Il Santo, che si suppone fosse ebreo o greco ma di cui di fatto si ignora la provenienza, è stato uno dei primi discepoli di Gesù e il primo dei sette diaconi scelti dagli Apostoli. È considerato il Protomartire, cioè il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria Fede.
La sua poderosa testimonianza gli valse infatti la condanna a morte per blasfemia; venne lapidato nel 36 d.c. e uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso - divenuto poi San Paolo - prima della sua conversione.
Il 26 Dicembre in Italia è considerato per la prima volta giorno festivo nel 1947; ciò non fu richiesto formalmente dalla Chiesa cattolica ma venne di fatto considerato un giorno di festeggiamento sia perché a ridosso del Natale sia come simbolo di celebrazione di Santo Stefano.
Secondo una delle tradizioni la scelta di tale data per celebrarlo come Santo risale al fatto che le presunte reliquie di Stefano (cioè i resti del suo corpo, considerati miracolosi) furono portate in processione il 26 Dicembre 415 nella chiesa di Hagia Sion.
Iacopo da Varazze, vescovo e agiografo vissuto nel tredicesimo secolo, raccontò invece che inizialmente la ricorrenza di Santo Stefano veniva festeggiata nello stesso giorno del ritrovamento di dette reliquie, scoperte il 3 agosto, ma successivamente arrivò la decisione di spostare la ricorrenza in suo onore nel mese di Dicembre e proprio nei giorni immediatamente successivi al Natale in cui, secondo l'antica tradizione, si celebrano tutti coloro che furono più vicini e legati alla figura di Gesù (tra i martiri Giovanni Evangelista, celebrato il 27 Dicembre).
Al nome di S.Stefano è inoltre associata una leggenda legata proprio alla Natività: si racconta infatti che la notte di Natale, davanti alla capanna in cui nacque Gesù, tra la folla di persone che lì si erano radunate vi era anche una ragazza di nome Tesia che, insieme a un gruppo di madri, cercava di avvicinarsi per vedere la Madonna.
Tesia non aveva figli ma, pur di entrare nella mangiatoia insieme con le altre madri, avvolse una pietra in un panno fingendo che fosse un bambino. La leggenda narra che la Madonna se ne accorse e per rendere felice Tesia che tanto desiderava un figlio trasformò la pietra in un bambino in carne e ossa. Il suo nome, secondo la leggenda, era Stefano.
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Stefano viene accusato falsamente e lapidato brutalmente... ma non cede alla spirale dell'odio... ed è il primo di una schiera di fratelli e sorelle che, fino ad oggi, continuano a portare luce nelle tenebre: persone che rispondono al male con il bene, che non cedono alla violenza e alla menzogna, ma rompono la spirale dell’odio con la mitezza dell’amore- [Papa Francesco • Angelus 26 Dicembre 2020]
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