giovedì 11 settembre 2025

... Twin Towers ...

Questa notte, 24 anni fa, 

246 persone si sono addormentate pensando al volo del mattino. 
2.606 persone si sono addormentate pronte per una nuova giornata di lavoro. 
343 vigili del fuoco si sono addormentati in attesa del loro turno. 
60 poliziotti si sono addormentati pensando alla pattuglia del giorno dopo. 
8 paramedici si sono addormentati pronti a salvare vite. 

Era l’ultima notte in cui padri e madri hanno abbracciato i propri figli, mariti hanno baciato le mogli, fidanzati hanno stretto la persona amata. Nessuno di loro ha visto oltre le 10 del mattino dell’11 settembre 2001. 

In un solo istante la vita può cambiare per sempre. Per questo oggi respira più forte, vivi ogni attimo e non dare mai nulla per scontato. E stasera, prima di chiudere gli occhi, abbraccia chi ami, stringilo più forte e ricordati di quanto sia prezioso ogni secondo. –

 11 settembre 2001 #11settembre #fblifestyle
11 settembre. 

THE FALLING MAN di Richard Drew 

Quasi tutte le foto che ritraggono persone lanciate nel vuoto vengono chiamate con lo stesso nome “The falling man” ma in realtà tutto nasce dalla prima fotografia che vedete nella serie, e che venne scattata da Richard Drew. Tutto accade quindici secondi dopo le 9:41, nelle grinfie della forza di gravità, il corpo accelera al ritmo di dieci metri al secondo. Presto viaggerà a una velocità di 280 chilometri orari, ed è capovolto. Subito dopo lo scatto della macchina fotografica, che sembra congelarlo per un istante, continua a cadere fino a scomparire. Sebbene quell’uomo in caduta libera fosse completamente ignaro di quest’equilibrio estetico raggiunto, questo diventerà l'elemento essenziale nella creazione di una nuova bandiera, un vessillo composto interamente da barre d'acciaio che brillano al sole. Il vessillo di una tragedia. Chi ha scattato quella foto non è estraneo alla faccenda e non è nemmeno un passante qualunque: il suo nome è Richard Drew. C’è stato un momento in cui Drew ha capito che qualcosa stava per succedere. Quel momento sarebbe rimasto nella storia e soltanto persone come lui hanno la freddezza necessaria per immortalare e fissare la storia su un rullino. Era già successo quando Drew era giovane, all’epoca aveva solo ventun anni e si trovava proprio dietro a Bob Kennedy quando il politico, fratello di John, fu colpito alla testa. Era così vicino che la sua giacca fu sporcata dal sangue, ma anziché fuggire saltò sul tavolo e scattò una foto di Kennedy con ancora gli occhi aperti e vigili, e poi scatto altre foto di Ethel Kennedy accovacciata sul marito mentre supplicava i fotografi come lui di non scattare foto. Richard Drew non lo fece. Anche se ha conservato la giacca decorata da sangue di Kennedy, non ha mai evitato di scattare una foto, non ha mai abbassato lo sguardo. Oggi lavora per l'Associated Press. È un giornalista. Non spetta a lui rifiutare di fissare delle immagini in memoria, perché non si sa quando si fa la storia finché non la si fa. Un fotografo lavora con le foto fatte ai corpi, qualsiasi corpo, ed è quello il lavoro di Drew.

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