venerdì 31 maggio 2013

... fin de Mai ...

... e anche questo mese, turbolento sia nel clima che negli avvenimenti occorsimi, finisce per lasciare spazio ad un altro, si spera, più proficuo e positivo, (l'importante è crederci, prima o poi qualcosa di buono succederà) ...

giovedì 30 maggio 2013

... fine corsa 21.52 ...

... beh, stasera ho anticipato un po' e poi ho fatto una telefonata che potrebbe avere risvolti importanti ...

mercoledì 29 maggio 2013

... da LeG ...

Associazioni e Cittadini per la Costituzione Tutti a Bologna domenica 2 giugno Tutti a Bologna domenica 2 giugno dalle ore 13.30 in piazza Santo Stefano. Sul palco Gustavo ZAGREBELSKY, Roberto SAVIANO, Sandra BONSANTI, Stefano RODOTA', Salvatore SETTIS, Nando DALLA CHIESA, Susanna CAMUSSO, Carlo SMURAGLIA, Maurizio LANDINI e tanti altri amici... La maglietta della manifestazione e la copia della Costituzione con il manifesto di Gustavo Zagrebelsky, saranno distribuite dalla mattinata di domenica in piazza Santo Stefano, nei banchetti in piazza della Mercanzia 4 e in via Orefici 6, a fronte di un contributo libero per le spese della manifestazione. Partecipa, passa parola, è il primo appuntamento di un percorso comune: “Dobbiamo crescere fino a costituire una massa critica di cui non sia possibile non tenere conto, da parte di chi cerca il consenso e chiede il nostro voto per entrare nelle istituzioni”. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

martedì 28 maggio 2013

... nam myoho renge kyo ...

... c'è bisogno di rilassarsi, di serenità per affrontare la serie di avvenimenti che costellano con sempre maggiore frequenza le mie giornate ... niente di meglio di un'invocazione buddista ... ( suggerimento di T.)

domenica 26 maggio 2013

... fine corsa 22.22 ...

... OK, anche stavolta sono tornato a casa, ma letteralmente stravolto ... non metto pezzi musicali, tanto non mi rilasserei comunque ... ho solo bisogno di un po' di quiete, lontano da ...

venerdì 24 maggio 2013

... fine corsa 22.09 ...

... un'altra "mission" conclusa, ed un po' di musica per rilassarmi ...

giovedì 23 maggio 2013

... da LeG ...

Non è cosa vostra” Cittadini e associazioni per la Costituzione 2 giugno ore 13.30 – 17.30 Bologna, piazza s. Stefano Domenica 2 giugno tutti in piazza Santo Stefano a Bologna per la festa della Repubblica e della Costituzione. Sul palco con Gustavo Zagrebelsky (leggi il manifesto) che aprirà la manifestazione insieme a Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Roberto Saviano, Nando dalla Chiesa, Alessandro Pace, Lorenza Carlassare, Maurizio Landini, Carlo Smuraglia, Alberto Vannucci, Beppe Giulietti, Raniero La Valle e Giovanna Maggiani Chelli. Pullman e treni per Bologna organizzati dai nostri circoli o da altre associazioni. Aiutaci a sostenere i costi della manifestazione! Grazie a tutti coloro che hanno già inviato la loro preziosa offerta. Vuoi dare una mano? Servono volontari per la raccolta fondi, per i banchetti informativi, per gli accrediti stampa e per l’accoglienza degli ospiti. Hanno aderito oltre 40 associazioni che si raccolgono attorno alla difesa dei diritti e delle istituzioni repubblicane e singoli politici, tra gli altri i deputati Rosy Bindi, Pippo Civati, Davide Mattiello e il senatore Felice Casson. Obiettivo principale dell'incontro è costruire un movimento di cittadini e associazioni che risulterà essenziale anche in vista di un referendum confermativo. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

mercoledì 22 maggio 2013

... la morte di Don Gallo ...

Esclusivo, i pensieri di Don Gallo Mercoledì, 22 maggio 2013 - 18:52:00 "Caro Faber, da tanti anni canto con te, per dare voce agli ultimi, ai vinti, ai fragili, ai perdenti. Canto con te e con tanti ragazzi in Comunità. Quanti Geordie o Miché, Marinella o Bocca di Rosa vivono accanto a me, nella mia città di mare che è anche la tua". L'amicizia tra Don Andrea Gallo e Fabrizio De Andrè ha radici profonde, che affondano nei vicoli di Genova, tra le banchine del porto. E proprio al cantautore il 'prete degli ultimi' dedica una lettera, contenuta nel libro 'In cammino con Francesco', pubblicato proprio in questi giorni e di cui Affaritaliani.it propone in esclusiva alcuni stralci. Il libro raccoglie le omelie e gli interventi di Don Gallo scritti in varie occasioni (funerali, matrimoni, battesimi) e dedicati a personaggi famosi e non. Come la lettera a De Andrè appunto, in cui scrive, pensando all'aldilà: "La tua morte ci ha migliorati, Faber, come sa fare l'intelligenza". Don Gallo si rivolge a tutti, poveri e ricchi. Si rivolge all'immigrato Antonio, che voleva essere battezzato e che in una lettera scrive al 'prete di strada': "Ciao Don Gallo, sono Antonio, quello che vive in una tenda. Don, sono in una situazione un po' pesantuccia, ma devo essere io a risolverla. Non voglio un castello, ma vivere. Sogno. Ieri sera ho sognato che stavamo qui a messa e, non so come, ho sognato che lei moriva. Mi sono svegliato sudato". E Don Gallo risponde: "La nostra Chiesa gerarchica non capisce che non può imporre nulla, può annunciare, proporre, ma ognuno di noi deve cercare di operare una scelta personale. Quanti figli di Gesù perseguitiamo, affamiamo, nelle nostre città?" E al leader dei portuali genovesi, Paride Batini, Don Gallo dedica una lunga lettera: "Ripercorre la storia di Batini significa ricordare e celebrare il contributo che il movimento operaio ha dato alla sua crescita democratica e sociale attraverso le battaglie per la libertà e per la difesa dei diritti, e ci ha dato modo di rinnovare lo stretto legame che esiste tra cultura, emancipazione sociale e mondo del lavoro". Nel suo libro Don Gallo non risparmia dure critiche alla Chiesa, che per il 'prete di strada' spesso pensa di più al potere, piuttosto che ai deboli. Una speranza a Don Gallo l'ha data papa Francesco: "Ora è arrivato lui a farci sperare di nuovo in una Chiesa dei poveri. Un sollievo dopo tanta pena". Don Gallo ripercorre i mali della Chiesa, dall'opacità dello Ior, ai 'corvi' del Vaticano, dal carrierismo all'avidità. "Si riuscirà a dirottare la prua della nave di Pietro da una cristianità in dispersione e pesantemente attraversata dal male verso la comunione e la comunità di discepoli, risalendo alle genuine fonti evangeliche? Nessuno può nascondere la situazione drammatica: la nostra amata Chiesa è fredda e scostante e in questi ultimi anni ha perso credibilità rispetto a questioni fondamentali".

... fine corsa 22.07 ...

... un'altra giornata passata con mia madre, e poi, via verso casa: com'è bello guidare con le luci della sera, negli orecchi un pezzo musicale che emoziona ed in sottofondo il cantilenare amico del mio motore ... e poi un pezzo che dedico alla mia futura lei, a chi prenderà infine possesso del mio cuore per non lasciarlo più ...

martedì 21 maggio 2013

... da LeG ...

Non è cosa vostra Manifestazione per la Costituzione Bologna - domenica 2 giugno (piazza Santo Stefano - ore 13.30 -17.30) Da anni, ormai, sotto la maschera della ricerca di efficienza si tenta di cambiare il senso della Costituzione: da strumento di democrazia a garanzia di oligarchie. Non è in gioco solo una forma di governo che, per motivi tecnici, può piacere più di un’altra. L’uguaglianza, la giustizia sociale, la protezione dei deboli e di coloro che la crisi ha posto ai margini della società, la trasparenza del potere e la responsabilità dei governanti sono caratteri della democrazia. Così Gustavo Zagrebelsky nel manifesto che chiama a raccolta associazioni e movimenti della società civile. Più di 30 le adesioni già arrivate oltre a quelle di singoli politici ed esponenti della cultura. La manifestazione di Bologna primo appuntamento per raccogliere in un impegno e in un movimento comune la difesa e la promozione dellademocrazia costituzionale che, per tanti segni, ci pare pericolare. Sul palco (hanno per ora confermato): Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Nando dalla Chiesa, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Maurizio Landini, Carlo Smuraglia, Beppe Giulietti, Raniero La Valle, Giovanna Maggiani Chelli, Alberto Vannucci, Giovanni Bachelet, Simona Peverelli, Elisabetta Rubini Aiutaci a sostenere i costi della manifestazione. Tutto ha un costo, persino la democrazia. Per questo ogni contributo economico è ben accetto. Per la miglior riuscita della manifestazione servono volontari per la raccolta fondi, per i banchetti informativi, per gli accrediti stampa e per l’accoglienza degli ospiti. I circoli di LeG, i singoli cittadini o le associazioni che organizzano pullman per la manifestazione sono pregati di comunicarlo alla sede centrale all’indirizzo 2giugno@libertaegiustizia.it. La lista dei pullman e dei treni già organizzati. La richiesta di accredito stampa è riservata esclusivamente agli operatori dell’informazione (giornalisti, stampa cartacea e online, televisioni, radio, fotoreporter eccetera). Deve essere inviata all’indirizzo stampa@libertaegiustizia.it o al fax 02.45491067 entro il 27 maggio 2013. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

... get lucky ...

... un po' di "sound" per festeggiare il mio ritorno a casa, avvenuto ieri mattina ... e domani è un altro giorno, si vedrà ...

mercoledì 15 maggio 2013

... un sorriso e tanta pazienza ...

... oggi uscita dall'ospedale: mi sono scoperto una grande forza interiore e quella calma che fa superare anche gli ostacoli più duri: speriamo che questo stato d'animo duri anche nei prossimi giorni ...

lunedì 13 maggio 2013

... grazie Kahlil !...

""Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte."" Kahlil Gibran

domenica 12 maggio 2013

... giornata da dimenticare ...

... giornata da dimenticare, e sto usando un eufemismo, passata ad aiutare chi non merita aiuto e ti ripaga con le solite sceneggiate, facendoti fare le solite figure barbine e dandoti per di più del disgraziato ... ma prima o poi mi stuferò ed allora ...

venerdì 10 maggio 2013

... da LeG ...

"L'abbraccio storico" di Sandra Bonsanti Andare insieme in pulmann in una splendida abbazia, dove si possa “familiarizzare” o “fare spogliatoio” è proprio necessario? Serve a trovare soluzioni per rinviare l’Imu o trovare soldi per la Cassa integrazione o per inventarsi qualcosa di utile a chi sta in queste ore perdendo il lavoro, o serve soltanto a quel tentativo berlusconiano di avvolgere il suo passato personale e la sua politica in un velo di oblio, di legittimazione e di “condivisione”? Al tentativo di promuovere la politica di assalto alla Magistratura e di rispolverare la politica dei condoni e dei bavagli? Meno sorrisi, meno pacche sulla spalle, meno volemose bene. Non ci vogliamo affatto bene tutti quanti in questa Italia. E non c’è bisogno di questo per lavorare insieme, per pochissimo tempo e cercando di fare meno danni possibili. E mentre domenica Letta porta in ritiro i suoi ministri all'abbazia di Spineto, il Pdl va in piazza a Brescia sabato in difesa di Berlusconi, condannato in appello. Parla di magistratura senza controllo, di accanimento giudiziario antidemocratico, di uso politico delle sentenze, in una continua delegittimazione della magistratura. Il nostro circolo organizza un presidio lo stesso giorno, alle ore 10, davanti al tribunale. “Non è cosa vostra” Manifestazione per la Costituzione Crescono le adesioni per la manifestazione del 2 giugno a Bologna (dalle 13.30 alle 17.30 in piazza Santo Stefano). Delle ultime ore il sostegno dell'A.N.P.I. Nazionale con il suo presidente Carlo Smuraglia e quelle dell'Associazione Libera e del Gruppo Abele. La mobilitazione del 2 giugno a difesa della Costituzione con Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà è solo una prima risposta alle moltissime sollecitazioni che sono arrivate dai nostri soci cui chiedevamo consigli e suggerimenti su “Che fare?”, in una fase così drammatica della nostra storia. Grazie a tutti voi, per la passione civile e democratica che trapela dai vostri scritti. Ne faremo tesoro e uno speciale dossier per andare avanti con maggiore impegno. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

mercoledì 8 maggio 2013

... ma no!? ...

Processo d'appello Mediaset, per Berlusconi confermata condanna a 4 anni Mercoledì, 8 maggio 2013 - 10:12:00 L'INTERVISTA DI AFFARI Mario Mantovani, vicepresidente della Regione Lombardia, è uno degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi. Intervistato da Affaritaliani.it disegna scenari foschi per il governo Letta. "Non possiamo sostenere un governo a guida Pd e continuare ad essere colpiti come se fossimo dei malfattori. Il voto? Lo evocherà il popolo. Non solo a sinistra sono scontenti di questo governo, ma anche molti dei nostri". La corte d'appello di Milano ha confermato la condanna a 4 anni per Silvio Berlusconi al processo per i diritti Tv Mediaset. Insieme alla condanna a 5 anni, confermata per l'ex premier Silvio Berlusconi anche l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Oltre alla condanna all'ex premier è stata inflitta anche l'interdizione per 3 anni dal dirigere società e contrattare con la pubblica amministrazione. E' stato inoltre condannato a versare 10 milioni di euro di acconto sul risarcimento danni all'Agenzia delle Entrate. L'indulto votato dal Parlamento nel 2006 condona 3 dei 4 anni di reclusione, ma non cancella l'interdizione che, se la sentenza dovesse diventare definitiva in Cassazione, farebbe decadere Berlusconi dal seggio parlamentare. Il procedimento si prescrivera' nel luglio del 2014. Dopo la condanna di oggi, le speranze di Silvio Berlusconi sono, oltre che nella Cassazione, nella decisione della Corte Costituzionale sul conflitto sollevato da Palazzo Chigi contro i giudici di primo grado che gli negarono nel 2010 un legittimo impedimento. Una decisione favorevole a Berlusconi potrebbe costringere i giudici a rifare completamente o in parte il processo d'appello col la possibilita' che la prescrizione stravolga la sentenza di condanna pronunciata Dopo la condanna di oggi, le speranze di Silvio Berlusconi sono, oltre che nella Cassazione, nella decisione della Corte Costituzionale sul conflitto sollevato da Palazzo Chigi contro i giudici di primo grado che gli negarono nel 2010 un legittimo impedimento. Una decisione favorevole a Berlusconi potrebbe costringere i giudici a rifare completamente o in parte il processo d'appello col la possibilita' che la prescrizione stravolga la sentenza di condanna pronunciata oggi. Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è stato assolto dalla Corte d'Appello di Milano dall'accusa di frode fiscale. E' un verdetto che conferma quello già espresso dai giudici di primo grado. Sono stati invece condannati gli allora manager di Mediaset Daniele Lorenzano (3 anni e 8 mesi) e Gabriella Galetto (1 anno e 2 mesi) e il produttore statunitense, suo presunto "socio occulto'", Frank Agrama (3 anni). "Oggi tutte le persone ragionevoli, al di la' di ogni appartenenza politica e culturale, comprendono bene quello che accade: e' letteralmente surreale e assurda la condanna di Silvio Berlusconi, contribuente recordman. Attendiamo che i garantisti di sinistra dicano qualcosa...", afferma Daniele Capezzone, coordinatore dei dipartimenti Pdl e presidente della commissione Finanze della Camera. "Quello appena concluso e' un processo politico e la condanna a Berlusconi e' solo politica, una condanna che deve farci reagire con forza perche' folle, ingiusta e basata solo sul principio dell'eliminazione dell'avversario per via giudiziaria". E' Luca d'Alessandro a osservare cosi' che "in questi giorni che vedono le forze politiche faticosamente impegnate in una fase di pacificazione e di coesione nazionale, e che cercano di mettere da parte dissapori e scontri passati nell'interesse del Paese e degli italiani, il palazzo di giustizia di Milano appare sempre piu' come quel giapponese armato fino ai denti, guerrafondaio e inconsapevole della fine della guerra, che cerca con ogni mezzo di spazzare via il nemico di sempre". "Si dice - prosegue il deputato Pdl - che in guerra e in amore sia tutto permesso, ma la sentenza di condanna a 4 anni contro Silvio Berlusconi, accusato di aver evaso 3 milioni di euro di tasse su 567 effettivamente versati all'erario, dimostra che una parte della magistratura sente di poter osare ancora di piu', violando le regole, il principio d'imparzialita' e di terzieta', il rispetto dei diritti di difesa, arrivando a negare cio' che a imputati per reati ben piu' gravi viene sempre allegramente concesso". GHEDINI: GIUDICI MILANO PREVENUTI, SENTENZA ILLOGICA La sentenza con cui i giudici della Corte d'Appello di Milano hanno confermato la condanna a quattro anni di carcere per Silvio Berlusconi e' "totalmente al di fuori di ogni logica". Lo ha affermato Niccolo' Ghedini, uno dei legali dell'ex premier, lasciando l'aula dove i giudici hanno appena letto il verdetto. "La forza della prevenzione dei giudici di Milano e' nota - ha aggiunto - tanto e' vero che avevamo presentato una istanza di rimessione alla Cassazione che pero' non ha creduto a problematiche che erano reali e alla forza della prevenzione che va al di la della forza dei fatti". Ghedini contesta che "non sono stati ascoltati alcuni testi che avevamo richiesto, non si e' tenuto in nessun conto i nuovi documenti che avevamo presentato, non si e' deciso di aspettare la Corte Costituzionale, la cui decisone e' stata addirittura giudicata irrilevante". A questo punto, Ghedini spera nella Cassazione e nella Corte Costituzionale che nei prossimi giorni dovra' decidere sul conflitto di attribuzione tra poteri in relazione ad un vecchio legittimo impedimento negato a Silvio Berlusconi. "In qualsiasi altro tribunale non avremmo mai avuto una sentenza di questo tipo - ha detto ancora Ghedini - se l'imputato non si fosse chiamato Silvio Berlusconi". A chi gli ha domandato se questo verdetto metta a rischio la stabilita' politica del governo, Ghedini ha ribattuto: "non credo ci sia una correlazione, quello che viene messa a rischio e' la stabilita' del diritto che e' una cosa che a me, in quanto avvocato, preoccupa di piu'". "Contro Berlusconi una sentenza frutto di pregiudizi, priva di ragioni, lesiva della verita' e della vita democratica. Nessuno si illuda di alterare a colpi di sentenze politiche la realta' dell'Italia". Lo ha dichiarato Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. "E' una vicenda folle e inaccettabile, -ha proseguito Gasparri che non fermera' l'azione di Silvio Berlusconi, al quale ora come sempre daremo convinto e totale sostegno insieme a milioni di italiani che non possono accettare l'uso politico della giustizia". "Come volevasi dimostrare, a Milano siamo passati dal rito ambrosiano al rito 'antiberlusconiano'. Purtroppo, questo atteggiamento di una parte della magistratura fa male al Paese e punta a provocare una reazione che procuri il cedimento di quel fragile equilibrio che, grazie all'azione di Silvio Berlusconi, si e' individuato. Con l'obiettivo di sottomettere il potere legislativo e quello esecutivo a quello giudiziario". E' quanto afferma Enrico Costa, capogruppo Pdl in commissione Giustizia della Camera.

... omaha ...

... stamane ho trovato in edicola un volume dedicato allo sbarco in Normandia, in particolare al settore denominato "Omaha Beach": l'ho acquistato, conto di leggerlo, mentre mi rifugio tra le mie quattro mura, staccando il telefono, lontano se possibile mille miglia da tutte le brutture che mi circondano e soprattutto dalle intemperanze e dalla malefica influenza delle persone che dovrebbero invece essermi più vicine, stanco e rinunciatario, perchè deluso, nella mia ricerca, rivelatasi inutile, di una compagna degna di questo nome ...

lunedì 6 maggio 2013

... da LeG ...

“Non è cosa vostra” Manifestazione per la Costituzione Il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, Libertà e Giustizia sarà in piazza (P.zza Santo Stefano dalle 13.30 alle 17.30) a Bologna con Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà per rinnovare un atto di fedeltà alla Costituzione. Obiettivo è quello di unire associazioni, singoli cittadini e quelle forze politiche che saranno disponibili in un grande movimento che vigilerà nei prossimi mesi sul lavoro parlamentare: si possono cambiare singoli articoli e punti specifici ma non l’impianto e la stabilità della Costituzione del ’48. NO alla Convenzione. NO al presidenzialismo all’italiana. SI’ invece al varo di una legge elettorale che rispecchi le scelte dei cittadini. Prime adesioni: Comitato Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla; Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto”; Articolo 21; Comitati Dossetti; MicroMega; Liberacittadinanza; Associazione reggiana per la Costituzione. L’Italia nonostante Andreotti di Sandra Bonsanti All'età di 94 anni è scomparso il senatore a vita Giulio Andreotti. E’ stato il politico forse più potente della nostra storia repubblicana, ma anche un uomo debole: i patti, le alleanze, gli accordi che prendeva con tutti, dalla mafia alla malavita, dalla P2 ai servizi segreti di altri paesi, prima lo affascinavano, lo tenevano prigioniero nel suo mondo di ombre, poi lo terrorizzavano e allora cercava di disfarsene. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

... da affaritaliani.it ...

E' morto Giulio Andreotti Lunedì, 6 maggio 2013 - 13:21:00 Si è spento a Roma all'età di 94 anni Giulio Andreotti. Da tempo malato, era stato Presidente del Consiglio sette volte. Si dovrebbero tenere domani i funerali. Leader storico della Democrazia Cristiana, partecipò alla stesura della Costituzione insieme ai 'padri nobili' della Patria. Senatore a vita, fu ministro degli Esteri, della Difesa, delle Finanze e dell'Industria. Fu inquisito per mafia a Palermo. Nessuno come lui puo' dire di aver fatto l'Italia, nemmeno il Conte di Cavour. Se questi l'Italia la penso', la volle e la sogno' (ma non la vide), Andreotti di sogni non ne ebbe mai molti. Di volonta' pero' ne ebbe tanta, e soprattutto capacita' di pensiero. Molto piu' di pensiero che si azione, se e' vero che lo riformarono in malo modo alla visita di leva e lui, divenuto ministro della difesa, ando' a vedere che fine avesse fatto quell'ufficiale medico, per scoprire che se lo era portato via un infarto prima del tempo. BEPPE GRILLO SU ANDREOTTI “Quando morirà Andreotti finalmente gli toglieranno la scatola nera dalla gobba e finalmente sapremo la verità….”. Questa una vecchia battuta di Beppe Grillo su Giulio Andreotti, durante uno spettacolo teatrale prima che scendesse in politica.scomparso oggi lunedì 6 aprile 2013. Andreotti, piu' di Cavour, ci ha lasciato l'Italia che conosciamo, con i suoi pregi (che sono molti) e i suoi difetti (che sono altrettanti). Lui il Paese lo ha lentamente e costantemente plasmato, con quella capacita' di vedere e intervenire prima degli altri con una prontezza che Manzoni mise in bocca al conte Zio e Guicciardini indica, nei suoi "Ricordi", come una delle vere cifre dello statista. Non a caso Andreotti e' stato l'unico politico italiano a divenire una leggenda ancora da vivo. Come tutte le leggende, ha sempre diviso in due campi chi ne parlava. I suoi detrattori a sinistra lo chiamavano Belzebu' (tradendo pero' una involontaria ammirazione per le sue presunte arti mefistofeliche), i suoi ammiratori a sinistra (ne aveva) al centro e anche a destra (ne aveva pure qui) ne hanno sempre parlato come l'unico vero statista moderno del paese. Piu' di Aldo Moro, piu' di Alcide De Gasperi. Addirittura. Lui e Aldo Moro si conoscevano dai tempi della Fuci, la federazione universitaria dell'Azione Cattolica. Sotto il fascismo la Fuci era guardata con sospetto perche' era esattamente quello che Mussolini intuiva: non un covo di oppositori in armi, ma il campetto dove si addestravano quanti si stavano preparando al momento in cui il regime avrebbe dimostrato la sua caducita'. Lui e De Gasperi invece si conobbero un po' piu' tardi, auspice il Cardinal Montini, e presto ne divenne sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Quando andavano in chiesa, si prese a dire nella Roma del dopoguerra, De Gasperi parlava con Dio, il suo assistente con il sacrestano. Chissa' se e' vero, o se e' uno dei tanti aneddoti che lo stesso Andreotti non disdegnava di alimentare. Fatto sta che Andreotti non ebbe mai con il Vaticano quel rapporto di profonda affezione e sofferta insofferenza che invece ebbe il suo primo mentore. Al quale si deve il conferimento del primo incarico governativo all'allievo tanto promettente, e che ricompenso' con il tempo tutta questa fiducia divenendo (in ordine di importanza): sette volte presidente del Consiglio; otto volte ministro della difesa; cinque volte ministro degli esteri; tre volte ministro delle partecipazioni statali; due volte ministro delle finanze; una volta ciascuno ministro degli interni, delle politiche comunitarie e del tesoro. Si sente dire ne "Gli onorevoli", storico film di Toto' del 1963: "Non c'e' rosa senza spine, non c'e' governo senza Giulio". Erano 50 anni fa esatti, e a Giulio mancava ancora un bel pezzo di carriera. NAPOLITANO - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla famiglia Andreotti il seguente messaggio: "Sulla lunga esperienza di vita del Senatore Giulio Andreotti e sull'opera da lui prestata in molteplici forme nel piu' vasto ambito dell'attivita' politica, parlamentare e di governo, potranno esprimersi valutazioni approfondite e compiute solo in sede di giudizio storico. A me spetta in questo momento rivolgere l'estremo saluto della Repubblica a una personalita' che ne ha attraversato per un cinquantennio l'intera storia, che ha svolto un ruolo di grande rilievo nelle istituzioni e che ha rappresentato con eccezionale continuita' l'Italia nelle relazioni internazionali e nella costruzione europea. Esprimo alla gentile consorte signora Livia e a tutti i familiari la mia vicinanza e sentita partecipazione al loro cordoglio, anche nel ricordo dei rapporti di collaborazione istituzionale e personali che intrattenni con lui in diversi periodi della vita nazionale". LETTA - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, esprime il cordoglio per la scomparsa di Giulio Andreotti. Protagonista della democrazia italiana sin dalla nascita della Repubblica dopo i traumi della dittatura e della guerra, ininterrottamente presente nelle istituzioni e nelle assemblee rappresentative, con lui - prosegue una nota diffusa da Palazzo Chigi - se ne va un attore di primissimo piano di oltre sessant'anni di vita pubblica nazionale. Alla famiglia le sentite condoglianze personali del presidente del Consiglio e del governo tutto, conclude la nota.

... futuro rimandato? ...

... un mio malessere, poi due notti "chez maman" e lo squarcio su un futuro possibile sembra richiudersi ... forse questa settimana? chissà ...

... da affaritaliani.it ...

Delitto Moro, la nuova teoria: "Aldo sequestrato dalla Kgb" Lunedì, 6 maggio 2013 - 14:51:00 Il delitto di Aldo Moro sarebbe stato frutto di una strategia del terrorismo internazionale che avrebbe usato le Brigate Rosse per l'omicidio. Il meccanismo era stato pensato, progettato e ideato dai servizi segreti dei paesi comunisti. Insomma, a uccidere lo statista democristiano furono si le BR, ma eterodirette e manipolate da agenti e interessi assai lontani dai confini del nostro Paese. 35 anni dopo l'uccisione di Aldo Moro il libro del sociologo Rocco Turi "Storia segreta del PCI" (in questi giorni in libreria per Rubbettino) riapre il caso sotto una luce completamente diversa. Per l'autore del saggio le prove di questa sua tesi, per certi versi rivoluzionaria rispetto a quanto si e' detto e scritto finora, sono da ricercare seguendo le tracce dei partigiani italiani fuggiti in Cecoslovacchia con la complicita' del Partito Comunista italiano e dell'apparato protettivo dei Paesi del medio Est europeo. "Dietro la vicenda Moro - scrive Rocco Turi nel suo libro - si muovono storie e personaggi bene identificati che riconducono e coinvolgono direttamente esponenti chiave del partito comunista cecoslovacco, ma i mille depistaggi di questi ultimi 35 anni hanno portato gli studiosi della materia e gli stessi investigatori su strade completamente diverse e lontane dalla vera storia del delitto. Alla base di questo saggio, frutto di oltre 30 anni di ricerche negli archivi segreti delle autorita' diplomatiche dei paesi dell'Est - sottolinea lo studioso - e ci sono decine di documenti storici top-secret (pubblicati nel libro) che confermano il ruolo determinante e dirompente che i nostri partigiani fuggiti a Praga svolsero in tutti gli anni che seguirono la loro fuga dall'Italia. Un nome per tutti - annota Turi - quello di Rudolf Barack, ex ministro dell'interno cecoslovacco negli anni 50, che mai aveva accettato di incontrare uno studioso straniero, e che conferma durante un colloquio personale che i partigiani italiani furono per anni al servizio del KGB e della polizia segreta cecoslovacca". Non a caso, secondo Turi, la Cecoslovacchia fu meta preferita per l'addestramento di terroristi provenienti da tutto il mondo, e tutto questo oggi lo si ritrova nelle carte diplomatiche di quegli anni a cui l'autore del saggio ha avuto il privilegio di poter accedere grazie ad una borsa di studio del governo italiano, e che sono il vero cuore del libro.

giovedì 2 maggio 2013

... i migliori anni ...

... una telefonata, una semplice telefonata, ed ecco aprirsi all'improvviso uno squarcio su un futuro possibile, difficile da costruire, certo, ma possibile ...

mercoledì 1 maggio 2013

... da LeG ...

Il ricatto di Berlusconi: fermatelo! Sarà molto difficile spiegare ai militanti in rivolta e agli elettori che si sentono traditi che questo governo valeva il sacrificio di un accordo con il Pdl. E mentre il nuovo dicastero a guida Enrico Letta riceve la fiducia quasi unanime del Parlamento (fatta eccezione per il Movimento 5 Stelle, Sel e Fratelli d'Italia con la benevola astensione della Lega), il Cavaliere alza già il tiro, chiedendo l'abolizione totale dell'Imu, a differenza di quanto sostenuto in aula da Franceschini, che prevedeva solo una proroga della rata di giugno. Ma il pressing di Berlusconi non si limita ai provvedimenti economici, tenta, il capo della destra, di avere mani libere sulle riforme istituzionali, avocando a sé la presidenza della “Convenzione”. Non soddisfatto dei colpi che ha già dato alla Costituzione negli anni dei suoi governi, l’obiettivo è quello di scardinare la democrazia parlamentare per trasformarla in quel presidenzialismo che solo Quagliarello, neo-ministro per le riforme costituzionali, ha sostenuto nel lavoro dei saggi chiamati da Napolitano. Libertà e Giustizia si rivolge al presidente Letta affinché respinga nettamente il ricatto di Berlusconi. Procedere su questa strada sarebbe tradire il giuramento che tutto il governo ha pronunciato al Quirinale. Associazione Libertà e Giustizia viale Col di Lana 12 - 20136 Milano MI tel 0245491066 - fax 0245491067 info@libertaegiustizia.it - www.libertaegiustizia.it

... maggio! ...

... e così anche aprile è terminato, e, lungi dal farci sudare, ci ha coperto di pioggia, lasciandoci addosso dei brividi di freddo e la sensazione di aver perso un altro po' di tempo ... inizio maggio con il rock dei Nirvana e con la speranza che questo mese scuota la polvere dell'inutilità che continua a coprire il mio cammino di vita ...