domenica 4 maggio 2025

... postfascismo ...

VIETATO CANTARE BELLA CIAO? 

E' successo a #Mottola in provincia di Taranto dove dieci cittadini antifascisti sono stati identificati da un carabiniere per aver cantato 'Bella ciao' durante la manifestazione del 25 aprile. Il carabiniere ha intimato di interrompere il canto per ottemperare all'invito alla "sobrietà" del governo Meloni in occasione di una festa nazionale che per i fascisti è sempre stata un giorno di lutto. Come ha immediatamente denunciato Rifondazione Comunista Taranto: “Criminalizzare chi canta o chiede di cantare ‘Bella Ciao’ durante le celebrazioni del 25 aprile è un vero e proprio rovesciamento del senso di quella giornata”. Il carabiniere protagonista della vicenda sfoggia sul suo profilo social una serie di grafiche inneggianti a Mussolini e al fascismo che fanno comprendere lo spirito con cui ha raccolto l'invito del governo. Evidentemente l'arrivo al governo e alle più alte cariche dello Stato degli esponenti della fiamma missina ha provocato una perdita dei freni inibitori. Ci domandiamo come possa prestare servizio e ricevere uno stipendio dalla Repubblica Italiana un carabiniere che fa apertamente apologia del fascismo. I Carabinieri prestano un solenne giuramento di fedeltà alla Repubblica e rispetto della Costituzione. Chiediamo che sia aperto un procedimento disciplinare nei confronti di questo signore. Quanto accaduto a Mottola è molto grave ed è il frutto del clima creato da questo governo guidato da un partito di (post?)fascisti. L'invito alla "sobrietà" in occasione del #25aprile ha fatto emergere in molti comuni l'idiosincrasia per la Liberazione di tanti amministratori di destra nonché tanti episodi di censura delle canzoni partigiane. A Ascoli c'è stata l'intimidazione della polizia locale contro una fornaia rea di aver esposto uno striscione antifascista. A Mottola si identificano cittadini perché cantano Bella ciao. Se a Ascoli la risposta alle intimidazioni è stata quella di un grande corteo a Mottola ci vorrebbe una grande cantata collettiva. 

 #bellaciao #antifascismo #resistenza
Ha davvero dell'assurdo quanto accaduto a Mottola in prpvincia di Taranto surante i festeggiamenti per il 25 aprile. Hanno intonato i tipici canti partigiani. Sarebbe questa la colpa lper 10 persone che sono state così identificate dalle forze dell’ordine. Come spiegano gli stessi protagonisti, quelle canzoni hanno provocato la reazione di un carabiniere in servizio che ha intimato al gruppo di smettere di cantare giustificando il divieto con le disposizioni impartite dalla prefettura. Come noto, infatti, dopo la morte di Papa Francesco il governo ha deliberato di proclamare cinque giorni di lutto nazionale, andando così a ricomprendere la giornata l’80esimo anniversario della Liberazione, con l’invito “a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza”. "È vero, c’era un invito alla sobrietà ma questo significa che ognuno non deve oltrepassare i limiti del lecito", ha spiegato alla Gazzetta del Mezzogiorno Sergio Maglio, il primo a rendere nota la vicenda: "È illecito forse cantare canzoni storiche come ‘Bella Ciao‘? No caro Sergio. Non lo è. Illeciti sono appelli alla sobrietà che sanno di censura e sopra ogni altra cosa illecito dovrebbe essere che dei f@scisti siano al governo giustificando i saluti romani e reprimendo i canti partigiani. Ma noi non molleremo. Ora e sempre Resistenza!!!

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