venerdì 5 dicembre 2025

... con gli operai!! ...

CON GLI OPERAI DI GENOVA 

 Dovevate aspettarvelo... Tutti. Istituzioni, padroni, giornalisti e moralisti. Dovevate aspettarselo che prima o poi la nostra pazienza sarebbe finita. Avete avuto quello che volevate, tensioni e disordine, ora avete il mostro da sbattere in prima pagina, ma quello che è successo oggi a Genova durante il corteo dei metalmeccanici è un assaggio , solo un assaggio di quello che vi aspetta. Ieri sulle strade di Genova c'erano i metalmeccanici in sciopero contro il piano di chiusura dell'Ilva voluto dal governo Meloni, una vicenda, quella dell'ex Ilva, che è il simbolo della crisi industriale che afflige il nostro paese, un mix dei mali del mondo del lavoro: morti sul lavoro, conflitti sociali, inquinamento, fallimenti aziendali. Il peggio del peggio. Parlavano di rilancio industriale, di salvaguardia dei posti di lavoro, di trasformazioni ecologiche. E invece solo bugie, perché prorogare la cassa integrazione non significa rilanciare l'occupazione, è un ammortizzatore sociale, si, ma passivo, garantisce una sopravvivenza a tempo che porterà poi al licenziamento di migliaia di operai. Anni di promesse non mantenute e nessuna speranza per il futuro hanno fatto da scintilla, la rabbia degli operai è esplosa e a poco sono servite le barriere che si sono trovati davanti in corteo diretti verso la prefettura. Prima i caschi gialli contro le grate poi le stesse grate sono state strappate dai mezzi coi quali gli operai hanno lavorato fino a ieri. Quello che è accaduto dopo è facile immaginarlo: la violenza reazionaria delle forze del (dis)ordine ha travolto gli operai che hanno retto il colpo e non si sono dati per vinti ma hanno continuato la giornata di lotta occupando la banchina della stazione ferroviaria. Vogliamo vivere di lavoro, vogliamo un salario giusto, vogliamo lavorare con la dignità che merita chi vive del proprio sudore. Gli avanzi marci delle vostre infami elemosine teneteveli per voi. 
Onore ai metalmeccanici di Genova. La Giustizia marcia al loro fianco.

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