Con la seconda votazione conclusasi oggi, gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno ribadito con ancora maggiore convinzione la volontà di rinnovamento: il ruolo del Garante è stato eliminato, segnando una svolta storica per la nostra organizzazione.
Confronto tra le votazioni:
Votazione del 24 novembre:
Sì: 63,24%
No: 29,09%
Astenuti: 7,67%
Votazione dell’8 dicembre:
Sì: 80,57%
No: 16,09%
Astenuti: 3,34%
Analisi:
La seconda votazione ha registrato un netto aumento del consenso per l’eliminazione del ruolo del Garante (+17,33%), accompagnato da una riduzione significativa sia dei voti contrari (-13,00%) che degli astenuti (-4,33%). Questo dimostra una sempre più ampia adesione alla visione di un Movimento più trasparente, partecipativo e guidato dal principio della democrazia interna. Il futuro del Movimento: La decisione di eliminare il ruolo del Garante rappresenta un passo importante verso un’organizzazione più moderna, in cui le funzioni saranno affidate a un organo collegiale appositamente eletto, come indicato dalla maggioranza degli iscritti.
Con il presidente Giuseppe Conte alla guida, il Movimento 5 Stelle prosegue il suo cammino di innovazione e crescita, mettendo al centro gli iscritti e la costruzione di un progetto politico che guarda al futuro, restando fedele ai valori fondanti.
#Movimento5Stelle #GiuseppeConte #Democrazia #Rinnovamento #unfuturoinsieme
Si è conclusa alle ore 22:00 di oggi 8 dicembre 2024 la consultazione in rete degli iscritti del Movimento 5 Stelle avente ad oggetto la ripetizione delle votazioni del 21-24 novembre 2024 aventi ad oggetto le modifiche statutarie, così come richiesto dal Garante, con i seguenti risultati:
Aventi diritto al voto: 89.408
Per i quesiti relativi alle modiche dello Statuto hanno votato 58.029 iscritti ( 64,90% degli aventi diritto);
(aggiornato ore 23.45 del giorno 8 dicembre)
A proposito di Movimento 5 stelle: Beppe Grillo perde (clamorosamente) il ruolo di garante del partito attraverso il voto degli iscritti del Movimento 5 Stelle con un sonoro 63% di NO. E cosa fa? Si offende e grida: "Non vale! Si rigioca!".
Benissimo, secondo round: partecipano al voto 4.000 iscritti in più, secondo voi c'è stato un miracolo? Risultato? Questa volta lo bocciano con l’80%. Una disfatta su tutta la linea.
È come se il Movimento gli avesse urlato: “Beppe, grazie per il Vaffa, ma ora sei tu che devi andare”.
E così finisce il grillismo: da tsunami politico a... onda anomala di meme e nostalgie. Una parabola che ci insegna una cosa importante: prima o poi tutti i demagoghi finiscono allo stesso modo. In farsa.
Che dire? Almeno su questo possiamo essere d’accordo: ogni tanto, una buona notizia per il Paese arriva davvero.
Nessun commento:
Posta un commento