilità nelle azioni quotidiane Per quanto riguarda il discorso della terapia intensiva, il presidente del Consiglio prosegue: “Il ministro Speranza ha dato mandato di aumentare del 50% le unità di terapia intensiva e del 100% quelle di terapia sub-intensiva. Ma non è possibile potenziare le strutture sanitarie in breve tempo. Quindi il primo obiettivo deve essere contenere il contagio”. E per farlo l’inquilino di Palazzo Chigi non chiede di stravolgere le proprie vite agli italiani, ma invita ad “assumere un atteggiamento responsabile”, con azioni già consigliate negli scorsi giorni come lavare bene le mani. Ma non solo: “Manteniamo un metro di distanza nei contatti sociali, evitiamo abbracci e strette di mano, evitiamo luoghi affollati. Saranno sospese le attività scolastiche e non si terranno avvenimenti sportivi con la presenza del pubblico”. Coronavirus, il piano di Conte e il modello Ponte Morandi Non c’è solo la risposta sanitaria per il governo, ma anche quella economica. È necessario investire risorse per evitare un crollo dell’economia: “Chiederemo all’Ue tutta la flessibilità di bilancio di cui ci sarà bisogno, l’Europa dovrà venirci dietro e sostenere queso nostro sforzo. Dobbiamo immettere nuova finanza nell’economia e realizzare le infrastrutture che servono”, spiega il presidente del Consiglio. Che sottolinea la volontà dell’esecutivo di seguire il modello del Ponte Morandi, quello della ricostruzione dopo il crollo del ponte di Genova nell’estate del 2018: “Per alcuni investimenti seguiremo il modello del Ponte Morandi, lo applicheremo ovunque sia possibile”. Conte chiude con un ultimo messaggio agli italiani, spiegando come dobbiamo affrontare la situazione e in che modo dovremo, in futuro, guardare a quanto è stato fatto: “Usciremo insieme da questa emergenza, sapremo superare questa difficoltà, riaffermarci nel nostro valore. Sapremo di essere stati donne e uomini che si sono mostrati disponibili a rinunciare a qualcosa per un gesto di responsabilità verso i più fragili”. Stefano Rizzuti

mercoledì 4 marzo 2020

... ricarica ...

... ricarica granata dopo le numerose sconfitte: un augurio sincero da un tifoso fedele nel tempo ... ed un augurio anche a noi due di superare questo periodo di terribile sfiga: il continuo rimando della pace di San Giorio a causa di raffreddori ad entrambi e malanni vari ...

martedì 3 marzo 2020

... compensazione ...

Buonasera Tony,

 Le sarei grato se mi inviasse per E-mail l'elenco di quanto a Lei spettante e relativo totale al fine di procedere ad una definitiva compensazione. Questo per confermarLe che ottempero sempre ai miei doveri. A ricevimento avvenuto lo esaminerò ponendo in atto le detrazioni d'obbligo. Potremo quindi chiudere quanto tra noi resta in sospeso, con soddisfazione reciproca.

 Saluti Renato.

domenica 1 marzo 2020

... marzo ...

... ecco che arriva marzo: sole, abbiamo bisogno di sole!!