lunedì 27 ottobre 2025

... il "filo" di Arianna! ...

ARIANNA MELONI, LA SORELLA CHE SISTEMA GLI AMICI NEI PALAZZI DEL POTERE: MERITOCRAZIA O CASTE FAMILIARE? 

Eccoci qua, in questa Italia che sembra un film di serie Z dove i protagonisti sono sempre gli stessi: i Meloni. Non parlo della premier Giorgia, che già ci ha abituato a proclami da eroina nazionale mentre il paese affonda. No, oggi tocca ad Arianna Meloni, la sorella maggiore, quella che da anni opera nell'ombra come un burattinaio discreto. 49 anni, romana doc, ex precaria della Regione Lazio per vent'anni (sì, proprio lei, "penalizzata" dal sistema, come dice Giorgia), e ora capo della segreteria politica di Fratelli d'Italia. Un posto che non è un elemosina: delega alle tessere, influenza sulle nomine, e un ruolo chiave per far crescere il partito. Ma attenzione, non è solo politica: è il centro nevralgico dove si decidono i "collocamenti" giusti. L'ultima bomba è esplosa con Report, quel programma Rai che da anni dà sui nervi ai potenti. Nella puntata del 26 ottobre, Sigfrido Ranucci ha tirato fuori i panni sporchi: Arianna che orchestra riunioni per piazzare amici e parenti in poltrone d'oro. Parliamo di nomine alla Rai (la TV di stato, per capirci), a Trenitalia, e chissà dove altro. Non è gossip da rotocalco: sono accuse pesanti, con nomi, date e incontri. E il tempismo? Proprio mentre il Garante della Privacy multa Report per 150mila euro (per "trattamento illecito di dati", ovvio), Agostino Ghiglia – membro del Collegio del Garante – viene pizzicato entrare nella sede di FdI in via della Scrofa, lo stesso giorno in cui si parla di Ranucci e dell'attentato subito dal giornalista. "Coincidenza?", direbbe qualcuno. Ghiglia giura: "Ero lì per Bocchino, ho solo incrociato Arianna". Incrociato. Come no, in un palazzo dove lei regna sovrana. Ma andiamo al sodo: Arianna non è nuova a queste storie. Da quando Giorgia è al governo, la sorella ha scalato posizioni a razzo. Nel 2023, nominata capo segreteria proprio per "gestire le tessere" e, di conseguenza, le alleanze interne. E gli amici? Oh, gli amici. Ex compagno Francesco Lollobrigida (sì, il ministro dell'Agricoltura, padre delle sue due figlie Vittoria e Rachele – separati ma uniti dal partito). Cugini, conoscenti, fedelissimi del cerchio magico: tutti sistemati con maestria. Ricordate le accuse estive? Alessandro Sallusti su Il Giornale titolava "Vogliono indagare Arianna Meloni", parlando di un complotto sinistro-giudiziario. Giorgia tuonava: "Sporchi attacchi alla mia famiglia!". Ma i fatti? Riunioni per nomine pubbliche, influenza su aziende statali. Non è nepotismo? Non è quella "casta" che Fratelli d'Italia prometteva di abbattere?E qui sta il bello, o il brutto, a seconda di come la guardi. Arianna si dipinge come la "ribelle della famiglia", quella che non vuole riflettori ("Non mi candido", ripete). Eppure, eccola lì, a tessere reti per far lavorare "gli amici del partito". Intanto, l'Italia reale? Precari veri, non di comodo, che sognano un posto fisso senza sorelle premier. Donne che, come dice lei stessa all'Atreju 2024, "devono essere aiutate perché avere figli non sia un limite al lavoro". Parole sante, Arianna. 
Ma applicatele prima ai vostri "amici", no? O è solo per le telecamere? In un paese dove la meritocrazia è un optional per i potenti, smettetela di predicare onestà e meritocrazia. 

Povera Italia!!

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