venerdì 9 maggio 2025
... Leone XIV ...
Un #Papa davvero "#americano", nel senso più vasto del termine, non nel senso "ristretto" (e scorretto!) che identifica "americano" con "#statunitense". Un Papa statunitense, quindi, ma anche cittadino peruviano, che ha voluto rivolgere un saluto speciale non in inglese, ma in lingua spagnola!
Un Papa che porta inscritta nella propria storia la vocazione a costruire #ponti tra realtà storiche, geografiche, sociali e culturali molto distanti fra loro. Uno "yankee latinoamericano", come molti lo hanno definito.
Ha scelto, poi, di chiamarsi "#Leone": i riferimenti possono essere numerosi, ma è spontaneo pensare a Leone XIII, il Papa che fu in grado di accogliere le sfide della #modernità in un momento storico complesso e delicatissimo; che, con le sue numerose #encicliche, aiutò la #Chiesa a uscire dal suo isolamento e dalla sua autoreferenzialità per aprirsi al #mondo e alle sue istanze sociali. Fra tutte, la "Rerum Novarum", la prima enciclica a tema esplicitamente sociale nella storia della Chiesa, che gli valse l'appellativo di "Papa dei lavoratori".
Un Papa che si è presentato con il saluto del Risorto, ripetendo più e più volte la parola "#pace", "una pace disarmata e che disarma", come a voler già puntellare un intero pontificato e indicare chiaramente una traiettoria precisa, "con coraggio e senza paura". Mi piace pensare che Papa Leone XIV sarà proprio il Papa della pace.
Ha inoltre parlato esplicitamente di #ponti, di #sinodalità, di #missione, di #apertura a tutti (perché Dio ama tutti!): parole chiave di un pontificato che raccoglie il grido di molti e l'eredità di una Chiesa in cammino, e che pertanto si annuncia di grande #speranza.
È "figlio di Sant'Agostino", e dunque un religioso (ancora una volta) e, proprio citando Agostino, si è dichiarato "cristiano con voi e vescovo per voi": parole che suonano più di una semplice citazione, assomigliando piuttosto a una precisa visione del ministero episcopale (e petrino) e a una precisa visione della Chiesa.
Infine, un Papa che, pur collocandosi chiaramente in continuità con #Francesco, non ha temuto di essere se stesso, senza replicare formule e forme che furono proprie del suo predecessore, già a partire dal saluto.
Tanta emozione, profonda consolazione e immensa gratitudine.
E sì, lo Spirito Santo, Libertà di Dio, soffia dove gli pare, in barba alle scommesse, ai totopapa e ai maneggi di corte.
Non sono passate neanche 24 ore dall’elezione a Papa e Leone XIV è riuscito già in un’impresa notevole: far scoppiare il fegato a trumpiani, Maga e affini.
Prima i due vecchi tweet anti Trump e anti Vance sui migranti e sul vero significato del messaggio cristiano.
Poi se n’è uscita fuori l’influencer ultratrumpiana e complottista Laura Loomer. Che, parlando del nuovo Papa, ha ululato alla Luna.
“È anti-Trump, anti-MAGA, a favore delle frontiere aperte ed è un marxista convinto come Papa Francesco. I cattolici non hanno nulla di buono da aspettarsi. Un’altra marionetta marxista in Vaticano”.
Sì, ma ha anche dei difetti…
Presto per dire che Papa sarà Robert Francis Prevost.
Ma se il buon giorno si vede dal mattino…
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