
Dopo l’ennesima proposta di legge p0rcata come quella sulla caccia presentata da Lollo, “The lord of the Indecent”, bisognerebbe rendersi conto di quanto, pezzo dopo pezzo, questo Governaccio vecchi0 e verg0gnoso, stia demolendo la dignità della nazione e delle sue conquiste sociali (in campo sanitario, ambientale, scolastico, culturale, ecc. ecc.).
L’allarme è urgente e in-trascurabile!
Riporto, a tal proposito, questo stralcio significativo e importante di #Augias:
“Il filosofo Tzvetan Todorov che ha insegnato a lungo alla parigina École des hautes études en sciences sociales ha scritto:
“Uno degli insegnamenti del recente passato è che non esiste rottura tra estremi e centro bensì una serie di impercettibili transizioni. Se nel 1933 Hitler avesse rivelato ai tedeschi che dieci anni dopo avrebbe sterminato tutti gli ebrei d’Europa, non avrebbe mai vinto le elezioni – come invece accadde”.
E qui viene la conclusione valida ancora oggi: “Ogni concessione è di per sé insignificante, prese insieme portano all’orrore”.
Perché nessuno – o troppo pochi – reagiscono davanti alle più sfacciate diseguaglianze sociali, alla progressiva cancellazione di alcune garanzie che intaccano i diritti dei cittadini, per esempio l’indipendenza della magistratura dal potere esecutivo, perché nessuno reagisce di fronte al collasso della sanità pubblica che è stata a lungo un motivo d’orgoglio del nostro paese o di fronte ad una scuola pubblica sottofinanziata nell’edilizia, nelle attrezzature, negli stipendi degli insegnanti, perché nessuno reagisce davanti ad un’evasione fiscale di dimensioni gigantesche che impoverisce ulteriormente un paese già gravato da un debito pubblico immane?
Dove sono finiti i valori della Resistenza quelli che hanno permesso di scrivere il testo di una costituzione che per la prima volta nel corso della loro travagliatissima storia ha dato agli italiani la certezza dei loro diritti?
Quei valori sembrano spariti, sembra che della loro scomparsa importi poco a una maggioranza di cittadini che ha ceduto quel lascito generoso per il piatto di lenticchie di una piccola agiatezza”.
Con una manciata di voti si è dato potere all’indecenza più totale.
“O mia Italia sì bella e perduta”.

Oggi Giuseppe Conte alla Camera ha letteralmente asfaltato la Meloni. Sulla questione palestinese. Letteralmente asfaltata. "Quasi 60mila palestinesi trucidati. Madri che frugano tra il cibo avariato per sfamare i propri figli. Qualche giorno fa ho letto un’agenzia di stampa in cui si parlava degli 'errori' di Netanyahu. Pensavo fosse un marziano.
No, era Ignazio La Russa, la seconda carica dello Stato. Ma qui non si tratta di errori. Quello che accade ha un solo nome: genoc*dio", finalmente qualcuno ha il coraggio di chiamare le cose col loro nome. "Da italiani" continua "noi proviamo vergogna. Vergogna per un’Italia che ieri ha votato contro la revisione degli accordi Ue con Israele.
Non ci rappresentano i ministri che sono andati a stringere le mani piene di sangue di Netanyahu, non ci rappresenta chi, di fronte a questo genocidio, non ha la schiena dritta per alzarsi e condannare il criminale che guida Israele". Prima bordata alla Premier che Conte quando Conte chiese all’aula di alzarsi in silenzio per le vittime di Gaza restò ignobilmente seduta.
Poi la mazzata finale: "Meloni" grida forte mostrando un tweet del 2014 in cui la premier si esprimeva a difesa dei bambini di G@za "non ci racconti più la storia della madre, della cristiana e della patriota. Perché una cristiana non si gira dall’altra parte" Standing ovation. Straordinario davvero!!!

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