sabato 29 ottobre 2011

...it's only love...



...oggi solito giro da mia madre per la spesa, ma, all'uscita dal supermercato, un desiderio forte, irresistibile di chiamarti, di sentire la tua voce...la febbrile ricerca del tuo numero, e poi tu che mi rispondi, stupita per la chiamata inattesa...
...it's only love...

venerdì 28 ottobre 2011

...da LeG...

Coi soldi del ponte fermiamo le frane


Libertà e Giustizia nel febbraio 2010 lanciò l'appello che sottoscrissero migliaia di cittadini. Allora franarono la Calabria e la Sicilia. Ora il governo finalmente decide di accantonare il faraonico progetto. LeG si augura che i soldi stanziati vadano a sostenere i comuni della Liguria distrutti dall'ultima ondata di maltempo e dar vita a quel Piano urgente di prevenzione e difesa del suolo di cui il Paese ha bisogno.

Le misure presentate a Bruxelles

Fino a quando durerà la commedia degli inganni che Berlusconi ha messo in scena? Il Cavaliere sta cercando di sfruttare, in un crescendo propagandistico, il “sì” di Bruxelles alla lettera d’intenti del nostro governo. E tra le misure presentate all'Unione europea, quella più controversa e che ha già fatto scattare la protesta di opposizioni e sindacati, è l'introduzione, nel mondo del lavoro, di una flessibilità indiscriminata che aumenterà solo la precarietà e la possibilità di licenziare. E, a proposito di lavoro, se ne discute a Milano mercoledì 3 novembre (casa della Cultura, via Borgogna 3, ore 18). Docenti, sindacalisti, giuslavoristi affrontano il tema dell'articolo 8 inserito nella manovra finanziaria.

Scuola di Perugia, iscrizioni aperte fino al 6 novembre!

C'è tempo fino al 6 novembre per iscriversi alla Scuola di formazione politica di Perugia su salute, bioetica e politica che si terrà sabato 26 e domenica 27 novembre presso il Perugia Centro Congressi. La Scuola, incentrata sulle tematiche più attuali della cosiddetta biopolitica quali il fine vita, il testamento biologico, il consenso informato, la procreazione medicalmente assistita, l’obiezione di coscienza, l’interruzione volontaria di gravidanza e molto altro ancora, vedrà la partecipazione di personalità come l'on.Ignazio Marino, il dott.Mario Riccio e molti altri esponenti del diritto e della medicina italiana. Il programma e tutte le informazioni sul sito e per i nuovi soci di Libertà e Giustizia, l'iscrizione sarà valida per tutto il 2012!



Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

lunedì 24 ottobre 2011

...un angelo...




...un angelo ha composto il mio numero di telefono questa sera
e mi ha commosso fin quasi alle lacrime...
...un angelo ha squarciato il velo che copriva il mio futuro
e mi ha intenerito fin quasi alle lacrime...
...un angelo mi ha detto di affidarmi a lei
e mi ha emozionato fin quasi alle lacrime...
...un angelo ha versato miele nel mio cuore
ed ora sento di appartenere a lei...

giovedì 20 ottobre 2011

...Freddie Mercury...the one!!



...immagini e musiche stupende che mi risollevano lo spirito...di questi tempi ne ho un gran bisogno...!

...da LeG...

Perugia: a scuola di bioetica!


C'è tempo fino al 30 ottobre per iscriversi alla Scuola di formazione politica di Perugia su Salute, Bioetica e Politica che si terrà sabato 26 e domenica 27 novembre presso il Perugia Centro Congressi. La Scuola si occupa delle questioni fondamentali della cosiddetta biopolitica, affrontando il rapporto fra l’individuo, la sua autodeterminazione, il sistema di tutela della salute e le scelte politico istituzionali in materia. Protagonisti saranno i temi al centro del dibattito politico odierno, quali il fine vita, il testamento biologico, il consenso informato, la procreazione medicalmente assistita, l’obiezione di coscienza, l’interruzione volontaria di gravidanza e molto altro ancora.

La Scuola intende offrire ai partecipanti l’occasione di comprendere fino in fondo quale atteggiamento abbia assunto la politica in tale ambito, ma soprattutto si propone di fornire ad essi gli strumenti critici per “fare” politica su questi temi. In questa prospettiva accanto alle questioni scientifiche, morali e giuridiche non si mancherà di riservare attenzione al problema organizzativo che questioni come quelle bioetiche pongono al sistema sanitario.
La scuola si avvale della partecipazione di politici che si sono molto spesi su questi temi come l'on. Ignazio Marino, medici che si sono profondamente interrogati sul loro ruolo come il dott. Mario Riccio, scienziati che si occupano del rapporto fra natura e etica, operatori della sanità che hanno affrontato queste questioni anche su un piano organizzativo e numerosi studiosi che di questi temi hanno fatto l’oggetto della propria ricerca.

Tutte le info sul sito! e per i nuovi soci di Libertà e Giustizia, l'iscrizione sarà valida per tutto il 2012!



Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

notizie NO TAV

AMBIENTEVALSUSA


19 Ottobre 2011

SERVE UN MARTIRIO PER EVITARE LA FOLLIA?

All’alba del nuovo millennio ognuno di noi troverà questa domanda assurda, ma tra le tante questioni irrisolte (e facilmente risolvibili) il “caso TAV” della Torino Lyon presto potrebbe trovarsi al bivio tra follia e martirio.
La cosa non Vi deve sembrare strana se considerate che il TAV è diventato l’argomento dell’anno per TV e giornali. E non stupiteVi se di tanti articoli zeppi di slogans raramente traspare qualche dato utile a capire se l’opera è utile chi paga e non ultimo, se l’opera è realmente realizzabile.
Nessuno creda che chi scrive non sappia che esistono problemi ben più gravi in Italia. Deficit, sanità, scuola, sicurezza dei cittadini, solo alcuni esempi, ma la realtà è ormai che il TAV fa più notizia, pur essendo il tema meno conosciuto (nei numeri) tra tutte le gravi questioni italiane.
Chi vuole i numeri ha oggi i mezzi per cercarli, l’unica accortezza per ottenerli è farsi delle domande chiare: serve? E’ realizzabile? Quanto costa? Chi paga? Ci sono alternative valide? La pubblicità di Transpadana risponde a tutte queste domande? Fatevi anche questa di domanda…
Evitiamo perciò questa parte di ragionamento. Ognuno se informi e si dia delle risposte. Oggi ci concentriamo invece su due questioni nel tentativo di rispondere alla domanda iniziale.
La prima questione è: No Tav e violenza, Cè un nesso?

Secondo noi no, tanto è vero che in 22 anni di lotta non è facile poter attribuire ai NO TAV episodi di violenza. Se ce ne fossero stati nel dicembre del 2005 e nell’estate 2011, è difficile attribuirli ai valsusini che come si suol dire “le hanno quasi sempre prese”. Oggi c’è chi parla a sproposito di campi di addestramento per i Black Block tra i boschi valsusini. Noi ad addestrarsi abbiamo visto solo le forze dell’ordine, spesso anche fuori dal recinto e molto lontano dal loro fortino, sui sentieri, nel bel mezzo delle nostre proprietà private, dove hanno rubato anche le castagne. Le stesse ordinanze prefettizie di chiusura di alcune strade di Chiomonte, di accesso regolamentato alle vigne, e recentemente di chiusura della strada verso il fortino proveniente da Giaglione, paiono alquanto arrischiate sul piano legislativo.

Naturalmente non si può qui soprassedere sul fatto che la doppia recinzione in filo spinato (made in Israele) del fortino non sia mai stata autorizzata dagli organi competenti e non corrisponda neppure a quella dei progetti LTF, ma prendete questa annotazione come semplice notizia…
Ciò che ci preme è rappresentare la realtà di questi 22 anni, che si ripeterà probabilmente anche domenica 23 ottobre a Maddalena e Clarea: Cittadini ed amministratori dopo aver tentato in tutti i modi civili, democratici, istituzionali e tecnici di dimostrare la “FOLLIA” di questa grande opera (folle in quanto inutile, di incerta realizzazione pratica, e nel caso pericolosa per la salute delle persone e deficitaria per le casse dello Stato), per l’ennesima volta sfileranno in marcia protestando, avvicinandosi il più possibile al finto cantiere (il fortino). Qui avverrà probabilmente il salto di qualità della protesta: dalla semplice protesta alla “DISOBBEDIENZA CIVILE”. I cittadini e gli amministratori a volto scoperto, a rischio della loro incolumità pare che cercheranno di tagliare le reti ed il filo spinato abusivo (in quanto non autorizzato dall’autorità urbanistica competente).
Un gesto più che altro simbolico, ma proprio per questo pericolosissimo per i fautori dell’opera che vivono di propaganda ed avranno dato per allora l’ordine ai militi del fortino di non lasciar tagliare quelle reti. Il rischio evidente per i valsusini ed amministratori presenti è di “prenderle” per l’ennesima volta.
Le motivazioni che spingono gli amministratori ed i cittadini a questo atto sono chiarissime e ben espresse in un documento del gruppo di minoranza consiliare del comune di Condove.

In due parole non diventare complici incolpevoli, avallando qualcosa di pericoloso per i valsusini, inutile per l’Europa, gravato economicamente su tutti gli italiani (si parla di 666 Euro per ogni italiano), non solo come costo netto ma anche come taglio a tutti i servizi sociali e pensioni.

Passiamo alla seconda questione, che ci preoccupa ancora più della prima.
Perché tanti politici parlano a vanvera?
Il Presidente del Consiglio scopre che “non ci sono i soldi” per il piano di sviluppo che propagandava da un mese… 100 parlamentari chiedono di trasformare il fortino che loro chiamano cantiere in un “sito di interesse strategico” Tra i firmatari una cinquantina di leghisti ed i soliti noti del PD… Altri politici di carriera chiedono che si vietino le manifestazioni in Valle di Susa, in particolare a Chiomonte… Sembrano diventati tutti schizofrenici… Ma sanno cosa dicono?
Se non ci sono i soldi per il piano di sviluppo di tutto il paese, come fanno a trovare i soldi per il 70% dell’opera, ammesso che la UE finanzi il resto? Notate bene che la UE finanzierebbe a consuntivo, dietro presentazione delle fatture… e che le imprese andrebbero pagate al 100% non al 30%. Altri fallimenti in arrivo? Probabile!
Se 100 parlamentari smaniano per una base militare a Chiomonte (la buona notizia è che agli altri 900 parlamentari non gliene frega assolutamente nulla) e poi ovviamente altre a Susa, Chiusa, Rivalta, con la prosecuzione dei lavori…. (perché i lavori dovrebbero proseguire vero?) si dimostrano due fatti:
1) Non c’è condivisione dei cittadini sull’opera.
2) Ai costi dei cantieri andrebbero aggiunti quelli della sicurezza.
Al momento, dopo oltre 100 giorni di “manovre militari” al Fortino di Maddalena si sono già spesi 90.000 euro al giorno per un totale di quasi un milione di euro per realizzare solo parzialmente una recinzione non autorizzata dal costo preventivato di un milione quattrocentomila euro (ma costerà di più sicuramente). Insomma, si dimostra fin da subito che il costo dell’opera sarà superiore a quelli dichiarati alla UE. Di conseguenza è facile affermare che il bilancio tra costi e benefici realizzato da Virano, già sbilenco dalla nascita, al punto da non essere minimamente credibile, diverrà doppiamente deficitario. Ecco perché è importante capire chi paga. Noi? Certo! Siete tutti contenti? No vero?
E dall’altra parte della rete del fortino, quegli imprenditori avveduti che “riuscissero” a prendere i lavori, sono sicuri che sarebbero pagati? No vero? Ma per loro è più facile… basta subappaltare a qualche poveraccio che magari mette su una ditta apposta per poter lavorare nelle gallerie, a 50 gradi di calore, i piedi nell’acqua, con il rischio di respirare gas radioattivi o fibre di asbesto.
Il lavoro varrà ben qualche rischio! Fallire in fondo è il rischio minore in queste condizioni!
E non sono contente neppure le FF.OO perché non vengono retribuiti gli straordinari e fornite attrezzature adeguate (aspettando il GENERALE INVERNO).

Veniamo alla questione del vietare le manifestazioni. Porca miseria, ma qui si tratta proprio di non capire, di non aver osservato la realtà valsusina! Mai sentito parlare di appuntamenti per un “gelato serale”? Mai immaginata l’operazione “lumaca selvaggia”? la Transumanza umana? Visto che siamo considerati pecore… mai immaginato che si possa sfilare anche a Torino? Ma dove vivono questi politicanti? Lasciano basiti: la Torino Lyon non la faranno mai! Prima ancora che per l’opposizione dei valsusini, non la faranno perché non hanno i mezzi economici! La festa è finita signori! Sveglia!
Veniamo alla risposta alla domanda iniziale: per evitare la follia serve un martirio?
E’ un rischiatutto reale. Si vincerà la lotta No TAV perché non faranno nulla per i motivi di cui sopra, ma prima di allora qualcuno si farà male. Non tra i poliziotti… tranquilli militi! Secondo noi si farà male qualcuno tra i NO TAV… ancora un lacrimogeno in faccia? Possibile. In fondo servono dei martiri, magari credenti, magari no. Le ragioni NO TAV sono così profonde che talvolta sembra di parlare di un credo (fatto di dati e di studi tecnici e non teologici): a tal proposito è interessante leggere su wikipedia una piccola storia di tanto tempo fa, sui primi martiri cristiani.
Tanti auguri coraggiosi NO TAV!

La storia riguarda i protomartiri della Chiesa di Roma, vittime della persecuzione di Nerone in seguito all'incendio della città, avvenuto il 19 luglio del 64 D.C.
Perché Nerone perseguitò i cristiani? Ce lo dice Cornelio Tacito nel XV libro degli Annales: "Siccome circolavano voci che l'incendio di Roma fosse stato doloso, Nerone presentò come colpevoli, punendoli con pene ricercatissime, coloro che, odiati per le loro abominazioni, erano chiamati dal volgo cristiani".
Ai tempi di Nerone, a Roma, accanto alla comunità ebraica, viveva quella esigua e pacifica dei cristiani. Su questi, poco conosciuti, circolavano voci calunniose. Nerone scaricò su di loro, condannandoli ad efferati supplizi, le accuse a lui rivolte. Del resto le idee professate dai cristiani erano di aperta sfida agli dei pagani gelosi e vendicativi... "I pagani - ricorderà più tardi Tertulliano, attribuiscono ai cristiani ogni pubblica calamità, ogni flagello. Se le acque del Tevere escono dagli argini e invadono la città, se al contrario il Nilo non rigonfia e non inonda i campi, se vi è siccità, carestia, peste, terremoto, è tutta colpa dei cristiani, che disprezzano gli dei, e da tutte le parti si grida: i cristiani ai leoni!".


La redazione: Ambiente Valsusa

lunedì 17 ottobre 2011

...da LeG...

La coperta dei diritti



Un patchwork di 20 metri quadrati assemblato con le stoffe raccolte all'Arco della Pace, durante la manifestazione Ricucire l'Italia. Onestà, etica, dignità e lavoro tra le parole più riprodotte. LeG presenta la coperta dei diritti, martedì 18 ottobre, in piazza Sant'Eustorgio a Milano, alle ore 12.



La scuola di Perugia, iscrizioni aperte!

Promuovere una nuova cultura della politica, dibattere i temi fondamentali della democrazia e della cittadinanza, fornire una visione il più possibile completa e critica sulle questioni eticamente sensibili che sono suscettibili di divenire oggetto di scelta politica, sono alcuni dei temi cardini della Scuola di Perugia che si terrà sabato 26 e domenica 27 novembre presso il Perugia Centro Congressi.

La Scuola, promossa dal professor Alessandro Tancredi dell'Università degli Studi di Perugia, coordinatore del circolo locale e membro del Consiglio di Direzione di LeG, vedrà la partecipazione di illustri esponenti del diritto e della medicina italiana tra cui l'on. Ignazio Marino e il dott. Mario Riccio; la Scuola è a numero chiuso, saranno ammessi 50 studenti, iscrivitevi al più presto!




Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

venerdì 14 ottobre 2011

...jump...



...un salto, un sobbalzo al cuore, sentendo di nuovo, dopo giorni di tristissimo silenzio, la tua voce, le mie scuse, la mia umile richiesta di perdono...ci sentiremo, e ci rivedremo, quando potrò darti quelle sicurezze che giustamente esigi da me...a presto...spero!...

giovedì 13 ottobre 2011

...da LeG...

Ricucire l'Italia, che spettacolo!

Eravamo in tanti, anzi tantissimi. La Questura dice 10 mila, noi ci sbilanciamo: 25 mila. All'Arco della Pace di Milano, sabato 8 ottobre (8.10.11 per chi volesse giocarsi i numeri...), per Ricucire l'Italia, Libertà e Giustizia ha radunato cittadini in ansia per la nostra democrazia. Per oltre cinque ore sono rimasti in piedi a seguire gli interventi dei numerosi ospiti, complice la bella giornata di sole.
Tutta la manifestazione è stata seguita in diretta da Rainews24, da Repubblica.it e da Radiopopolare Network che ha trasmesso non solo l'audio anche le immagini della piazza. Ci hanno seguiti i principali mezzi di informazione, televisioni, radio, giornali, blog e siti internet (qui la rassegna stampa in continuo aggiornamento). Eco della mobilitazione è arrivata sui quotidiani tedeschi e spagnoli. Le migliaia di magliette create apposta per l'evento sono andate a ruba. Con i pezzetti di stoffa raccolti durante la manifestazione stiamo realizzando la coperta dell'Italia ricucita: ci vorrà tempo, perché i brandelli pesano in tutto 30 chilogrammi, ce n'è abbastanza per quattro lenzuolate!
I video, i messaggi di adesione, i testi li abbiamo raggruppati qui, in un'unica pagina, dove continueremo a caricare tutti i documenti, man mano che arrivano.

Godetevi le fotografie, centinaia di scatti realizzati dai nostri collaboratori. Potete cercarvi tra la folla e se avete fatto anche voi istantanee della manifestazione potete mandarcele all'indirizzo redazione@libertaegiustizia.it o potete condividerle nel gruppo che abbiamo creato in Rete su Flickr, il social network delle fotografie.

Un grazie grandissimo a tutti quanti hanno partecipato, sia pure solo da lontano, a fare bella e importante questa giornata di mobilitazione.




Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

mercoledì 12 ottobre 2011

...un anno e mezzo...

...18 mesi sono passati da quel terribile giorno...la mia vita è stata stravolta e da quel momento non ho fatto altro che inanellare una serie di ridicoli errori, certo, mi era venuto a mancare all'improvviso un punto di riferimento sicuro, concreto...ed ora, proprio quando pensavo di aver trovato un solido approdo, mi ritrovo di nuovo come una barca allo sbando, senza timoniere, in balia dei lati più oscuri del mio carattere e delle mie emozioni...

martedì 11 ottobre 2011

...la mia Waterloo!...



...ed infine anche per me compaiono all'orizzonte i prussiani di Blucher, decisi ad assestarmi il colpo definitivo...colpa di un mio disgraziato messaggio, inviato in un ancor più disgraziato attimo di rabbia...ok mi ritiro in buon ordine, per quanto mi è possibile...e sparisco dalla vista di una persona alla quale ho procurato solo dispiaceri...

domenica 9 ottobre 2011

...the power of goodbye...





...vorrei chiamarti per parlarti ancora ed ancora ma sento che sarebbe inutile- non posso offrirti granché e così un altro treno mi passa accanto, senza fermarsi...

venerdì 7 ottobre 2011

...da LeG...

Car pooling per l'Arco della Pace

Sul sito di Libertà e Giustizia è a disposizione una finestrella verde dalla quale si può prenotare un posto in auto (o mettere a disoposizione un'auto) per raggiungere la manifestazione Ricucire l'Italia, sabato 8 ottobre a Milano.

Il servizio è messo gratuitamente a disposizione dalla Drivebook.com, il portale del car pooling italiano, che LeG ringrazia fin d'ora per la gentilezza: la risposta di un'azienda alla richiesta di aiuto e di forme di volontariato per la manifestazione.

Prenotare il passaggio è facile: basta andare sulla finestrella e compilare gli spazi. Alla voce "arrivo" è già inserito automaticamente l'indirizzo dell'Arco della Pace, dove si terrà la manifestazione.

Il tasto "Cerca subito" apre la pagina dei risultati direttamente sul portale drivebook.com; il tasto "Ricerca avanzata" apre, sul portale drivebook.com, la pagina per specificare maggiori preferenze di viaggio (es. numero posti cercati/offerti, eventuale contributo spese, preferenze fumatori e non, etc.)

Dovrebbe filare tutto liscio, ma nel caso ci fossero problemi, basta registrarsi gratuitamente sul portale www.drivebook.com e memorizzare le caratteristiche del viaggio offerto (in veste di conducente) e/o cercato (in veste di passeggero) nella sezione "Inserisci passaggio".

Siamo sicuri che il servizio potrà esservi utile; vi aspettiamo numerosi a Milano, sabato 8 ottobre!




Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

giovedì 6 ottobre 2011

...this is what you are...

Mi porti su e poi mi fai scendere
mi stringi quando sono triste
mi fai guardare intorno
mi fai ascoltare le stelle
questo è quel che sei
mi sfinisci e poi mi fai perdere i sensi
mi fai sentire timido
ma quando mi stringi tra le tue braccia
riesco a dimenticare le lacrime che ho pianto
questo è quel che sei
scrivi il tuo numero sul mio muro
dimmi cosa devi fare
nuvola? la tua ombra sulla mia anima
c'è anche quando spezzi in due il mio cuore
questo è quel che sei, questo è quel che sei

mi porti su e poi mi fai scendere
mi stringi quando sono triste
mi fai guardare intorno
mi fai ascoltare le stelle
questo è quel che sei
mi sfinisci e poi mi fai perdere i sensi
mi fai sentire timido
ma quando mi stringi tra le tue braccia
riesco a dimenticare le lacrime che ho pianto
questo è quel che sei
questo è quel che sei
questo è quel che sei



...posso dedicarti ancora una canzone? questo è un mio pensiero per te...

mercoledì 5 ottobre 2011

...da LeG...

Tutti a Milano sabato 8 ottobre, Arco della Pace (p.zza Sempione) dalle 14 e 30. Oltre alla bandiera italiana, portate con voi un pezzetto di stoffa su cui scrivere come ricucire l'Italia, un pensiero, un valore, un'azione. Ne faremo un grande patchwork “Libero e Giusto”. Prenotate la maglietta della manifestazione o cercatela nel banchetto in piazza. Grazie per il vostro sostegno, continuate a farlo!

Torino, Genova, Bologna e ancora Mantova, Pordenone, Brescia, Bassano del Grappa. È in continuo aggiornamento l’elenco dei pullman che si organizzano da molte città italiane per accompagnare i partecipanti alla manifestazione. C'è anche la possibilità di venire in treno a tariffe speciali. Da Roma, da Pescara o dalla stazione di Cuneo dove si parte tutti insieme alle 8.30.

C'è da scendere in piazza per impedire l'ennesimo attacco alla libertà di stampa e per restituire dignità al lavoro.

Cresce intanto anche l'elenco delle adesioni alla manifestazione: Anpi Nazionale, Arci Milano, Camera del Lavoro di Milano, Circoli LeG, Comitati X Milano, Le Girandole, Articolo 21 e CGIL Nazionale che impegnata nello stesso giorno a Roma per la grande mobilitazione dei lavoratori pubblici, sarà con una delegazione anche a Milano.

La manifestazione condotta da LuisellaCostamagna, vedrà sul palco con Gustavo Zagrebelsky e SandraBonsanti, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Carlo Smuraglia per l'Anpi, Marco Revelli, Marco Travaglio, Michele Serra, Claudio Fava, gli ex magistrati Turone e Tinti, Massimo Donadi per il comitato referendario, Onorio Rosati per la Cgil Milano, i costituzionalistiCarlassare e Onida e gli storici Veca e Ginsborg. In video parteciperà anche Moni Ovadia.




Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

lunedì 3 ottobre 2011

...da LeG...

Ricucire l'Italia – la manifestazione

La partecipazione alla mobilitazione di sabato cresce di minuto in minuto: centinaia di messaggi, di telefonate, di offerte di collaborazione, di contributi arrivano alla sede di LeG. Decine e decine i siti e le pagine dei quotidiani che rilanciano i temi della manifestazione e il manifesto di Gustavo Zagrebelsky.

Come si ricuce l’Italia? Un filo di decenza ci porta in piazza, sabato 8 ottobre, a Milano, all'Arco della Pace (P.zza Sempione) a partire dalle 14 e 30, per superare l’indignazione. Una grande manifestazione, nel cuore della città, per dare spazio a quanti, ago e filo in mano, vogliono un abito dignitoso per il paese. Manifestare è l'unica arma che abbiamo per riconquistare la dignità del Paese. Portate il tricolore!

Presenta

Luisella Costamagna

sul palco, tra gli altri (per ora!)

Lirio Abbate, Sandra Bonsanti, LorenzaCarlassare, Roberta De Monticelli, Claudio Fava, Paul Ginsborg, Paolo Limonta, Valerio Onida, Stefano Pareglio, Simona Peverelli, Giuliano Pisapia, Marco Revelli, Onorio Rosati, Elisabetta Rubini, Michele Serra, Franco Siddi, Carlo Smuraglia, Bruno Tinti, Marco Travaglio, GiulianoTurone, Salvatore Veca, Gustavo Zagrebelsky.

I circoli di LeG si stanno già preparando, manda una email o telefona per prenotare il tuo posto. Vuoi venire a Milano e non sai come? Scrivici e cercheremo di organizzare il tuo viaggio. Qui le indicazioni su come arrivare all'Arco della Pace.

Passaparola, scarica il materiale dal sito, stampa il manifesto e il logo della manifestazione, fai girare. Prenota la maglietta da indossare alla manifestazione.

Grazie a tutti coloro che stanno contribuendo al successo della manifestazione, continuate a farlo, abbiamo bisogno di tutti voi.



Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

domenica 2 ottobre 2011

il manifesto di Gustavo Zagrebelsky

Ricucire l’Italia, il manifesto

di Gustavo Zagrebelsky

L’anno anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia rischia di concludersi così. Così, come? Con una frattura profonda.

Sempre più e rapidamente, una parte crescente del popolo italiano si allontana da coloro che, in questo momento, sono chiamati a rappresentarlo e governarlo.

I segni del distacco sono inequivocabili, per ora e per fortuna tutti entro i limiti della legalità: elezioni amministrative che premiano candidati subìti dai giri consolidati della politica; referendum vinti, stravinti e da vincere nell’ostilità, nell’indifferenza o nell’ambiguità dei maggiori partiti; movimenti, associazioni, mobilitazioni spontanee espressione di passioni politiche e di esigenze di rinnovamento che chiedono rappresentanza contro l’immobilismo della politica.

Il dilemma è se alla frattura debbano subentrare la frustrazione, l’indifferenza, lo sterile dileggio, o l’insofferenza e la reazione violenta, com’è facile che avvenga in assenza di sbocchi; oppure, com’è più difficile ma necessario, se il bisogno di partecipazione e rappresentanza politica riesca a farsi largo nelle strutture sclerotizzate della politica del nostro Paese, bloccato da poteri autoreferenziali la cui ragion d’essere è il potere per il potere, spesso conquistato, mantenuto e accresciuto al limite o oltre il limite della legalità.

Si dice: il Governo ha pur tuttavia la fiducia del Parlamento e questo, intanto, basta ad assicurare la legalità democratica. Ma oggi avvertiamo che c’è una fiducia più profonda che deve essere ripristinata, la fiducia dei cittadini in un Parlamento in cui possano riconoscersi. Un Parlamento che, di fronte a fatti sotto ogni punto di vista ingiustificabili, alla manifesta incapacità di condurre il Paese in spirito di concordia fuori della presente crisi economica e sociale, al discredito dell’Italia presso le altre nazioni, non revoca la fiducia a questo governo, mentre il Paese è in subbuglio e in sofferenza nelle sue parti più deboli, non è forse esso stesso la prova che il rapporto di rappresentanza si è spezzato? Chi ci governa e chi lo sostiene, così sostenendo anche se stesso, vive ormai in un mondo lontano, anzi in un mondo alla rovescia rispetto a quello che dovrebbe rappresentare.

Noi proviamo scandalo per ciò che traspare dalle stanze del governo. Ma non è questo, forse, il peggio. Ci pare anche più gravemente offensivo del comune sentimento del pudore politico un Parlamento che, in maggioranza, continua a sostenerlo, al di là d’ogni dignità personale dei suoi membri che, per “non mollare” – come dicono –, sono disposti ad accecarsi di fronte alla lampante verità dei fatti e, con il voto, a trasformare il vero in falso e il falso in vero, e così non esitano a compromettere nel discredito, oltre a se stessi, anche le istituzioni parlamentari e, con esse, la stessa democrazia.

Sono, queste, parole che non avremmo voluto né pensare né dire. Ma non dobbiamo tacerle, consapevoli della gravità di ciò che diciamo. Il nodo da sciogliere per ricomporre la frattura tra il Paese e le sue istituzioni politiche non riguarda solo il Governo e il Presidente del Consiglio, ma anche il Parlamento, che deve essere ciò per cui esiste, il luogo prezioso e insostituibile della rappresentanza.

Dov’è la prudenza? In chi assiste passivamente, aspettando chissà quale deus ex machina e assistendo al degrado come se fossimo nella normalità democratica, oppure in chi, a tutti i livelli, nell’esercizio delle proprie funzioni e nell’adempimento delle proprie responsabilità, dentro e fuori le istituzioni, dentro e fuori i partiti, opera nell’unico modo che la democrazia prevede per sciogliere il nodo che la stringe: ridare al più presto la parola ai cittadini, affinché si esprimano in una leale competizione politica. Non per realizzare rivincite, ma per guardare più lontano, cioè a un Parlamento della Nazione, capace di discutere e dividersi ma anche di concordare e unirsi al di sopra d’interessi di persone, fazioni, giri di potere. Dunque, prima di tutto, ci si dia un onesto sistema elettorale, diverso da quello attuale, fatto apposta per ingannare gli elettori, facendoli credere sovrani, mentre sono sudditi.

Le celebrazioni dei 150 anni di unità hanno visto una straordinaria partecipazione popolare, che certamente ha assunto il significato dell’orgogliosa rivendicazione d’appartenenza a una società che vuole preservare la sua unità e la sua democrazia, secondo la Costituzione. Interrogandoci sui due cardini della vita costituzionale, la libertà e l’uguaglianza, nella nostra scuola di Poppi in Casentino, nel luogo dantesco da cui si è levata 700 anni fa la maledizione contro le corti e i cortigiani che tenevano l’Italia in scacco, nel servaggio, nella viltà e nell’opportunismo, Libertà e Giustizia è stata condotta dalla pesantezza delle cose che avvolgono e paralizzano oggi il nostro Paese a proporsi per il prossimo avvenire una nuova mobilitazione delle proprie forze insieme a quelle di tutti coloro – singole persone, associazioni, movimenti, sindacati, esponenti di partiti – che avvertono la necessità di ri-nobilitare la politica e ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e in coloro che le impersonano. Che vogliono cambiare pagina per ricucire il nostro Paese.

LE FIRME

Giovanni Bachelet, Mauro Barberis, Michele Battini, Daria Bonfietti, Sandra Bonsanti, Michelangelo Bovero, Lorenza Carlassare, Lella Costa, Nando Dalla Chiesa, Roberta De Monticelli,
Alessandro Ferrara, Aldo Gandolfi, Paul Ginsborg, Olivia Guaraldo, Gad Lerner, Giunio Luzzatto, Gabriele Magrin, Valerio Onida, Moni Ovadia, Stefano Pareglio, Simona Peverelli, Regina Pozzi, Marco Revelli, Onorio Rosati, Elisabetta Rubini, Franco Sbarberi, Michele Serra, Amalia Signorelli, Carlo Smuraglia, Corrado Stajano, Marco Travaglio, Giuliano Turone, Nadia Urbinati, Salvatore Veca, Ermanno Vitale

LE SIGLE

Anpi Nazionale, Arci Milano, Camera del Lavoro di Milano, Circoli LeG, Comitati X Milano, Le Girandole.

...release me...



...liberami, liberami dal tormento che a tratti mi lacera l'anima, la tua bocca, le tue labbra mi inebriano e spazzano via ogni cattivo pensiero, mi rimane addosso, con il tuo profumo, la promessa di una vita migliore, di una gioia ancora a me sconosciuta...

...da LeG...

LeG incontra Nichi Vendola



La settimana che si concluderà sabato con la manifestazione nazionale “Ricucire l'Italia”, comincia con un appuntamento da non perdere. Lunedì 3, alla Camera del Lavoro di Milano (C.so di Porta Vittoria 43 – ore 18) Libertà e Giustizia incontra il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Un incontro dibattito con Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario di LeG. L’attualità politica, la partecipazione democratica, la crisi finanziaria, sono solo alcuni dei temi al centro della serata.

In serata il prof. Zagrebelsky insieme a una delegazione di soci e amici sarà ospite della trasmissione televisiva l'Infedele su La7 in cui si parlerà anche della manifestazione dell'8 ottobre.

Ricucire l'Italia - la manifestazione

La partecipazione alla mobilitazione di sabato cresce di minuto in minuto: centinaia di messaggi, di telefonate, di offerte di collaborazione, di contributi arrivano alla sede di LeG. Decine e decine i siti che rilanciano i temi della manifestazione e il manifesto di Gustavo Zagrebelsky.

Come si ricuce l’Italia? Un filo di decenza ci porta in piazza, sabato 8 ottobre, a Milano, all'Arco della Pace (P.zza Sempione) a partire dalle 14 e 30, per reagire all’indignazione. Una grande manifestazione, nel cuore della città, per dare spazio a quanti, ago e filo in mano, vogliono un abito dignitoso per il paese.


Presenta
Luisella Costamagna

sul palco, tra gli altri,

Lirio Abbate, Sandra Bonsanti, LorenzaCarlassare, Roberta De Monticelli, Paul Ginsborg, Valerio Onida, Simona Peverelli, Giuliano Pisapia, Marco Revelli, Onorio Rosati, Elisabetta Rubini, Michele Serra, Franco Siddi, Carlo Smuraglia, Bruno Tinti, Marco Travaglio, Giuliano Turone, Salvatore Veca, Gustavo Zagrebelsky.

Da lunedì più info sui pullman e modalità per raggiungere il luogo della manifestazione

Grazie a tutti coloro che ci hanno inviato i loro contributi, continuate a sostenerci. Tutto ha un costo, persino la democrazia.





Associazione Libertà e Giustizia
viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI
tel 0245491066 - fax 0245491067
info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

sabato 1 ottobre 2011

...ottobre...



...il tempo passa rapido...e lascia su di noi i suoi segni pesanti, ma questa volta c'è una luce diversa nell'aria, una gioia diversa in noi...