mercoledì 19 marzo 2025

... accade che ...

Accade che meloni ieri, dopo mesi di latitanza istituzionale, si presenti in Senato per le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Accade che la stessa attacchi tutti con arroganza, perfino gli alleati di governo, sostenendo di voler lasciare "ad altri la grossolana semplificazione secondo cui aumentare la spesa in sicurezza equivale a tagliare i servizi, la scuola, le infrastrutture, la sanità o il welfare". E che rincari la dose dicendo che "non è, ovviamente, così, e chi lo sostiene è perfettamente consapevole che sta ingannando i cittadini, perché maggiori risorse per la sanità, la scuola o il welfare non ci sono, attualmente, non perché spendiamo i soldi sulla difesa, ma perché centinaia di miliardi sono stati bruciati in provvedimenti che servivano solo a creare consenso facile". E concluda con un bel "la demagogia non mi interessa". Uno sproloquio fantastico, non c'è che dire. Secondo la premier e regina d'Italia chi sostiene che i soldi non andranno ad inficiare il bilancio dello Stato né toccheranno le tasche degli italiani è un demagogo che inganna i cittadini. No, infatti i 50 miliardi l'anno che daremo per il piano di riarmo di waffenursula saranno prelevati dal suo conto e da quello dei suoi colleghi. E non è colpa sua se i soldi per le armi ci sono e per le infrastrutture, l'istruzione, il lavoro, le pensioni, la ricerca e la Sanità mancano. No. È colpa di chi ha istitutuito il reddito di cittadinanza, il superbonus 110% e proposto il salario minimo, tutte iniziative politiche create a tavolino per accaparrarsi "consenso facile". Aiutare concretamente i poveri, il ceto medio-basso, far girare l'economia, ridare dignità ai lavoratori è "consenso facile". Promettere, senza aiutare nel concreto, di dare 1000 euro con un click non è demagogia. Investire 1 miliardo di euro per dei lager in Albania trasformati in poco tempo in resort per poliziotti appanzati non è sperpero di denaro pubblico. Buttare più di 15 miliardi di euro per un ponte inutile che collegherà due Regioni orfane delle necessità e strutture primarie non è sperpero di denaro pubblico. Promettere di eliminare le accise e di combattere l'aumento di bollette e gas quando invece il carovita è alle stelle non è demagogia. Gettare nel cesso 50 miliardi l'anno di denaro pubblico perché rischiamo un attacco russo immaginario, avendo già sul groppone più di 3000 miliardi di euro di debito pubblico non è demagogia, inganno, nei confronti del popolo. Insomma, per sora garbatella siamo noi a non aver capito una beneamata. "Gli 800 miliardi per il ReArm Europe non saranno tolti dal welfare ma saranno reperiti a debito" ha detto meloni in un altro passaggio di ieri a Palazzo Madama. Ma come? Lei e compari hanno rotto i cogl**ni al M5S per i 120 mld a debito del PNRR - fondamentale per il rilancio del Paese, anziché accettare il MES come avrebbe voluto invece renzi e che ci avrebbe portato al fallimento totale -, hanno scartavetrato i maro*i a loro stessi con il patto di stabilità e ora costoro ci dicono che 800 miliardi di euro per giocare a Risiko vanno bene? Cari amici, vedete, ci sono delle cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è melonicard. Per ripristinare i vitalizi d'oro fino alla settima generazione, adeguare gli stipendi in base ai dati ISTAT sulla crescita del costo della vita, per aumentare gli stipendi dei ministri non eletti (ad esempio quello dell'amico crosetto), per aiutare le multinazionali americane, i fondi speculativi arabi, per far arricchire le banche e le assicurazioni con polizze ambigue e ammortizzatori statali annessi, per sovvenzionare le università private degli amici (ed equipararle a quelle Pubbliche), per dare una mano alle aziende ospedaliere private e paralizzare il sistema sanitario nazionale, i soldi ci sono sempre. Si trovano o spuntano magicamente come i funghi. Sapete qual è la verità? Che la PAURA, la devono provare esclusivamente i cittadini comuni affinché accettino di rinunciare a diritti e libertà in cambio di "sicurezza", sanità, welfare etc. per il "vitale" e ipocrita riarmo sbandierato ai quattro venti da giorni da pennivendoli, politicanti e intellettuali di regime. Sarebbe ora di farla sperimentare a queste élite tracotanti e criminali sparse ovunque, da destra al centro democristiano passando per la finta sinistra neoliberista.

Nessun commento:

Posta un commento