domenica 6 aprile 2025
... Torino 1 Verona 1 ...
Altro piccolo passo verso la salvezza per il Verona che conquista un buon punto a Torino pareggiando 1-1 contro i granata. Primo tempo equilibrato con l'Hellas più pericoloso. Nella ripresa, la gara si accende: Sarr commette fallo di mano in area, è rigore che Adams si fa parare da Montipò. Lo stesso Sarr porta in vantaggio il Verona dopo un errore di Milinkovic. Una manciata di minuti più tardi Elmas fa 1-1. Nel finale espulso Ricci
... i 5 stelle a Roma ...
Un enorme corteo ha attraversato le strade di Roma per manifestare contro il piano di riarmo proposto dalla Commissione europea. Il Movimento 5 stelle, che ha organizzato la manifestazione, attacca il governo Meloni e il piano di von der Leyen
Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma sabato rispondendo all'appello del Movimento 5 stelle per manifestare contro il piano di riarmo dell'Unione europea.
"Numeri inaspettati, oltre ogni più rosea aspettativa", commentano gli organizzatori della manifestazione partita da Piazza Vittorio e diretta ai Fori Imperiali. Secondo le fonti del Movimento 5 stelle, si potrebbero raggiungere le 100mila presenze.
Dando il via al corteo, il leader del Movimento 5 stelle ed ex premier Giuseppe Conte ha attaccato il governo di Giorgia Meloni e il piano di riarmo proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Conte: "Forte no agli 800 miliardi per riarmare l'Europa"
"Oggi arriva un no forte e chiaro allo sperpero di 800 miliardi per riarmare l'Europa, una follia", ha detto Conte e ha aggiunto: "Giorgia Meloni ha approvato il piano di riarmo dell'Europa senza alcun mandato, e questo è un altro fallimento del suo governo che rimarrà nella storia".
"Sono contento che oggi siano presenti le principali forze dell'opposizione perché oggi poniamo un pilastro solido alla costruzione di un'alternativa di governo. Il governo Meloni ha svenduto l'Italia alle esigenze della Germania su un progetto che disgregherà ulteriormente l'Europa e questo è un altro suo fallimento". Alla manifestazione hanno partecipato membri di Alleanza Verde-Sinistra e una delegazione del Partito Democratico, tra cui il capogruppo dei senatori dem Francesco Boccia.
"Siamo qui oggi perché qui c'è un pezzo di opposizione al governo della destra che ci ha isolato in Europa, che non ha una strategia per reagire ai dazi se non quella di sperare di andare con il cappello in mano a trattare con Trum. E insieme a tutte le opposizioni vogliamo mandare a casa il governo di Giorgia Meloni e Salvini", ha detto Boccia. La segretaria del Pd Elly Schlein non ha partecipato alla manifestazione, perché secondo quando riferito non è d'accordo su tutto ma solo su alcuni punti. I partiti centristi Azione” e Italia Viva non hanno aderito.
Sul palco in via dei Fori Imperiale sono salita anche la vicepresidente del Movimento 5 stelle Paola Taverna e l'ex presidente della Camera Roberto Fico. "Questa è la nostra piazza. È la piazza della nostra identità e del nostri orgoglio. Con la democrazia si costruisce la pace. Noi oggi ci opponiamo alla scellerata politica del riarmo. Così si butta il futuro di tutti noi. Essere qui significa resistere e costruire".
"Noi siamo molto pacifisti, siamo naturalmente qui e consideriamo questo come un importante passaggio per creare l'alternativa al governo", ha detto Nicola Fratoianni di Alleanza Verde- Sinistra. "Mi auguro che prossimamente ci possa essere una iniziativa una mobilitazione che ci veda tutti insieme per moltiplicare i nostri popoli mettere insieme i nostri popoli perché è giunto il momento di cambiare e di voltare pagina", ha aggiunto Angelo Bonelli.
Tajani: "Sicurezza significa difendere le nostre frontiere"
Critiche alla manifestazione sono arrivate dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Non capisco cosa vuole il M5s, vuole la pace ma Conte al governo dava più soldi per la difesa", ha detto Tajani durante il suo intervento conclusivo al Consiglio nazionale del partito in corso al Palazzo dei Congressi a Roma. "Io vorrei che tutti coloro che anche oggi manifestano - ha aggiunto Tajani - si rendano conto che rendere più sicuri i cittadini è un servizio che la politica deve rendere al Paese, perché sicurezza non sono i cannoni per fare chissà quali guerre. Sicurezza significa difendere le nostre frontiere, difendere le nostre famiglie, difendere l'unità territoriale dell'Italia, difendere la nostra economia, difendere le nostre industrie".
"Perché non possiamo permetterci che vengano carpiti i segreti industriali, che vengono carpiti i dati industriali, che vengono carpiti i dati dei cittadini. La sicurezza cibernetica è anche questa. Significa anche avere infrastrutture più efficienti e più moderne", ha concluso il ministro.
Tra i partecipanti alla manifestazione anche l'influencer nota sopratutto su TikTok Rita De Crescenzo. Nei giorni scorsi era finita nella bufera perché aveva annunciato la sua partecipazione al corteo, invitando i cittadini campani a partecipare. Intervistata durante la manifestazione, De Crescenzo non ha escluso una sua discesa in politica.
sabato 5 aprile 2025
... formuletta? ...
Pensavamo di averle viste tutte, ma ci sbagliavamo.
La vedete quella formula lì nell'immagine? Sembra uscita da un compito di fisica del liceo, ma è il modo con cui il Dipartimento del Commercio USA ha deciso quali dazi imporre e a chi.
Sembra una roba seria, vero? Un’equazione con simboli, lettere greche, un bel denominatore. Peccato che sia una buffonata in piena regola.
Il meccanismo è semplice, quasi comico:
Prendi il deficit commerciale con un Paese (cioè quanto più importi rispetto a quanto esporti).
Lo dividi per le importazioni da quel Paese.
Ottieni un numero.
Lo dividi per due — “per gentilezza”, ha detto Trump.
Applichi quel numero come dazio. Fine.
Con l’Indonesia, come spiega il Post in un esempio, il deficit è di 17,9 miliardi di dollari e le importazioni ammontano a 28 miliardi di dollari. Da qui la formula: 17,9 diviso 28 fa 0,64 e dunque 64 per cento.
64% diviso 2 ("per gentilezza") = 32% di dazio su tutto.
Ora, a parte l’aritmetica da scuola media e a parte il fatto che Trump aveva dichiarato, mentendo, che questi dazi fossero una risposta ad altri dazi (non è così, come questa formula dimostra si sono basati solo sul deficit commerciale), il problema è il presupposto folle: che il deficit commerciale sia colpa del Paese esportatore.
Capito? È come dire: "Se compro troppo sushi, è colpa del Giappone".
Peccato che il commercio mondiale sia una cosetta un filo più complessa. Dentro ci sono miliardi di consumatori, imprese, regole, costi, dogane, elasticità, logistica, potere d’acquisto, dumping, trattati internazionali.
Insomma, si prendono decisioni su miliardi di dollari e milioni di lavoratori con una formula che fa acqua da tutte le parti. E invece di affrontare seriamente la globalizzazione, Trump la semplifica in un’equazione che sembra una barzelletta.
Ci sarebbe da ridere, se non stessimo parlando del destino del commercio mondiale. Ci sarebbe da ridere, se questo pazzo non fosse l'idolo della destra italiana e internazionale.
... Gold Card ...
Qualcuno mi dica che è uno scherzo. Perchè non può essere vero. Donald Trump, quello che deporta in catene migranti, oggi ha presentato la Gold Card, ovvero un visto di ingresso speciale per gli Stati Uniti dal modico costo di 5 milioni di dollari. Per giunta, con la.sua faccia sopra.
Ditemi che è un sogno, che non è vero. Che è lo scherzo di una pagina satirica. La cittadinanza messa in vendita con una "Carta oro" col faccione di Trump stampato sopra? Ma è possibile sia reale? Non solo la faccia stampata sopra, delirio di un megalomane in piena demenza senile, ma comprare una cittadinanza a suon di dollaroni?
Ma questi non erano i sovranisti dello "ius sanguinis"? Ora mettono in vendita la loro cittadinanza? E per giunta quando altri poveretti solo più sfortunati, nati dalla parte sbagliata del mondo, e senza un dollaro, li rimpatriate peggio delle bestie?
Ma che mondo è un mondo dove se hai i soldi diventi americano e se sei povero in canna ti trattano come una bestia? È il mondo dell'ingiustizia più becera dove l'unico Dio che conta è il denaro. Questo è! Ma contro di voi non ci vogliono elezioni. Ci vogliono rivolte popolari che vi esproprino di ogni ricchezza. Siete il punto più basso raggiunto dell'umanità!!!
Mentre con una mano mostra al mondo la crudeltà della deportazione di migranti in catene, con altra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump stende il tappeto rosso a nuovi immigrati super -- ricchi.
Basterà comprare questa Gold Cart - o meglio la " Trump Cart" - col faccino e il nome del Presidente stampati sopra, al modico di prezzo di 5 milioni di dollari.
Da oggi con questa cifra chiunque, di qualunque di nazionalità, potrà entrare liberamente negli Stati Uniti e ottenere la cittadinanza permanente. E senza nemmeno pagare le tasse in Usa.
Una Pacchia.
Il messaggio è di una chiarezza e una violenza sconcertante: il problema non è che sei nero, multatto, musulmano, africano, asiatico, messicano.
Il problema è che sei povero.
Questa carta è l'ultima frontiera del turbocapitalismo razzista.
Il manifesto dello pacchianeria e del suprematismo più smaccato
e miserabile.
IL PUNTO PIÙ BASSO FORSE RAGGIUNTO SINO OGGI. CHE SARÀ SUPERATO CON AGIO DOMANI.
Lorenzo Tosa
venerdì 4 aprile 2025
... 2500 miliardi! ...
Hanno bruciato 2500 miliardi di dollari in Borsa.
Nella borsa di Wall Street e in quelle europee, in un solo giorno è andato in fumo un valore colossale, superiore al PIL che si produce in Italia in un anno. Alla follia dei dazi di Trump, il mercato ha risposto a modo suo: con un gigantesco segnale di sfiducia.
Cosa è successo?
Trump ha annunciato nuovi dazi sulle importazioni: colpi durissimi contro Cina, Europa, India e altri paesi. Gli investitori hanno capito subito che:
• le grandi aziende USA pagheranno di più per acquistare componenti e materiali dall’estero;
• ci saranno ritorsioni da parte delle altre nazioni;
• l’economia globale potrà avere un forte rallentamento, se non una recessione.
Panico. Vendite. Prezzi che crollano.
Anche se è stata venduta effettivamente solo una parte delle azioni, il loro prezzo di vendita più basso vale per tutte le altre. E così, in un lampo, il valore di migliaia di aziende è stato ridimensionato.
La perdita di 2500 miliardi è un crollo di capitalizzazione. Anche chi non ha venduto ha comunque visto diminuire il valore dei propri titoli “sulla carta”, perché il prezzo di mercato è sceso. Chi invece ha venduto, ha spostato i propri soldi verso asset ritenuti più sicuri: titoli di Stato, oro, fondi in crescita come quelli degli armamenti, contanti.
Trump, come un apprendista stregone, ha finito per dare fuoco alla casa, colpendo proprio le grandi aziende americane che ora valgono meno.
Se l’Europa reagirà in modo forte e unito -introducendo nuovi dazi e sanzioni contro le Big Tech e gli istituti finanziari americani — potrebbe esservi davvero una crisi definitiva della politica economica di Trump. I suoi stessi grandi sostenitori, i gigacapitalisti americani, potrebbero voltargli le spalle, pesantemente danneggiati nei loro interessi.
L’uomo che voleva mettere politicamente il mondo ai suoi piedi, giocando proprio sui dazi, rischia di esserne travolto, vittima delle sue stesse brutali macchinazioni.
La questione assume infatti un connotato allo stesso tempo economico e politico.
Si vede bene dal comportamento del governo italiano che mostra la sua subalternità alle politiche trumpiane e il suo stato confusionale.
Salvini attende il vicepresidente Vance per trattare non si sa bene cosa.
Meloni, che fino a ieri sperava in un trattamento di favore, ora riunisce in fretta una task force, ma non sa che pesci prendere, minimizza oscillando tra incertezza e sudditanza.
Il governo italiano, in questo modo, indebolisce anche la reazione e le iniziative europee, tradendo gli interessi economici nazionali e quelli della UE.
I cosiddetti patriotti si piegano ossequiosi all’internazionale nera, guidata da un pazzo che ha dato fuoco alla sua stessa economia.
... Politica seria e no!! ...
Mentre in Italia qualcuno dopo aver ignorato per mesi il problema, aver rinviato ieri tutti gli impegni per decidere in fretta e furia a cose fatte del problema ignorato per mesi, e non riuscendo a trovare all'ultimo secondo nè soldi, nè pogetti in risposta ai dazi di Trump, si rifugia in un penoso: "i dazi di Trump non sono una catastrofe come la stanno raccontando", qualcun altro mostra all'Italia, all'Europa ed al mondo cosa significa far polica.
Così ieri il Premier spagnolo Pedro Sánchez: "Il governo spagnolo mobilitrà 14,1 miliardi di dollari di cui 7,4 miliardi sono nuovi finanziamenti e risorse commerciali. Utilizzeremo anche i 6,7 miliardi provenienti da strumenti esistenti per rispondere a questa guerra commerciale che nessuno, tranne una persona, vuole.
Lo faremo a partire da oggi e lo faremo in modo preventivo per proteggere le nostre imprese e i nostri lavoratori. Per dare certezza in mezzo a tanta incertezza e anche per anticipare gli impatti tariffari che purtroppo stanno già dominando l'orizzonte". Capito cari incapaci scendiletto degli americani che speravate nella clemenza del padrone cosa significa fare politica?
Vedere in anticipo, prevedere una risposta, programmare un'azione e finanziaria. Tutto questo se sì a cuore davvero il poriprio popolo. Se invece si è dei par@culi populisti e si ha anche la fortuna di avere un popolo di capre basterà ingannare con qualche buona suoerc@z*la. Ma attenti. Le capre che non mangiano si incattiviscono comunque!!!
Mario Imbimbo.
Ieri a "L’Aria che tira" su La7 il mio amico Marco Furfaro ha fatto l'unica cosa che andrebbe fatta contro dei parolai nullafacenti che svolgono l'unica funzione di zerbino di Trump: sbattergli in faccia la dura realtà che le loro false parole di propaganda vorrebbe coprire o occultare.
Furfaro infatti si è limitato a leggere una dichiarazione dalla senatrice Ronzulli all’indomani della vittoria di Trump: "Ancora una volta Donald Trump sovverte i pronostici, trionfando anche nel voto popolare. Si apre una nuova stagione che porterà ad una svolta sul piano dell'economia e della politica estera. L'Italia saprà consolidare l'amicizia con Washington’
Quello che lei definisce un ‘alleato strategico’, senatrice Ronzulli, sta ammazzando le nostre imprese. Sveglia! Sveglia! Perché lei ha uno stipendio da parlamentare. C'è gente che perderà nei prossimi giorni il posto di lavoro.
E con le sue chiacchiere non ci mangiano".No caro Marco. Hai proprio ragione. Con le loro chiacchiere non ci mangiano affatto.
Ma sai, se fino all'altro ieri per il vicepremier i dazi erano un'opportunità e se fino a ieri, proprio nel senso letterale del termine, la Premier ancora parlava di dazi descrovendoli "non come una catastrofe come la stanno raccontando", poi finisce con non sai come coprite il disastri annunciato e così mandi avanti una Ronzulli qualunque che hai fatto bene a massacrare e ridicolizzare. Avanti così!!! Mario Imbimbo.
giovedì 3 aprile 2025
... scendiletto!!! ...
𝐂𝐡𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐧𝐝𝐢𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐔𝐬𝐚?
Il #buongiorno di Giulio Cavalli
La cravatta rossa, il cappellino Maga in mano e un tabellone illeggibile. Trump ha annunciato i suoi dazi come fosse in campagna elettorale, nel giardino della Casa Bianca trasformato in palcoscenico per l’ennesimo show. Lo chiama “Liberation Day”, ma sa di resa dei conti: 20% all’Unione europea, 54% alla Cina, 46% al Vietnam. Nessuna strategia, solo rancore moltiplicato per arroganza.
Trump tratta il commercio internazionale come una guerra personale. Parla di “reciprocità”, ma ignora che il sistema è già basato su regole condivise. Ignora che chi pagherà non saranno gli alleati infedeli ma i cittadini americani: le famiglie, che vedranno i prezzi salire, e le industrie, che rischiano l’isolamento. Lo ricorda Leon Panetta: così si spara nei piedi. Fitch prevede una recessione. Moody’s stima 5,5 milioni di posti di lavoro persi.
E l’Italia? È tra i 60 “cattivi”. Per Trump siamo colpevoli di eccellenza. Colpire il nostro export è colpire il cuore dell’economia italiana. Mattarella parla di errore profondo, Meloni prova a mediare, Bruxelles abbozza. Ma intanto il danno è già in corso.
Trump non tratta, impone. Usa i dazi come manganello geopolitico, disegna un’America che somiglia più all’autarchia del Novecento che a una potenza del XXI secolo. L’Europa, se vuole contare, deve scegliere: o il silenzio o la dignità.
Oltre ad essere uno dei peggiori presidenti è anche il più incapace e dannoso. Meloni e Salvini, gli scendiletto del danno, che dicono?
https://tinyurl.com/3mexwm7v
Ottime le prime reazioni dei mercati americani ai dazi annunciati ieri da Trump. A Wall Street è profondo rosso. Il Dow Jones perde il 2,42%. Il Nasdaq sprofonda a -4,5%. Lo S&P 500 segna -3,55%. Sul fronte dei singoli titoli, Apple perde quasi il 7% (-6,85%). Tonfo anche per Amazon a -6,05% e Tesla dell'amico (o ex amico?) Musk chiude a -6,10%.
Ma come vi dicevo ieri il problema vero è che i dazi ad un'economia in caduta libera li stanno imponendo dei folli armati fino ai denti pronti a minacciare il mondo con le loro armi. E infatti dopo i dazi le minacce. Dopo l'annuncio dei nuovi dazi da parte di Donald Trump il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, ha avvertito i Paesi colpiti di "non reagire" alle misure.
Capito? Dobbiamo subirli. Fine del libero mercato. Ma a decretarla possono essere solo loro. Unilateralmente. Gli americani. I nuovi padroni del mondo. Noi non possiamo a nostra volta liberamente applicare dazi Siamo sotto minaccia. E non solo a parole evidentemente.
Ma tranquilli. Se volete evitare problemi di ogni tipo coi nuovi sceriffi dell'ordine mondiale basta ubbidire. "Se volete zero dazi, fate i prodotti qui in America" ha dichiarato Trump. Capito? Basta portare la produzione in America e piegarsi ai diktat di un'impero ed un'economia in piena decadenza che i nuovi padroni saranno clementi coi sudditi. Decadente e senza dignità. Senza alcuna dignità!!!
Mario Imbimbo.
mercoledì 2 aprile 2025
... e la resa!! ...
La mediatrice immaginaria.
Il buongiorno di Giulio Cavalli
Meloni ponte”, “Meloni grande mediatrice”, “Meloni tra Trump e Ursula von der Leyen”. Ne abbiamo lette così tante, fin qui, sulla presidente del Consiglio come grimaldello fondamentale di una relazione tra Usa e Unione europea che alla fine qualcuno ci aveva creduto davvero. Del resto è stata proprio la presidente a prendere le parti del vicepresidente Usa J.D. Vance quando ha definito l’Europa «antidemocratica».
La credibilità internazionale del governo italiano e la capacità di mediazione dell’inquilina di Palazzo Chigi sono una favola che scorre a fiumi su giornali e televisioni. Fino a qualche settimana fa Meloni avrebbe dovuto essere colei che avrebbe smussato le intenzioni di Trump. «Lasciatela lavorare», dicevano i suoi fedelissimi, «e vedrete che i dazi Usa saranno solo una minaccia per alzare il livello delle trattative». No, non è andata proprio così.
Oggi alla Casa Bianca andrà in scena lo show. Trump comunicherà i dazi contro l’Unione europea. «È il liberation day», annuncia Trump, che promette comunque di essere «gentile». A von der Leyen e compagnia non resta che rispondere all’attacco commerciale americano infilandosi in una guerra che pagheranno le aziende e i cittadini. Non andrà bene, sicuro. Trump dichiara di sentirsi «derubato» dall’Europa, von der Leyen promette «vendetta».
E la nostra «grande mediatrice»? I retroscena dicono che sia lì a chiedere di «abbassare i toni». Meloni starebbe valutando almeno di ridurre i balzelli per l’Italia, come se fosse davvero possibile isolare il nostro Paese dalle conseguenze concatenate. Ancora una volta era tutto solo narrazione. Tanto a pagare il conto della messinscena sono sempre le aziende e i cittadini.
... la resistenza!! ...
Quest’uomo si chiama Cory Booker, senatore democratico del New Jersey.
Ha appena tenuto il discorso più lungo della storia del Senato americano, parlando per oltre 25 ore consecutive contro Trump, contro Musk e la loro minaccia alle istituzioni americane.
Un modo dichiarato - e legittimo - per fare ostruzionismo alla maggioranza trumpiana in cui ha difeso a spada tratta i diritti civili, ha denunciato le politiche neocolonialiste di Trump, il piano di tagli di Musk al governo federale, la minaccia di cambiare addirittura le leggi per consentire un terzo mandato.
“Ci rendiamo conto di cosa sta succedendo? Questo è un momento morale. Non si tratta di destra o sinistra ma di giusto o sbagliato. Diamoci da fare, creiamo un po’ di caos”.
Stremato, ai repubblicani che lo invitavano a terminare, Booker ha dato una risposta che è già diventata un simbolo di resistenza:
“Non mi siedo”.
La fine del suo intervento è stata accolta con una standing ovation di (quasi) tutta l’aula.
Anche così si resiste al nuovo boss mondiale.
"Non mi siedo". Così ha risposto a chi gli chiedeva di fermare il suo ostruzionismo contro i repubblicani nel Senato americano. E non si è seduto, ed e intervenuto per 25 ore e 5 minuti consecutivi il senatore Cory Booker battendo così ogni record precedente.
Ha citato John Lewis che è stato uno dei "big six", i principali leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani tra gli anni Cinquanta e Sessanta fra cui Martin Luther King.
"Non abbiamo ottenuto i diritti civili perché Thurmond si è convinto. Ma perché John Lewis ha sanguinato per conquistarli". È anche on questo gesti eclatanti che entrano di diritto nella storia che ci si oppone alla deriva attuale!!!
Grandioso.
Lorenzo Tosa
martedì 1 aprile 2025
... mondo alieno!!! ...
Sono tutti uguali quelli di destra: li condannano per cose molto gravi e loro gridano al complotto. Ululano che siccome non li sconfiggono alle urne ci provano con la giustizia, e che i giudici "fanno politica".
Il loro ideale è avere le mani libere, e infatti stanno lavorando a smantellare le democrazie per questo. Vogliono giudici che rispondano all'esecutivo, non che facciano da contrappeso e, se necessario, colpiscano politici e dirigenti.
Forza Marine Le Pen - condannata a 4 anni, per appropriazione indebita di fondi pubblici europei (una frode da 2,9 milioni di euro ai danni del contribuente europeo, attraverso un sistema di impieghi fittizi: sono stati condannati in 24, e il partito Rn dovrà pagare due milioni di euro. Ripeto: due milioni di euro), mica pizza e fichi, e dichiarata ineleggibile per 5 - sei in ottima compagnia: tutti i populisti oggi ululano con te. Il caro Putin, un modello sfolgorante di democrazia (la esporta persino, coi missili, su Kiev), è con te. Musk, il non-eletto, urla che "la sinistra abusa della legge per incarcerare gli oppositori" (ma come, quelli non sono Putin e Erdogan?): per lui abusa della legge chi la applica, non chi la viola.
Naturalmente in Italia c'è Salvini, il più sveglio di tutti: dice che "quella contro Marine Le Pen è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles". Magari pensa che Bruxelles sia in Francia.
E infine il delizioso Orban, altro esempio democratico (chiedete alle minoranze, chiedete alle donne), scrive JesuisMarine.
Oh sì, lo sappiamo bene chi siete: siete tutti uguali.
#LePen #Salvini #Musk #Orban #Putin
... pesce d'aprile? ...
... con tutto quello che sta succedendo persino il pesce d'aprile è stralunato, la realtà supera ogni perversa fantasia!!
lunedì 31 marzo 2025
... Lazio 1 - Torino 1 ...
Lazio-Torino 1-1, gol e highlights: a Marusic risponde Gineitis
La squadra di Baroni gioca un buon primo tempo mettendo alle corde il toro con i tentativi di Pedro e Zaccagni. La Lazio passa all'inizio della ripresa con un gran gol di Marusic. Il Torino non si scompone, Vanoli cambia e i granata attaccano trovando il pareggio grazie al neo entrato Gineitis su assist di Biraghi. La Lazio (a digiuno di vittorie dal 6 marzo e fischiata) supera la Fiorentina e aggancia la Roma a 52
... Giuseppe Conte ...
🔴 INTERVISTA A LA STAMPA
❓Presidente Giuseppe Conte, vuole ringraziare Carlo Calenda che con quel «cancelliamoli» le ha involontariamente lanciato la manifestazione di sabato prossimo?
«Calenda ha detto una cosa gravissima, profondamente antidemocratica, perché non si invoca la cancellazione di un Movimento e di milioni di cittadini che lo votano. E mi dispiace che sui giornali non ho letto parole di condanna: i liberali sono tutti spariti?».
❓Suvvia, non si scandalizzerà per questi toni che, anche se non è un bene, ormai sono la normalità.
«Non è normale che un partito di opposizione, per la sua sopravvivenza, celebri un congresso per incoronare Giorgia Meloni. La verità è che in prima fila era schierato il partito trasversale delle armi, che vuole un'Europa con l'elmetto e affida la crescita a un'economia di guerra. Ci insultano e ci deridono, ma risponderemo con una possente onda di partecipazione».
❓Il partito delle armi... Ma lei il rischio esistenziale dell'Europa lo vede o è tutta propaganda bellicista?
«Lo vedo da tempo per l'Europa, incapace di riaffermare il primato della legalità internazionale, di costruire orizzonti di pace e del tutto subalterna in tutti i conflitti in corso. Ma, domando: davvero qualcuno pensa seriamente di garantire più sicurezza ai nostri cittadini buttando via 800 miliardi per riarmare la Germania e pochi altri Paesi? Davvero il futuro è una transizione militare al termine della quale, per offrire lavoro ai nostri figli, li costringeremo ad arruolarsi nelle forze armate?».
❓Non parla mai del rischio di una ulteriore espansione di Putin e del tema della deterrenza: la Moldavia, paesi Baltici, la guerra ibrida per cambiare i governi nei Paesi europei.
«E quindi dovremmo cedere alla psicosi e anziché costruire un percorso di dialogo per una nuova Helsinki rassegnarci alla creazione di una nuova cortina di ferro? Quella che lei chiama deterrenza renderà la Russia più aggressiva, creando le condizioni per una escalation».
❓La fa facile sul negoziato. Per Putin le condizioni della tregua sono quelle che detta lui. E anche Trump ha detto, per la prima volta, «mi sto arrabbiando».
«Non la faccio affatto facile. Non c'è dubbio che questi tre anni di guerra abbiano rafforzato enormemente il potere negoziale di Putin. Avendo avuto la meglio sul campo di battaglia, vorrebbe dettare le condizioni».
❓Quello in atto secondo lei è un negoziato?
«Sarà faticosissimo, ma Trump non può permettersi di non tutelare al meglio gli interessi dell'Ucraina. Ho solo il forte rimpianto per l'Europa che non siede al tavolo, ma addirittura sembra quasi voler boicottare questo negoziato per non ammettere di avere sbagliato tutto».
❓Le dico la verità: io non ho capito la sua idea di pace.
«Spero che attraverso reciproche concessioni si arrivi a un compromesso onorevole che tuteli efficacemente le ragioni dell'Ucraina. Sicuramente se avessimo accettato di sederci al tavolo del marzo 2022 avremmo potuto proteggere meglio l'Ucraina evitando tutto questo disastro».
❓Putin decretò l'annessione dei territori occupati con un referendum farlocco... Altro che compromesso onorevole.
«Il partito trasversale della guerra criminalizzò chiunque invocava una svolta negoziale. Compreso il cancelliere tedesco Scholz per una telefonata fatta a Putin. A tutti coloro che vogliono la guerra a oltranza ricordo la massima di Erasmo da Rotterdam: la pace più ingiusta è meno dannosa della guerra più giusta».
❓Le piace questo Trump che insulta i "parassiti" europei, minaccia la Groenlandia e mette i migranti dietro le sbarre?
«Avete già provato a schiacciarmi su Trump, ma col Movimento abbiamo una linea chiara: approccio multipolare per i conflitti internazionali, forte vocazione per più Europa ma che sia sociale e democratica, strenua difesa dell'interesse nazionale a partire dai dazi. Lì, come Europa dovremmo rispondere compatti alle minacce protezionistiche, spiegando agli Stati Uniti che così si faranno male anche loro: solo nel settore auto importano il 50/60 per cento della componentistica».
❓Non si sente allineato a Salvini sul tema delle armi?
«Non contano le chiacchiere nei talk show ma come voti in Parlamento. E Salvini è rigorosamente allineato alla maggioranza nella prospettiva guerrafondaia. Noi abbiamo presentato una mozione contro il piano di riarmo: la voti e vedremo se alle chiacchiere per una volta seguiranno i fatti».
❓Quella mozione sembra fatta apposta per mettere in difficoltà Elly Schlein.
«Basta! Ogni volta che portiamo coerentemente avanti delle posizioni ci vedete la strumentalità. Le ricordo che il Movimento è nato il 4 ottobre, giorno di San Francesco e quei valori li abbiamo nel Dna».
❓Cosa sta succedendo nel Pd sulla guerra?
«Schlein, con fatica, sta provando a invertire la rotta rispetto alle componenti del suo partito che spingono per il riarmo. Mi auguro che ce la faccia perché altrimenti rovineremo tutto il lavoro fatto in Europa. Basti pensare a un dato: i Paesi che useranno i fondi di coesione per armarsi, e non per colmare le disparità interne socio-economiche, alla redistribuzione successiva dei fondi li riassorbiranno tutti. E così i Paesi indebitati come l'Italia non li riceveranno più».
❓Dunque si aspetta nella sua piazza anche il popolo del Pd?
«La nostra piazza è aperta a tutte le forze politiche, sociali, associazioni, cittadini che vogliono la pace e vogliono protestare contro un governo che scarica sul sociale la corsa al riarmo, in un Paese dove la produzione industriale è ferma, i salari i più bassi d'Europa, la sanità al collasso».
❓Come si spiega che Meloni non scende nei sondaggi dopo due anni e mezzo di governo?
«I migliori sondaggi si fanno in giro parlando con le persone. E le assicuro che nonostante la sua comunicazione furba la realtà sta emergendo. Si avverte una diffusa insoddisfazione e una forte delusione, specie in coloro che speravano che con l'arrivo di Meloni le cose potessero migliorare e invece la situazione è diventata più buia».
❓E così sicuro che, senza una proposta alternativa compiuta, non prevalga un senso di assuefazione?
«Giorgia Meloni ha beneficiato dell'effetto novità, nonostante sia da trent'anni in politica. Il sentimento popolare sta cambiando: la gente inizia ad arrabbiarsi e compito nostro è trasformare questa rabbia in speranza di cambiamento e partecipazione».
❓Se si votasse domani quale sarebbe il perimetro della coalizione?
«Prima il progetto: legalità internazionale, costruzione di un'Italia protagonista per un nuovo equilibrio mondiale che mette al centro il sociale non le forze armate. E seri investimenti in sanità, scuola, ricerca. Il perimetro è figlio del progetto».
domenica 30 marzo 2025
... falliti pericolosi!! ...
Calenda appartiene a quella casta tanto avversa a chi alla casta non appartiene. Caro Calenda siamo costretti a replicare alle sue illazioni espresse in presenza della cameriera errante. L'attacco del segretario di Azione contro il Movimento 5 stelle e’ in perfetta linea e direttamente proporzionale alla ricrescita del Movimento
5 stelle temuto proprio da gentaglia simile. L’obiettivo di Calenda non e’ altro che il tentativo scomposto di un fallito che tende la mano alla peggiore presidente del consiglio della storia repubblicana, allo scopo di sostenerla nel tentativo di perseguire un’economia di guerra . Un governo che persegue chiaramente l’interesse delle lobbies che producono armi. Non e’ vero che la pace non possa esistere senza forza, piuttosto e’ necessaria una capacità di mediazione di rilievo che porti ad un disarmo collettivo e che persegua una visione di pace che contribuisca a convergere verso un benessere collettivo e nella costruzione di una società più giusta ed equa che non appartiene alla loro concezione. Alla resa dei fatti Meloni si arena palesemente negli approcci che da sempre la caratterizzano: privilegi riservati a pochi, sperequazione sociale, derubricazione dei diritti, comunicazione mediatica edulcorata dal governo, contrapposizione netta nei confronti del potere giudiziario ogni qualvolta lo stesso si permetta di criticare l’operato di un governo che sovverte la legalità per convergere verso approcci posti a difesa di propri sodali indagati e condannati ed addirittura di ricercati con mandato di cattura internazionali liberati da lei stessa e riaccompagnati all’estero con aerei di stato! Come possiamo darle credito in tema di difesa e giustizia attribuendo fiducia al suo operato? Calenda disperato cerca di arruffianarsi Meloni ma farà la stessa fine che fece dopo aver sostenuto Renzi! Povero fallito che cerca di sopravvivere alla sua mediocrità, tentando di rientrare nella casta a cui da una vita ha cercato in tutti i modi di appartenere, esattamente come la arrampicatrice Meloni! Fate schifo!
Crosetto applaude, Meloni ride. Ma tranquilli non è il congresso di Fratelli d'Italia, dove tanto giubilo sarebbe giustificato. No, per quanto assurdo sia questo sarebbe il congresso di un partito di opposizione. E che opposizione giustamente direte.
Ma la Meloni non è impazzita. Ride perchè in quel preciso momento quello che sarebbe un suo avversario, sta dicendo all'unico vero leader dell'opposizione, Giuseppe Conte, che il suo MoVimento deve esser cancellato. Sì, sì avete letto bene. Cancellato.
Il liberale a targhe alterne Calenda deve aver dismesso definitivamente i panni del moderato per calcare quelli dell'estremista ormai indistinguibile da quelli che faticano a dirsi antif@scisti. Tanto è vero che applaudono a più non posso.
Ma d'altronde borghesia liberale e f@scisti son sempre andati a braccetto. Tranquilli col lavoro quotidiano e senza mollare di un centimetro vi cancelliamo noi: quello stupido sorriso dalla faccia almeno. Anche se in realtà l'unica cosa che per Costituzione dovrebbe esser davvero cancellata sono i f@scisti. E i loro servi sciocchi!!!
Mario Imbimbo.
Cara diplomata all’istituto alberghiero Vespucci di Roma, le sue illazioni quotidiane mettono a nudo tutta la sua ignoranza e sprovvedutezza che celano tuttavia sempre il tentativo di raggirare l’interesse generale per convergere verso gli interessi di amici sodali produttori di armi ben conosciuti dal suo Ministro Crosetto, che prima di essere nominato ( guarda caso) Ministro della difesa, si occupava del commercio d’armi. E’ evidente che non potremmo mai aspettarci da lei approcci orientati ad un disarmo collettivo da proporsi universalmente a tutti i paesi, Federazione Russa e Stati Uniti d’America compresi. 1) la sua incapacità di mediazione lo sappiamo non porterebbe mai a tentare un approccio di disarmo universale che sarebbe salutato dal papa come unica opzione percorribile per assicurare una pace davvero duratura e condivisa! Ma si sa…lei utilizza il nome del papa solo per perseguire la sua fasulla propaganda cercando di suscitare facili consensi.
2) e’ evidente che i suoi interessi convergono verso un riarmo foriero nel determinate derive belliciste sempre possibili!
3) gli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale hanno da sempre lavorato per assicurare una netta contrapposizione con il blocco sovietico e le basi Nato hanno da sempre costituito una netta declinazione di un approccio dal quale anche gli Stati Uniti traevano vantaggi di ordine economico mantenendo uno stretto legame con il blocco europeo antisovietico! Altro che gli europei sono parassiti!
A riguardo neppure una parola da parte sua contro le illazioni trampiane solo per questioni di opportunismo politico per divulgare la falsa asserzione che lei costituisca un ponte fra Europa e Stati Uniti smentita su tutta la linea!
Quindi cara cameriera errante se lei pensa di continuare a divulgare le sue puttanate senza soluzione di continuità, sappia che i tempi dei suoi raggiri facili si stanno esaurendo, perché di fronte a richieste di riarmo e di partecipazione dei cittadini alla creazione di un esercito italiano composto da cittadini dai 18 ai 60 anni, la sua scarsa autorevolezza sortirà la sua definitiva fine politica attraverso un netto e perentorio no alle vostre proposte che scongiureranno il reiterarsi di approcci a cui pero’, diversamente da 100 anni fa, disponiamo degli anticorpi necessari per poterle rigettare alla mittente senza esitazione! Attendiamo con grande speranza le sue prossime dimissioni che non tarderanno a concretizzarsi alla luce delle vostre inaccettabili proposte con buona pace ed un sospiro di sollievo per l’intera nazione!
sabato 29 marzo 2025
... Giuseppe Conte ...
Oggi mal di stomaco alle stelle per il partito trasversale delle armi a oltranza: insulti e attacchi a raffica per il sottoscritto e il M5S da Meloni, Crosetto, Calenda. Continuate pure, sono medaglie.
Non sopportano un M5S che cresce nonostante il fango a reti e giornali unificati, che va in piazza, che è libero di dire la sua senza lobby a cui rispondere.
Fa tenerezza Meloni che - dopo aver sottoscritto al Consiglio europeo l’Europa del Riarmo ed essersi battuta per spendere montagne di soldi per le armi (fino a 35 miliardi) fuori dai vincoli - ora punta il dito verso me che le spese della Difesa le ho adeguate nell'ordine di 1 miliardo l'anno mentre portavo oltre 200 miliardi in Italia per sanità, asili nido, imprese e lavoro. Che faccia tosta.
Crosetto, poi, quando si tratta di armi, perde il finto aplomb e si prodiga in insulti personali: per lui non eravamo degni di governare. Vuoi mettere i Fratelli d'Italia con condanne al ministero della Giustizia, la Ministra alle prese con una truffa allo Stato o un Ministro della Difesa che fino al giorno prima della nomina era il rappresentante ufficiale delle industrie delle armi. Questi sì che sono titoli!
Infine Calenda, che si finge liberale a giorni alterni: per lui il M5S andrebbe cancellato. Che cultura politica è mai questa? Immaginatelo al governo intento a “cancellare” il M5S e i cittadini che la pensano come noi. Rispetto per chi è contrario al riarmo, Carlo, anche se hai l'elmetto da 3 anni.
Siamo scomodi si sa, ma andremo dritti per la nostra strada. Fatevene tutti una ragione. Il 5 aprile tutti in piazza contro la follia del riarmo. Fermiamoli.
... Luciano Canfora ...
Luciano Canfora: “La guerra c’è, ma non si dice. E chi dissente va intimidito”
Siamo in un chiaro clima di psicosi delle élite. La narrazione militarista ormai triennale che voleva la Russia sconfitta dall’Ucraina aiutata dalla Nato ha fallito, sconfitta dal principio di realtà. L’urgenza del riarmo europeo, da ottenere indebitandoci per complessivi 800 miliardi a scapito della spesa sociale dei singoli Paesi, non è avvertita come tale dall’opinione pubblica. Ciò genera un panico da impotenza che si trasforma in un senso di onnipotenza. Ne parliamo col professor Luciano Canfora, storico e filologo.
Professore, lei avverte una recrudescenza del clima grazie al quale il sistema mediatico ci propina propaganda bellica, eticizzando il riarmo ed estetizzando la guerra, e i dissidenti sono trattati come disertori? Da quando si è passati dalla guerra nascosta, quella dell’Ucraina contro il Donbass, alla Guerra palese, quella della Russia contro l’Ucraina in difesa del Donbass, è scattata una macchina informativa e disinformativa molto ben congegnata. Già il 25 febbraio 2022 i grandi giornali, su 50 pagine, ne avevano 25 sulla guerra. In capo a pochi giorni circa 4 milioni di ucraini scapparono in Austria, Germania, Svizzera, Francia, Italia, e l’accoglienza fu immediata. Mentre 50 migranti sono un problema epocale per cui auspicare che vadano sott’acqua nel Mediterraneo, 4 milioni di ucraini hanno trovato subito le strutture per accoglierli. Questo significa che la guerra era già preparata, e quando c’è la guerra, scatta immediatamente la censura contro chi eccepisce.
C’è un’aria di emergenza, di decisioni che vanno prese all’istante, il che naturalmente esclude il dibattito democratico.
Non mi stupisco, ma dico: visto che avete preparato e attuato la guerra, state esercitando la censura. La risposta è: ma non siamo in guerra. Non bisogna dirlo, altrimenti l’opinione pubblica, per quanto drogata, addormentata, rimbambita, viene improvvisamente a svegliarsi e dice: scusate, siete entrati in guerra senza chiederci nulla? Bisogna dire che la guerra non c’è, però ci si comporta in relazione al fatto che c’è e chi eccepisce viene malmenato.
Una commissaria per le crisi della Ue posta un video su come sopravvivere a un’emergenza, si suppone bellica o nucleare: riempie la “borsa della resilienza” con acqua, cibo in scatola, coltellini svizzeri…
Lei forse non ricorda il ministro Forrestal. Era il segretario di Stato degli Stati Uniti al tempo di Truman. Convintosi che la Russia stesse per scatenare la Terza guerra mondiale, si buttò dalla finestra e morì.
Ma i governanti di adesso fingono o ci credono veramente?
L’uno e l’altro, perché si trovano il lavoro già fatto. Macron è la caricatura, non dico di De Gaulle, ma di qualunque altro presidente arrogante della Repubblica francese. Forse manderà la Legione straniera, come facevano in Indocina, in Algeria. Lui è convinto, e qualcheduno gli va dietro, che prima o poi dovrà prendere “l’ultimo treno”. O andiamo a fare la guerra con Macron armato fino ai denti, o è la fine. Fanno il loro mestiere, sono pagati per quello.
Che differenza c’è tra chiamare il piano ReArm Europe della Von der Leyen col nome più sbarazzino di “Readiness 2030”, prontezza, e l’“Operazione militare speciale” di Putin per non dire “guerra”?
Ricordo un video: aprile 2017, tre anni dopo la Crimea. Si vede il nostro presidente della Repubblica accanto a Putin che si compiace col presidente della Repubblica federativa russa, dicendogli che sorveglierà il mantenimento della pace e il controllo delle crisi in quelle aree. Un passato azzerato, per cui la storia incomincia il 24 febbraio del 2022. Se da parte russa ci fosse stata l’intenzione di fare una vera guerra, non saremmo alle prese con Zaporizhzhia sì o no. Una guerra a 18 carati sarebbe stata di gran lunga più invasiva, distruttiva, tragica. La scelta è stata a bassa intensità. Un lessico può essere felice o infelice, sbagliato, reticente; distinguere i termini in riferimento all’oggetto definito è una cosa giusta. Ora tutti gli Adriani Sofri del mondo cominceranno a strillare “Canfora agente russo”, pazienza.
Si dirà: in Russia si è arrestati se si dice “guerra”. Qui non si arresta chi parla di riarmo.
Veramente succede di tutto alle manifestazioni pro-Palestina, andiamoci calmi a vantarsi di essere sempre più bravi.
Forse hanno capito di avere sempre meno consenso presso i popoli?
Il consenso non è richiesto. Viviamo in regimi che si auto-definiscono democratici, ma hanno portato il Paese in guerra più volte, nel ’99 contro la Federazione jugoslava, questa volta addirittura in una coalizione non confessata ma operante vastissima, senza menomamente porsi il problema se le persone normali fossero o meno d’accordo. Non ne hanno bisogno.
A che serve allora la propaganda?
A intimidire le voci che eventualmente possano dissentire. Giornali e telegiornali, anche TeleKiev di La7, sono fruiti da una piccolissima parte della popolazione. Qual è l’obiettivo di quella robaccia? Intimidire il ceto intellettuale, chiamiamolo così, che potrebbe dissentire e che però bisogna ogni tanto coinvolgere per dimostrare che siamo democratici e abbiamo anche ragione.
https://www.ilfattoquotidiano.it/.../luciano.../7931072/
venerdì 28 marzo 2025
... terremoto!! ...
Un terremoto di magnitudo 7.7, seguito da un secondo sisma di 6.4, ha colpito la Birmania.
Le vittime "potrebbero essere migliaia". Cinque bambini e un novizio sono morti nel crollo del monastero di Wailuwun, a Taungoo. Si registrano poi almeno 25 vittime, fra cui diversi minori, nel crollo di una moschea a Mandalay. Il sisma, 300 volte più forte di quello di Amatrice, è stato devastante anche oltre confine: è stato avvertito anche in Cina, India, Laos, Bangladesh e soprattutto in Thailandia dove, a Bangkok, un grattacielo in costruzione è crollato e decine (pare 43) di persone risultano disperse.
Un pensiero per queste popolazioni.
... 17 -- D 48 ...
... mattinata passata all'ospedale oftalmico per una visita di controllo: prescritte n.2 punture occhio sinistro ad aprile e maggio e nuovo controllo a luglio!! Pressione occhi: 22 sinistro, 15 destro!!
giovedì 27 marzo 2025
... INCREDIBILE !!! ...
6 gennaio 2021: i sostenitori di Donald Trump assaltarono il Campidoglio per impedire con la violenza la proclamazione di Biden.
Incitati dalle bugie (tutti i processi le hanno smascherate) sui brogli elettorali, i manifestanti sfondarono porte e finestre, devastarono gli uffici, minacciarono di morte anche il Vicepresidente Pence, reo di non ubbidire ai violenti, costringendo i parlamentari a mettersi in salvo. L’attacco, durato sette ore, causò subito 52 arresti, 13 feriti, in particolare fra le forze dell’ordine, e 5 vittime, cui seguirono oltre mille condanne penali.
Trump in una recente intervista con Newsmax, ha proposto un “fondo di compensazione” per coloro che hanno partecipato all’assalto, definendoli “patrioti” e affermando che “molti in governo li apprezzano”.
E mentre Trump si fa paladino di chi ha messo a rischio la democrazia, ci viene spontaneo chiederci: sono questi i “patrioti” che piacciono a chi in Italia, come il signor S, non perde occasione di lodare Trump?
E se in Italia perdessero le elezioni che cosa dobbiamo aspettarci dai “patrioti” nostrani? Forse spetterà quel giorno a noi cittadini respingerli?
(Fonte: Rai News, New York Times)
Per approfondire e leggere le fonti vai sul sito smaskonline.it
#smask #smascheralabestia #trump #campidoglio #usa #statiuniti #elezioni #salvini #governomeloni #politica #politicaitaliana
Guardando certe immagini viene lecito domandarsi che fine abbia fatto l'umanità. La segretaria per la Sicurezza degli Stati Uniti Kristi Noem nel voler ribadire la linea trumpiana del governo contro l'immigrazione illegale ha pubblicato un video sui suoi canali social.
Noem si è fatta riprendere di fronte a una cella con decine di detenuti all'interno del Centro di Confinamento per il Terrorismo di El Salvador. Un centro di detenzione fuori dai confini americani. Ecco dove deve aver preso ispirazione la nostra Premier per i suoi fallimentari progetti.
"Voglio ringraziare il presidente di El Salvador per la partnership con gli Stati Uniti che ci consente di portare qui i nostri terroristi. E voglio che tutti sappiano che chi viene illegalmente nel nostro Paese dovrà affrontare questa conseguenza". Queste le parole della segretaria per la sicurezza Usa.
Cappellino d'ordinanza, piega ai capelli appena fatta, abbigliamento sportivo e dietro di lei orde di carcerati a petto nudo ammassati in maniera disumana. Immagini che forse anche i peggiori n@zisti avevano il pudore di non mostrare come fossero medaglie al valore. Che fine ha fatto l'umanità?
mercoledì 26 marzo 2025
... DELINQUENTI !! ...
E alla fine è proprio il governo di Giorgia Meloni a mettere le mani nelle tasche degli italiani.
Infatti, secondo i calcoli della CGIL, nel silenzio generale la riforma fiscale della destra attribuisce una tassa indebita a quasi 20 milioni di lavoratori e 10 milioni di pensionati, che si ritroveranno a pagare dai 70€ ai 270€ in più di Irpef, per un totale di 4,3 miliardi, che solo in un futuro incerto gli verranno restituiti.
Un errore clamoroso, da principianti alla sbaraglio. Oppure il maldestro tentativo di imbrogliare i conti e far finta che le casse pubbliche non siano vuote. Chissà...
Quello che è certo è che milioni di lavoratori e pensionati si ritrovano derubati dalla destra, mentre il costo della vita sale sempre e le buste paga restano uguali.
Quando noi proponiamo la patrimoniale su chi possiede milioni di euro gridano allo scandalo, poi però la vera patrimoniale la fanno loro su lavoratori e pensionati...
#AlleanzaVerdiSinistra
Donzelli contro Salvini: "Finché c'è questo pezzo di m**** non parlo".
Durante un incontro con la stampa il deputato di Fratelli d'Italia insulta il giornalista del Fatto Giacomo Salvini, evidentemente reo di fare informazione chiara e trasparente.
La destra sta facendo la guerra alla libertà di parola.
Nel mondo al contrario nel quale siamo davvero precipitati accade che la comica Luciana Littizzetto finisca nel mirino della destra per aver detto a "Che tempo che fa" che "non siamo capaci di fare le guerre, facciamo cag@rissimo a combattere. Da Caporetto alla campagna di Russia, sono più le volte che abbiamo perso".
Un'affermazione tanto ovvia quanto vera, ma tanto è bastato per scatenarle contro di lei l’ira della destra, di un generale di Corpo d’armata che la ha citata in tribunale per diffamazione, del sempre pessimo Cruciani che non aspettava altro per sparlarne in quel letamaio che è la Zanzara e addirittura una class action dell’Osservatorio vittime del dovere.
Per una battuta? Ovvia, veritiera e per giunta totalmente innocua. E tutto questo mentre un comico vero comico, suo malgrado e nonostante la manifesta incapacità assurto a importanti ruoli politici, definisce un "pezzo di merd@" un giornalista scomodo? Ma ci rendiamo conto? Ma ci rendiamo conto? Anche basta. Anche basta!!!
martedì 25 marzo 2025
... DANTEDI' ...
Oggi è il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.
Secondo gli studiosi, il 25 marzo sarebbe la data d'inizio del viaggio allegorico attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.
... Berlinguer attualissimo! ...
Quello che segue è un estratto dall'ultima intervista di #EnricoBerlinguer a "Critica Marxista", pubblicata sul numero 1-2 del 1984. Già allora si parlava di corsa al riarmo "per la pace". Ecco come la pensava Enrico:
“Le forze politiche le quali sostengono che la difesa dell’#Europa va cercata nella formazione di un terzo blocco militare si mettono in una posizione senza via di uscita. E non solo perché l’Europa, in questo modo, non eserciterebbe quella funzione di equilibrio e di moderazione che può e deve avere e che le è richiesta dal mondo progressivo extraeuropeo. Essa rinuncerebbe anche ad essere soggetto che coopera al superamento del sottosviluppo.
I paesi della Comunità, del resto, non hanno alcuna realistica possibilità di sostenere l’onere dell’armamento nucleare e degli altri armamenti che oggi integrano quello nucleare.
L’Europa è come costretta, per sue intrinseche ragioni non solo economiche, a una politica di #pace. A costringerla c’è il fatto che l’Europa è, tra Ovest ed Est, territorio di confine e di incrocio. Non solo una guerra totale, come è ovvio, ma anche una guerra locale, di "prova" e di "esibizione", fra le massime potenze, avrebbe per l'Europa conseguenze di annichilimento.
Non è un caso se oggi l’Europa è il luogo del mondo in cui si ha la maggiore concentrazione di strumenti di sterminio. Il nostro continente era tra i continenti quello a densità demografica maggiore....
Anche una guerra locale in Europa, ammesso che sia possibile, metterebbe fine a molta vita vivente e a questa grande vita divenuta testimonianza storica.
La vita vivente conta certo più di quella trascorsa; ma anche questa umanità già vissuta conta in modo determinante.
Aggiungo infine che se l'Europa prendesse la via di divenire un terzo blocco militare, la direzione della vita politica europea finirebbe per essere presa, prima o poi, da gruppi e caste reazionarie" .
Tremendamente attuale.
#Berlinguer #CiaoEnrico #PerEnricoPerEsempio
lunedì 24 marzo 2025
... 24 marzo 1976 ...
#Argentina Nella notte del 24 marzo del 1976 una voce solenne e marziale diffonde via radio e tv l'annuncio che una giunta militare guidata dal generale dell'esercito Jorge Rafael Videla, integrata dai capi della Marina e dell'Aviazione, Massera (intimo amico di Licio Gelli) e Agosti, ha destituito la presidente in carica, Isabelita Peron, assumendo pieni poteri.
Inizia una tragedia collettiva e privata che portera' alla 'desaparicion' e alla morte di oltre trentamila persone, nell'indifferenza, nella accondiscendenza interessata e nella complicita' delle grandi potenze del tempo a cominciare dagli Staff Uniti e persino del Vaticano.
Fin dalle primissime ore che seguono al colpo di stato, arresti, perquisizioni, interrogatori, torture e sparizioni diventano moneta corrente.
Studenti, sindacalisti, lavoratori e semplici cittadini accusati di simpatizzare per le 'forze della sovversione' vengono perseguitati senza pietà.
I garage di Buenos Aires si trasformano in mattatoi, viene inaugurata l'atroce pratica dei 'voli della morte' e la famigerata Esma, la scuola superiore di meccanica della Marina.
È la 'Guerra sucia', la 'Guerra sporca', che il regime mette in atto per reprimere la sovversione marxista e peronista di sinistra e che cancellò un’intera generazione.
Il regime volle evitare di ripetere gli errori commessi da Pinochet in Cile, dove i militari nella loro arroganza fecero spettacolo della violenza e della ferocia con cui si reprimeva il popolo.
La Giunta militare volle eliminare tutti i suoi nemici senza che si diffondesse la coscienza di tale annientamento.
Gli oppositori sarebbero stati sequestrati da gruppi non identificati, caricati su vetture senza targa e fatti scomparire.
Le operazioni venivano compiute nei posti di lavoro delle persone segnalate o per strada anche in pieno giorno ma la stragrande maggioranza dei sequestri avveniva di notte in casa delle vittime.
Il commando occupava la zona circostante ed entrava nelle case facendo uso della forza. Terrorizzava e imbavagliava perfino i bambini obbligandoli a essere presenti.
La vittima veniva catturata, brutalmente colpita e incappucciata, poi trascinata fino alle macchine che aspettavano mentre il resto del gruppo rubava tutto quello che poteva (in alcuni casi arrivavano perfino dei camion) o distruggeva quello che non poteva portarsi via, picchiando e minacciando il resto della famiglia. Anche nei casi in cui i vicini o i parenti riuscivano a dare l’allarme, la Polizia non arrivava mai.
In questo modo migliaia e migliaia di persone diedero forma a una fantasmatica categoria, quella dei #desaparecidos.
Nessun interrogativo trovò una risposta: la Polizia non aveva visto nulla, il Governo faceva finta di non capire di che cosa si stesse parlando, la Chiesa non si pronunciava, gli elenchi delle carceri non registravano le loro detenzioni, i magistrati non intervenivano.
Intorno ai desaparecidos si era alzato un muro di silenzio. Con i diritti avevano perso anche l’esistenza civile.
Dal momento in cui avveniva il sequestro la persona restava totalmente isolata dal mondo esterno. Depositata in uno dei numerosi campi di concentramento o in luoghi intermedi di detenzione dove veniva sottoposta a torture infernali, e lasciata all’oscuro della propria sorte.
#AmericaLatina
... complici!! ...
la P.d C. Giorgia Meloni.
24 Marzo 2025
Ciò che è accaduto il 24 marzo di ottantun'anni fa rappresenta una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all'Italia intera. L'eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione come azione di rappresaglia per l'attacco partigiano di via Rasella, è una delle pagine più dolorose della storia nazionale ed è compito primario delle Istituzioni, ad ogni livello, raccontare quello che è accaduto e trasmettere in particolare alle giovani generazioni la memoria di quei fatti. In questa giornata, rendiamo omaggio alle 335 vittime di quell'indicibile massacro e rinnoviamo l'impegno per custodire e proteggere i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica.
La Russa, tra i più atroci massacri nazisti
"Rendiamo un deferente omaggio alle 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Una tragedia che richiama tutti ai valori fondamentali della democrazia, della libertà e della dignità umana. Il massacro nazista, avvenuto il 24 marzo 1944, è tra i più atroci della nostra storia e deve restare impresso nella memoria collettiva affinché simili barbarie non si ripetano mai più". Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa.
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Se leggete i comunicati che, doverosamente e immagino quanto sentitamente, hanno mandato la Premier Meloni e il Presidente del Senato Ignazio Benito Maria La Russa per la commemorazione della strage delle fosse ardeatine un particolare comune non può non saltarvi all'occhio. Entrambi definiscono la strage n@ziste.
E non quale invece di fatto fu, una strage nazif@scista. Chissà perchè?!? Mai una parola sulla attiva collaborazione e responsabilità dei f@scisti in tutte le stragi perpetrate dopo l'Armistizio in Italia. Nel caso specifico il questore Caruso, che durante l'occupazione tedesca, era appunto questore della città per la Repubblica Sociale Italiana, l'istituzione fantoccio guidata da Mussol*ini ed alleata appunto dei n@zisti.
Caruso compilò con eccezionale zelo (addirittura aggiungendo 5 nomi in più) la lista dei 335 prigionieri fatti ammassare e poi sparati a bruciapelo dai tedeschi nell'eccidio trsitemente famose avvenute alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.
Sono parole di circostanza e lacrime di coccodrillo le vostre fino a che non chiamerete le cose col loro nome e troverete il coraggio di vedere una cosa fin troppo semplice da vedere. È antif@scista la Costituzione su cui avete giurato e sono antif@sciste le istituzioni che guidate. Che vi piaccia o no l'Italia è fondata sull'antif@scismo. Qualunque cosa diciate o meno!!!
Mario Imbimbo:
La Meloni di “eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione”. Non una parola sulla attiva collaborazione e responsabilità dei fascisti come il questore Caruso. Parole indegne per altissime cariche della Repubblica nata dalla Resistenza. Vorrebbero riscrivere la storia nascondendo i crimini del fascismo. Non ci riusciranno."
Bravissimo Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale Anpi, che prova a ricordare un pò di storia a chi evidentemente in maniera colpevole prova a distorcere e dimenticarla. È per questo che pochi giorni fa ho preso la tessera dell'Anpi. Una prima generazione di partigiani sta ormai per motivi anagrafici morendo. Se non vogliamo che la storia sia distorta, mistificata, dimenticata tocca a noi più giovani raccogliere il testimone. #FosseArdeatine #Liberazione80
le reazioni:
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