sabato 7 dicembre 2024

... così va l'Italia! ...

Romano La Russa è il fratello di Ignazio Benito Maria La Russa, attuale presidente del Senato della Repubblica Italiana: i due sono “i fratelli La Russa”. «E dov’è la notizia?», direte. La notizia è che “i fratelli La Russa” erano assai noti nella Milano degli anni Settanta: lo erano perché avevano questo viziaccio di alzare le mani. Le alzavano con quel saluto fascistissimo, la mano a piede di papera e il braccio destro teso come se ingessato. Poi, però, erano altrettanto noti, i due fratelli, per abbassarle quelle mani, così come in gruppo erano soliti vigliaccamente fare i camerati riuniti in squadraccia. Qualche ora fa, Romano La Russa, assessore della Giunta della Regione Lombardia guidata da Attilio Fontana, colto da riflesso pavloviano di picchiatore fascista, ha abbassato le mani su Pierfrancesco Majorino, capogruppo democratico del consiglio regionale lombardo. C’è chi dice che il fascismo sia roba vecchia, che l’antifascismo sia retaggio tirato in ballo da politici senza altri argomenti: quando gli uomini o le donne delle istituzioni cominciano ad avere comportamenti poco istituzionali è il segnale ai ratti della storia di uscire dalle fogne. C’è chi ha già candidato Ignazio Benito Maria La Russa a Presidente della Repubblica, a occupare il posto che fu di quel Sandro Pertini che non ebbe paura di dire: «Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica... il fascismo è l'antitesi di tutte le fedi politiche, perché opprime le fedi altrui». Buona democrazia italiana a tutti. 

 William Beccaro.
Mentre in Italia famiglie perdono il lavoro in piena disperazione, Giorgia Meloni, ripeto, Giorgia Meloni manda i nostri poliziotti in vacanza. Nulla contro la polizia italiana, molto contro questo governo fallimentare e inutile! Sauna ogni giorno “perché qui è tutto gratis”, gite turistiche a Scutari, Durazzo e Tirana, lunghe passeggiate, serate in discoteca. È il racconto della “missione” in Albania che arriva dalla viva voce degli agenti delle forze dell’ordine rimasti in servizio a Shengjin.
Non immaginate quanto mi fa incazzare questo spreco di soldi pubblici (anche più del miliardo di euro spesi dalla Meloni per costruire il canile in Albania) mentre vedo la mia terra priva non solo di moderne infrastrutture non solo di quelle appena sufficienti ma anche di quelle veramente necessarie. Posso dire che disprezzo questo governo e ancora di più tutti quelli che li hanno votati e devo dire con profonda tristezza che tutto il sud è stato determinante per la loro sciagurata vittoria. 
Gaetano Conti.

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