sabato 12 luglio 2025

... il bluff della stronza!! ...

Giorgia e il grande bluff. 

Si era presentata come la patriota della porta accanto, la madre, la cristiana, l’italiana. Ma più che una madre sembra una matrigna, più che cristiana un’evangelista da talk-show, e quanto all’essere italiana... beh, se l’Italia è questa, chi può darle torto a fuggire a Bruxelles ogni due settimane? Aveva promesso meno tasse e invece ci ha dato meno sogni. Aveva giurato di difendere i poveri e invece ha seppellito il reddito di cittadinanza come se fosse un vizio da estirpare, non una boccata d’ossigeno in mezzo al fango. Ci aveva raccontato la favola della sovranità ma appena l’Europa ha sbattuto i tacchi, lei ha fatto l’inchino. E il Piano Mattei? Una cartolina d’altri tempi, una mappa disegnata con l’evidenziatore su un atlante scolastico. Risultati? Tanti sorrisi tra diplomatici con cravatte strette e strette di mano che puzzano di petrolio e compromessi. Ma in Africa ci ridono dietro. Ci ridono anche a Berlino e a Parigi. Lei dice che contiamo. Sì, come la mozzarella sulle pizze surgelate nei discount tedeschi. Sul fronte interno è un festival della recita: si fanno conferenze, si lanciano slogan, si approvano decreti con nomi epici e contenuti vuoti come bottiglie lanciate al mare. Intanto, l’Italia va a picco e nessuno trova la scialuppa. Parlano di sicurezza e legalità, ma intanto ci si ammazza nei cantieri e nelle carceri. Parlano di famiglia ma ignorano le madri sole, i bambini disabili, i padri disoccupati. Parlano di merito e poi si premiano sempre gli stessi: i fedeli, i mediocri, gli amici degli amici. Parlano di libertà, ma guai a dissentire: o sei patriota o sei nemico, o applaudi o tradisci. Nel frattempo lei si filma, si immortala, si narra. Ogni viaggio è una crociata, ogni foto un’epopea. Ma il paese vero, quello che si alza alle sei, che lavora in nero, che fa la fila alla ASL, che conta gli spicci sul bancone del discount... quello non lo vede nessuno. E quando alza la voce, gli dicono che è populista. E allora che resti in silenzio, l’Italia, tanto il rumore lo fanno già loro, con le conferenze stampa, con i post su Instagram, con i selfie con Trump e gli abbracci ai re sauditi. Chiamatelo governo, se vi fa piacere. A me pare più uno spettacolo a puntate. Solo che qui non si ride, non si piange: si tira avanti. Come in un bar all’alba, quando restano i bicchieri sporchi, l’odore acre di sambuca andata a male e il conto da pagare. Sempre noi, sempre noi a pagare. 

© Federico A. Garcia 
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 Disclaimer 

 Art. 21 della Costituzione Italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.” Art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 

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