Lucia Coluccia.
domenica 21 settembre 2025
... Giornata della Pace? ...
Dicono che oggi sia la Giornata Internazionale per la Pace.
Non chiamatela pace se è un nome senza volto, un'invocazione vuota su un mondo che si spezza.
Di che pace stiamo parlando oggi?
Non di quella retorica e consolatoria, quella da concorso di bellezza, che invoca genericamente "la pace nel mondo" senza mai nominare l'aggressore.
Quella che mette sullo stesso piano chi invade e chi si difende.
Quella che è solo un balsamo per la nostra coscienza, non è né cura né placebo, ma un modo per nascondersi dietro il comodo muro dell'equidistanza.
Ieri, l'UE ha votato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni per la Russia, che è un paese aggressore che sta combattendo contro l'esercito Ucraino armato fino ai denti dall'Occidente.
Ieri, non è stato votato alcun pacchetto di sanzioni contro Israele che è l'esercito più potente al mondo e sta combattendo contro intere famiglie che stanno scappando terrorizzate, contro bambini scalzi che portano in spalla i fratellini mentre piangono disperati.
Oggi dovremmo spiegare ai nostri bambini cosa significhi "fare la Pace".
Io dirò loro che Pace è soprattutto prendere posizione. Scegliere da che parte stare e difenderla con ostinazione.
Significa avere la forza di guardare in faccia la realtà e riconoscere chi attacca e chi viene attaccato.
Significa abbandonare la narrazione tossica che equipara le responsabilità, perché non c'è simmetria tra un'invasione e la resistenza a essa, tra un esercito tra i più potenti al mondo e le famiglie che fuggono. Ma soprattutto che Pace non significa stare a guardare, che laddove non si possa agire allora si deve parlare, denunciare, far parte di un'opinione che può armare le coscienze.
Che Pace, figli miei, significa lotta, che nessuno ve la regala e che non esiste distanza che vi divida da chi non ha Pace, perché lottare per la libertà degli altri significa proteggere la Pace di tutti.
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