Riporto dai testi di storia.
C'è un capitolo che si intitola:
"Perché Hitler non venne fermato in tempo?"
-
Le sue mire espansionistiche erano evidenti a tutti ma in troppi si mostrarono attendisti, in questa fase di silenzio egli adottò una politica di piccoli colpi di mano, iniziò ingigantendo degli episodi di intolleranza nei confronti delle popolazioni tedesche per attaccare e annettere alcune parti di stati di confine. I leader europei rimasero a guardare invitando sempre a perseguire la via negoziale, via sempre respinta dal Führer. Alcuni presidenti pensarono di frenare l’aggressività di Hitler concedendogli alcune rivendicazioni che, tutto sommato, considerarono anche ragionevoli, forse per via del senso di colpa derivante dalle sanzioni inflitte alla germaia dopo la prima guerra mondiale, e quando alcuni delegati incontrano Hitler dimostrano addirittura simpatia per le sue folli intenzioni. In questo insensato e incosciente gioco delle parti che si stava consumando in Europa Hitler ebbe gioco facile e nessuno trovò il coraggio di fermarlo. Si dimostrò abile e manipolatore e tenne tutti quanti alla sua mercé e agì indisturbato. Probabilmente le potenze occidentali avrebbero potuto dire a Hitler, nel settembre del 1938, che mon avrebbe dovuto entrare nei Sudeti, il suo esercito era ancora debole e si sarebbe ritirato per non subire danni o imbarazzanti sconfitte e questo forse lo avrebbe fermato, non lo sapremo mai, ma le cose sarebbero andate diversamente se gli altri stati occidentali si fossero coalizzati per fermarlo, ma una volta firmato l’accordo di Monaco la Germania fu addirittura autorizzata a procedere all'annessione delle parti dello Stato cecoslovacco abitate in prevalenza da popolazioni di lingua tedesca, la zona dei sudeti. Ma già prima c'erano state occupazioni indisturbate di cui si parla poco, in aperta violazione al trattato, il 7 marzo 1936 Hitler ordinò alle truppe tedesche di rioccupare la Renania. Hitler scommise sul fatto che le potenze occidentali non sarebbero intervenute e infatti sia la Gran Bretagna che la Francia condannarono ufficialmente quell'atto, ma non fecero nulla per far osservare il Trattato poi si prese l'Austria e nel settembre del 38 la zona dei sudeti di lingua tedesca e la giustificazione fu sempre la stessa, "Non c'è da preoccuparsi, Hitler sta semplicemente riportando ai tedeschi il loro territorio nel nome del diritto all’autodeterminazione. Cos'è questo diritto? Il diritto all'autodeterminazione è un principio fondamentale che riconosce a individui e popoli la libertà di scegliere autonomamente il proprio destino, la propria vita e le proprie azioni senza imposizioni esterne.
Ecco.
Anche voi la sentite quella terribile sensazione di già accaduto che sta riaccadendo tragicamente e dannatamente nello stesso modo e nello stesso silenzio?
Ma davvero vogliamo restare ancora in silenzio e fare gli attendisti per poi accorgerci troppo tardi che possiamo solo più costituire un nuovo giorno della memoria che ci ricordi con commozione che non devono più accadere tragedie simili?
E ancora e ancora e ancora fino alla prossima.
Ma davvero?
Paolo Ranzani.

Nessun commento:
Posta un commento