venerdì 11 luglio 2025

... Goffredo Fofi ...

IN RICORDO DI GOFFREDO FOFI 

#GoffredoFofi è stato un agitatore culturale, prima ancora che studioso, scrittore, critico cinematografico, teatrale, letterario. Ha formato generazioni di studiosi, ricercatori, animatori, artisti, operatori della cultura e del sociale, colmando, con la sua intelligenza, cultura, passione, forza morale e curiosità, il vuoto lasciato dall’Accademia. Goffredo è stato un insostituibile Maestro: la sua scomparsa segna profondamente un’amplissima comunità, fatta di persone che per molte generazioni si sono riconosciute nella sua voce libera e colta, autonoma e coraggiosa, critica e amorevole. Restano, per tutti, i suoi libri, i suoi interventi, il suo insegnamento. 
Appunto tra i suoi libri, ricordiamo la fondamentale 'Avventurosa storia del cinema italiano', curata a quattro mani con Franca Faldini. Fofi era membro del Comitato di programmazione del festival Il Cinema Ritrovato. 

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Nell'immagine, Fofi in Piazzetta Pasolini, durante un incontro del festival Il Cinema Ritrovato 2024.
La cultura è anche conflitto, diceva Goffredo Fofi, che molto si è speso affinché la cultura potesse essere di tutti e tutte. Il ricordo di chi gli ha voluto bene nelle nostre trasmissioni, le sue rubriche di letteratura e cinema per Zazà, una lunga intervista per La vita che mi diedi: la sua voce e il suo ricordo nei nostri archivi, su RaiPlay Sound
Goffredo Fofi ha vissuto appieno la sua vocazione di uomo di pensiero e azione, di parola e di impegno. Maestro lo è stato per davvero, come ci racconta la sua profonda e costante vicinanza ai giovani, fondamento su cui ha costruito la sua missione, con infinita curiosità e inesauribile capacità di ascolto. Critico, scrittore, ideatore di riviste, instancabile agitatore di redazioni, costruite ogni volta come un’impresa magnifica e determinata, dai Quaderni piacentini a Lo Straniero e Gli Asini, non ha mai smesso di partecipare all’animazione e alla difesa di un pensiero diverso, più profondo, più diagonale, spesso disallineato a quello corrente. Ha avuto per tutta la vita la “vocazione minoritaria”, per citare un suo titolo. E su quella vocazione ha costruito ponti e incontri, articoli e interventi, libri e manifestazioni. Ha scritto del mondo che ci circonda scegliendo accuratamente le lenti con cui osservarlo, in particolare quella del cinema (memorabili i suoi articoli e i suoi libri) e quella della letteratura (non da meno). Ha ininterrottamente camminato per le strade del nostro Paese attraverso le campagne siciliane fino ai vicoli di Napoli, di Roma. È inciso nella memoria della nostra casa editrice il suo antico e speciale rapporto con Enzo Sellerio, nato dal comune impegno nella comunità di Danilo Dolci. E da allora non è mai mancato il confronto con lui, soprattutto legato ai libri, sui quali sapeva posare il suo sguardo unico. A volte in armonia, a volte in disaccordo, ma sempre con franca schiettezza, ci siamo scambiati pensieri e pareri come si fa quando l’amicizia è vera e profonda. Oggi siamo tristi, ma ci stringiamo forte a tutta la comunità dei suoi lettori e amici sapendo che grazie ai semi della sua paziente capacità di unire le persone, non saremo soli nella sua memoria. Grazie Goffredo, grazie per tutto quello che hai sempre generosamente condiviso. Come un vero maestro. Palermo, Cortile Cascino. Goffredo Fofi si unisce al digiuno di Danilo Dolci, 1957. Fotografia di Enzo Sellerio.

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