Naomi Seibt è una influencer tedesca di estrema destra, vicinissima all’Afd, considerata da molti con una certa semplificazione giornalistica l’anti-Greta.
Per mesi, anni, ha portato avanti sui social posizioni estreme, xenofobe, omofobe, antiscientifiche, negazioniste della crisi climatica, attirando attorno a sé orde di fanatici e anche - è inevitabile - molte critiche.
E, proprio per questo, Naomi Seibt cosa ha fatto?
Ha chiesto asilo politico agli Stati Uniti di Donald Trump in quanto si sente minacciata e perseguitata dagli antifascisti.
Anni passati a soffiare sul fuoco, discriminare, negare la scienza, e ora per quelle idee totalmente folli, pericolose, antiscientifiche, si sente perseguitata.
E chiede asilo politico, come fosse una martire del pensiero libero.
In fondo non c’è metafora migliore di questi tempi: prima sparano sciocchezze e avvelenano i pozzi, e quando qualcuno glielo fa notare fanno le vittime e scappano con la coda tra le gambe.
Vi ricorda qualcuno?
Strano solo che ancora nessuno della destra italiana non le abbia già offerto asilo, protezione, santificazione e pure un’ospitata tv.
Tempo al tempo.
Lorenzo Tosa.
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