
Scusate, ma io non so come si faccia a rimanere zitti di fronte a una situazione come quella che stiamo vivendo e che sembra peggiorare ad ogni minuto. Ponti utili solo per consensi personali, crocifissi invocati a fronte di peculati e corruzioni, autonomie differenziate che sputano sui sacrifici dei patrioti del Risorgimento e persino leggi per compiacere caccia e cacciatori, cioè assassini legalizzati. E si potrebbe andare avanti. Il problema, però, è cosa è diventata la politica non solo qui ma nel mondo. Oggi vediamo che il pianeta è condotto da figure che appaiono inquietanti. Trump scansa il presidente del Montenegro, che un altro po' e casca per terra, come a dire forte e chiaro "sono io qui che comando", risponde ai giornalisti in modo sprezzante e provocatorio "sì sono fascista, è troppo complicato da spiegare", " lei ha un bell'accento francese ma dice stupidaggini" e via così. Del resto i servizi segreti danesi pare che abbiano individuato negli USA di oggi un nemico più nemico di Putin. Stiamo per fare una guerra forse definitiva sulla base di congetture, vi rendete conto? Cioè l'Europa dice che Putin vuole arrivare a Lisbona, praticamente, e conquistare tutta l'Europa, magari abbeverando i cavalli alla fontana di San Pietro e mangiando, nell'avanzata, anche i bambini, mentre Putin dice che non ha mai pensato di voler fare la guerra all'Europa: forse lo capirebbe pure uno spigolo di muro che anche da un punto di vista economico non gli converrebbe, ma , certo, se l'Europa insiste, lui è pronto (ci mancherebbe) . Perchè qui è tutto un fremere di passi d'oca pronti a combattere, fermo restando col culo altrui e nostro. E i populismi, che incombono, aiutano questo modo di concepire la vita a colpi di accetta e non di empatia. Orban, Trump, Macron, Merz, Starmer, Meloni, anche se manco invitata al tavolo europeo, sono pronti alla pugna! Così sì che si aiutano i popoli a sopravvivere! Eh! Vedi a Gaza, per esempio? Oh, poi c'è il nostro centimetro quadrato. Qui un tempo Fellini, Magni, Scola, Lizzani, Petri, Maselli ,e altri maestri, facevano il picchetto d'onore intorno alla bara di Berlinguer, e Almirante, con coraggio e signorilità, lo andava ad omaggiare a Botteghe Oscure. Oggi qui basterebbero due eventi planetari a mostrare il livello dell'attuale ventaglio politico. Uno è il saltarello frascatano intrapreso dal governo e un altro è la risposta della Bernini a giovani che volevano contestare civilmente e che probabilmente , stando lì, erano pure simpatizzanti di destra, offendendoli , come unico linguaggio di confronto a disposizione. Due folgoranti e molto amene manifestazioni contro il comunismo. Sì perchè loro lo vedono ancora in giro. Ora, io avrei pure il diritto, come cittadino e come contribuente che paga chi lavora al Parlamento, di chiedermi come sia possibile avere in posti delicati, istituzionali, che ci rappresentano , persone come la Montaruli, la Ceccardi, la Picierno, Razzi, la Santanchè, la Bernini appunto, e tanti, non tutti certo per fortuna, che sembrano più attenti a non perdere il loro posto di lavoro così privilegiato che non a volere davvero servire il paese, che sembrano soprattutto impegnati a parteggiare per una formazione che li ha messi lì, che sembrano pronti a fare il loro bel compitino davanti ai microfoni del TG, insomma che sembrano , a me che non sono nessuno, insufficienti per certi ruoli, e tutte le volte che aprono bocca confermano questa mia umile impressione. Ma tant'è. E non me lo chiedo, in questa sede, anche perchè io non sono nessuno. Ma una cosa la vorrei dire. Io non sono mai stato comunista, semmai socialista. L'idea socialista è ancora oggi, per me, la più utile, vera, attuale, giusta idea di governo che mente umana abbia mai partorito. Ma sentire insultare il comunismo in tutti i modi , come hanno fatto i saltarelli e la Bernini ad Atreju, mi fa venire le bolle sulla pelle. C'è un miscuglio di pochezza, di superficialità e di ignoranza nell'offenderlo. Se si studia un po' ci si accorge che il comunismo nato da Marx aveva tratti di contatto persino con la dottrina cristiana. Parlava di eliminare i confini del mondo in un abbraccio collettivo. Ma soprattutto è diventato forte sull'idea che il benessere, il welfare, dovesse partire dal basso e non dall'alto, che è invece una idea di destra. Nell'idea comunista c'è anche il concetto della ridistribuzione del superfluo, per un benessere il più possibile esteso e non concentrato nelle mani di uno o di pochi. Ancora oggi la destra, pervicacemente, opera per il privatismo, oggi nonostante il Trickling Down abbia fallito. Il comunismo, il socialismo reale, come filosofia nel mondo noi , poi, non lo abbiamo mai conosciuto, perchè quello russo era una dittatura militare. Mentre il fascismo sì che l'abbiamo conosciuto, sì che era roba nostra, locale. E terribile: ha fatto una guerra alleandosi con un pazzo sanguinario, l'ha pure persa, ed è stato un momento di razzismo, chi lo rimpiange rimpiange un periodo di guerra, dolore, sangue e mancanza di libertà. Non parlo della sinistra di oggi perchè lì il dente fa ancora più male. Vederla spedire le armi insieme ai populismi isterici europei , sapendo che la realtà è che qui ognuno vuole la guerra per interessi suoi, che il popolo ucraino - mentre di quello gazawo chissenefrega - si può giovare più di una guerra protratta che non fermata, usare, insieme a loro, il termine deterrenza ("si vis pacem...." coniato nel IV secolo eh!) in modo strumentale, fa dolore. Chi ci governa , comunque, secondo me che sempre non sono nessuno, credo si debba preoccupare di quelle braccia ancora tese, nell'illegalità, invece che offendere una delle più alte idee di filosofia politica mai offerte.
Massimo Wertmuller.