martedì 7 gennaio 2025

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Oltre ogni immaginazione. L'agenzia d'informazione Bloomberg fa sapere che la presidente del Consiglio Meloni avrebbe parlato, in occasione della visita a Trump, della firma di un contratto del valore di 1,5 miliardi di euro con Space X, la società di Elon Musk, per la fornitura di servizi di sicurezza nelle telecomunicazioni in particolare nei sistemi di criptaggio di comunicazioni governative e militari. In pratica, dopo aver affidato tutte le reti di comunicazione a fondi e società estere, il governo italiano avrebbe affidato alla società di Musk anche il controllo sui dati più sensibili, con l'effetto di mettere il miliardario nelle condizioni di conoscere ogni "segreto" sulla sicurezza del nostro paese. Di fronte al diffondersi di questa notizia, la Presidenza del Consiglio si è affannata a produrre un comunicato ufficiale in cui si smentiva la firma di un simile contratto, sostenendo però che sono in corso trattative in tal senso. Il solerte Musk, a quel punto, non ha esitato ad affermare che le trattative sono in fase assai avanzata. In realtà, la Presidenza del Consiglio ha dovuto smentire anche che il tema in questione fosse stato oggetto dei colloqui con Trump. Questa surreale vicenda fa emergere alcune cose ben chiare. La prima; l'Italia non ha più alcun controllo sulla propria rete di telecomunicazioni e sta trattando di affidare la propria sicurezza a un personaggio che sta sostenendo, ovunque, le forze più radicalmente antidemocratiche. La seconda; i legami personali di Giorgia Meloni con Musk hanno reso immediatamente credibile l'ipotesi dell'affidamento miliardario tanto da spingere Bloomberg a dare tale notizia come certa. In questo senso la presidente del Consiglio diventa lo strumento in mano a Musk per far crescere il valore delle proprie società anche solo con gli annunci. La terza; questo legame tra Meloni e Musk finisce per condizionare la politica estera italiana nei confronti di Trump verso il quale è evidente una sudditanza paranoica, corroborata proprio dall'asse Meloni-Musk-Trump. Il sovranismo, ma anche la ben più rilevante idea di sovranità sono state cancellate da una concezione personalistica dei rapporti internazionali, per cui sono "gli amici degli amici", e non le istituzioni statuali, a definire il perimetro della presenza estera italiana. Purtroppo per noi, si tratta di amicizie decisamente interessate che stanno svuotando la sostanza stessa dello Stato repubblicano, privato, appunto, degli strumenti fondamentali della sovranità. E oltre alla gravità dell'atto in sé, tutto questo accade in totale spregio della risposta indiretta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulle uscite di Musk e dei contenuti del suo discorso di fine anno. Questi sono così patrioti che si inchinano al sistema economico dei nuovi oligarchi alla velocità della luce, specialmente se hanno il loro stesso identikit politico.

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