sabato 13 dicembre 2025
... fascista di plastica! ...
Non volevo commentare le squallide parole della Ministra, ma il silenzio mi sta svuotando l'anima.
Spero di poter dar voce a molti di voi.
Ministra Bernini,
se oggi parla di libertà, democrazia e diritti, lo deve anche a questa storia.
Il comunismo italiano non è un’ombra del passato,
è una radice profonda della Repubblica.
È uguaglianza, perché nessuno deve nascere condannato dalla propria condizione sociale.
È giustizia sociale, perché la ricchezza non può stare tutta da una parte sola.
È centralità del lavoro, perché senza lavoro dignitoso non esiste libertà reale.
È antifascismo, quello vero, che ha liberato questo Paese e scritto la Costituzione.
È democrazia, scelta ogni giorno, non imposta con la forza.
È laicità, perché lo Stato appartiene a tutti, non a pochi.
È solidarietà, perché nessuno si salva da solo.
È internazionalismo, perché i diritti o sono universali o non sono diritti.
È pace, contro ogni guerra che arricchisce pochi e uccide molti.
È scuola e cultura pubblica, come strumento di emancipazione, non di selezione sociale.
È legalità costituzionale, quella che tutela i deboli, non solo i forti.
Il comunismo italiano non ha mai avuto paura della libertà,
ha avuto paura dell’ingiustizia.
Non ha mai combattuto la democrazia,
ha combattuto chi la svuotava.
Ridurre tutto a caricatura è facile.
Studiare la storia, molto meno.
Perché senza quei valori, oggi,
non avremmo diritti del lavoro, sanità pubblica, scuola accessibile, Costituzione.
Questa non è nostalgia.
È memoria.
Ed è responsabilità.
Vincenzo San
Comitato di cittadini attivi e democratici in difesa della Costituzione
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