venerdì 25 luglio 2025

... la copertina non basta!! ...

"Ieri, la rivista “Time” ha messo Giorgia Meloni in copertina. E la destra ha perso la testa. “È come De Gasperi!”, ha gridato Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario dei senatori di FdI. “Meloni entra nella storia!”, ha starnazzato Federico Mollicone. “E ora chi lo dice ai nostri disfattisti?”, ha esultato Daniela Santanché. E poi post su post, comunicati stampa. Di tutto. Peccato che nessuno di loro, dal primo all’ultimo, si sia preso la briga di leggere l’articolo. E cosa dice l’articolo? Questo: “L’agenda politica interna della premier italiana è al passo con la schiera globale di leader autoritari in ascesa: consolidare il potere esecutivo, reprimere i media, esercitare il controllo sul sistema giudiziario, prendere di mira gli immigrati senza documenti e limitare alcune forme di protesta“. E ancora: “In patria, Meloni ha cercato di ampliare i poteri del Primo Ministro e ha approvato una legge sulla sicurezza che limita alcuni tipi di protesta e ne aumenta le pene per altri. Sta tentando di ‘riformare’ la magistratura attraverso una complessa serie di misure che amplierebbero il controllo del Primo Ministro sui procedimenti giudiziari”. E poi: “Ci sono molti membri del suo partito che covano ancora nostalgia del fascismo. Il secondo in linea di successione alla presidenza dopo Meloni, Ignazio La Russa, un tempo teneva un busto di Mussolini nel suo appartamento”. E infine: “Dopo l’intervista, Meloni si chiede come appaia agli occhi di chi è al di fuori. ‘È sinceramente preoccupato per qualcosa?’ chiede. Questa è la mia domanda. In Europa, dove i fantasmi dell’autoritarismo e delle sue decine di milioni di vittime infestano ogni angolo del continente, è difficile non esserlo“. Il Time la studia come si studiano le epidemie. Ma loro, contenti, postano la copertina". Grazie sempre agli amici di Abolizione del suffragio universale che a differenza della destra si sono presi la briga di fare una cosa semplice e che dovrebbe essere propedeutica al parlare: leggere. A destra invece si fermano alla copertina!!! 

Mario Imbimbo.
E niente, mi tocca fare il guastafeste dell’entusiasmo che sprizza da Fratelli d’Italia, ma la copertina del Time a Giorgia Meloni non è proprio il trofeo da sventolare ai tifosi. Se fossi un suo elettore, mi girerebbero un po’. Tipo: “Giorgia, davvero? Ti sei fatta promuovere dal preside delle élite globali?” La copertina del Time è il termometro del sistema: ti dice chi è il cocco di tecnocrati, finanza internazionale e vincoli esterni. E attenzione, non sono tutte uguali: alcune copertine ti incensano, altre ti fanno nero. Indovinate quali fanno paura.Ricordate Berlusconi nel 2011? Mezzo disobbediente agli ordini di Bruxelles, rallentava il piano di Draghi e Trichet per smantellare lo Stato sociale. Bocciato. Monti 2012? Il secchione perfetto, quello che ha disintegrato l’articolo 18 e fatto piangere Elsa Fornero per le pensioni. Promosso con lode. Draghi 2013? Standing ovation: il suo “programmino” per l’Italia era una condanna scritta e firmata. Bacio accademico. Salvini 2018? Il ribelle che osava questionare la tratta degli schiavi e l’UE. Sette in condotta, rimandato. E poi c’è Giorgia. Guardatela: sembra la Hermione Granger della situazione, pronta a snocciolare la lezioncina per compiacere Von Der Leyen (astensione sulla sfiducia? Chapeau!). Altro che pugni sul tavolo, qui si sbattono i tacchi. La promessa di “mettere in riga l’UE” e “finire la pacchia”? Archiviata. Copertina del Time incorniciata, 10 e lode, targhetta d’onore nel club dei bimbi buoni. Brava Giorgia, ora sei la pupilla del sistema. Ma i tuoi elettori, sono contenti di questo? Quelli che non hanno letto l'articolo, maanche quelli che lo hanno letto non capendo (Nordio sei tu?) 
diranno: FOZZA GIOGGIA 

Povera Italia 

 di Antonio F. Spitale, 25 luglio 2025

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