lunedì 13 ottobre 2025

... e chi - ahimè - governa! ...

𝐀𝐮𝐬𝐜𝐡𝐰𝐢𝐭𝐳 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐭𝐚𝐥𝐤 𝐬𝐡𝐨𝐰 

Il buongiorno di Giulio Cavalli 

 Eugenia Roccella ha detto che «le gite ad Auschwitz» sono servite solo a far credere che l’antisemitismo fosse «una questione fascista e basta». Ha usato il campo di sterminio come terreno per il suo piccolo gioco ideologico, come se la memoria potesse essere piegata a un dibattito da talk show. Liliana Segre le ha risposto con una frase che dovrebbe bastare a chiudere ogni discussione: «La memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi». Ma questi sono gli stessi che evocano Segre solo quando serve, che agitano la sua storia come scudo morale contro chi chiede giustizia per Gaza e poi, appena si distraggono un secondo, lasciano uscire la loro vera natura. Per loro tutto – la Shoah, la Resistenza, la pace – è materia prima per la propaganda, per lo storytelling di un potere che vuole riscrivere la realtà. Roccella ha parlato di Auschwitz come se fosse un fastidio, un rito retorico da superare. E così, nel tentativo di negare la responsabilità del fascismo, ha mostrato quanto profonda sia la continuità culturale con quel passato che finge di condannare. Gli stessi che negli ultimi due anni si sono autoeletti maestri di antisemitismo, oggi rovesciano la Storia per salvarsi la coscienza. Auschwitz non è un’idea. È un luogo. È il confine morale che divide la civiltà dalla barbarie. Chi lo relativizza non ha solo smarrito la memoria: ha deciso di schierarsi dall’altra parte. Ed è lì che oggi si colloca una destra che confonde la giustizia con l’oblio. 

 In foto la ministra Eugenia Roccella, foto di Quirinale.it
Tatiana Bucci, sorella di Andra e cugina di Sergio De Simone, a sei anni fu deportata ad Auschwitz. A sei anni. E oggi, davanti alle parole deliranti della ministra Roccella sulle “gite” ad Auschwitz nate per scaricare le colpe sul fascismo, ha risposto con una lucidità e una forza che dovrebbero far arrossire chiunque abbia ancora un briciolo di coscienza e dignità: “Le parole della Ministra Roccella? Sbaglia. Sbaglia a dire quel che ha detto. Vede, i tedeschi hanno fatto i conti col proprio passato. Noi italiani, no. Noi non li faremo mai. Non vogliamo ammettere le colpe dei fascismo. È vero che i campi li hanno inventati i naz*sti, ma i fascisti, alleati dei tedeschi, vi hanno collaborato, come hanno sperimentato sulla propria pelle molti ebrei italiani. Senza l’ausilio dei fascisti non ci sarebbero state le deportazioni. Pensi al 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma. A cosa sono servite le ‘gite’ ad Auschwitz? A far capire alle nuove generazioni cos’è stato il naz*fascismo, direi”. E quando le chiedono dell’antisemitismo presente anche a sinistra, risponde così: “Darei la colpa a Netanyahu e ai suoi ministri. Hanno bombardato degli ospedali, ucciso bambini, ci vuole del coraggio per farlo. Mi emoziono alla sorte subita da migliaia di civili. In questo modo Netanyahu si è messo al livello di Ham*s. E solo per evitare le inchieste che lo riguardano, per rimanere al potere”. Lezione di storia, di umanità e di verità. Altro che “gite”.

Nessun commento:

Posta un commento