(quando dire la verità diventa un atto sovversivo)
In questa storia c’è un dettaglio che dovremmo imprimere nella pietra: le democrazie moderne non temono i missili… temono le VERITÀ SCOMODE.
Prendete FRANCESCA ALBANESE, la relatrice ONU che documenta — dati alla mano — violazioni, abusi, disproporzioni militari.
Per il governo israeliano e per il nostro circo politico-mediatico, lei è diventata in fretta una STREGA ANTI-ISRAELE, un pericolo per l’ordine costituito, una specie di Madame Mim che lancia anatemi… con i REPORT.
Ora guardate YIFAT TOMER-YERUSHALMI, General Maggiore dell’IDF, Military Advocate General.
Non un’attivista.
Non una palestinese.
Non una relatrice ONU.
Una donna dello STATO, DENTRO l’apparato militare israeliano.
E qual è la sua colpa?
LA STESSA IDENTICA DELLA ALBANESE: aver mostrato ciò che accade davvero.
Francesca Albanese pubblica rapporti.
Yifat Tomer-Yerushalmi autorizza video di abusi a Sde Teiman.
Entrambe fanno il loro lavoro.
Entrambe dicono la verità.
Ed entrambe vengono trasformate nella MINACCIA SUPREMA da chi vive di propaganda.
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LA SIMMETRIA PERFETTA DEL PARADOSSO
💠 La Albanese viene infangata perché denuncia crimini:
“È anti-israeliana! È pericolosa! Va zittita!”
(Si chiama FARE IL PROPRIO LAVORO, ma non ditelo a nessuno.)
💠 La Tomer-Yerushalmi viene ARRESTATA perché mostra gli stessi crimini dall’interno:
“È sleale! Danneggia l’immagine dello Stato! Va punita!”
(La verità non è il problema: il problema è che la gente la veda.)
Due donne, due ruoli diversi, due mondi lontanissimi.
E lo stesso identico verdetto:
COLPEVOLI DI AVER DETTO LA VERITÀ.
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LA DEMOCRAZIA A SENSO UNICO
Il messaggio è chiaro come un manuale di propaganda sovietica degli anni ’50:
Puoi essere una giurista israeliana o una relatrice ONU: se tocchi la verità,
SEI IL NEMICO.
E noi, dall’Occidente illuminato, dovremmo ripetere a pappagallo:
“Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente!”
Sì, certo.
Una democrazia dove chi rivela gli abusi finisce nel tritacarne mediatico o addirittura in manette.
E poi ci chiedono:
“Da che parte stai?”
Io direi: DALLA PARTE DI CHI NON HA PAURA DEI FATTI.
Don Chisciotte
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