Ridicolo! Vedete questa bellissima donna? È Anna Netrebko, una delle soprano più famose al mondo. Eppure qualche giorno fa, durante la Prima al Teatro della Scala, è stata umiliata e derisa! Perché? Perché è russa!
«Di Netrebko ce n’è una sola, siamo felici di averla con noi», ha commentato in sua difesa il direttore della Scala. Ma non è bastato a spegnere le polemiche! Ecco, lasciatamelo dire in tutta sincerità, prendersela con Anna perché è russa è semplicemente ridicolo. E no, non mi importa se oggi non è conveniente dirlo, a me tutta questa situazione suscita un senso di nausea. Annullare nelle università le lezioni su Dostoevskij, promuovere roghi virtuali della cultura russa, costringere atleti e artisti a rinnegare la loro nazionalità è sbagliato.
Io amo la Russia, ne amo l’arte, la cultura, la letteratura. Chi non ha almeno una volta nella vita ascoltato un brano del lago dei Cigni o dello Schiaccianoci di Cajkowskij? E che dire di Puškin e di Tolstoj? O Dostoevskij? C’è un motivo se in ogni parte del mondo, in ogni biblioteca le opere di Dostoevskij, a distanza di due secoli, continuano ad essere lette e amate. Incominciai a leggere i russi da giovane e da allora non li ho più abbandonati. Ogni volta che li leggo, provo un brivido tra le scapole.
È molto più facile dimenticare il numero del telefono del primo amore, che la prima lettura di Delitto e castigo. Tanti mi hanno chiesto nel corso degli anni: ma perché ci parli sempre dei russi? Cos’hanno di tanto speciale? Ecco. Dostoevskij vi parlerà dell’amore e della passione, dove si crea, perché si crea, perché porta dolore, gioia e tormento. Tolstoj vi descriverà la vita in tutta la sua larghezza, in tutta la sua profondità, in tutta la sua immensità e di ogni uomo, di ogni sentimento vi spiegherà le caratteristiche, i dettagli, le particolarità, le origini, le sfumature.
Perché è questo che è la letteratura russa: un viaggio dell’anima. Un viaggio nell’anima! Certo, pretendono tanto, chiedono attenzione, concentrazione, ma sono la più grande esperienza che possa capitarvi, a patto di avere il coraggio di compierla.
Guendalina Middei, -- Professor X
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