giovedì 30 gennaio 2025

... danno di immagine! ...

Meloni dice che la notizia dell'indagine sul caso Almasri è un danno all’immagine del Paese all’estero che “la manda ai matti”. Era un danno d’immagine anche quando Fratelli d’Italia mi portava in Tribunale da premier a suon di esposti e fake news? Era un danno di immagine anche quando gridava paonazza che l’Italia aveva un Premier “criminale”? Meloni non sei sopra la legge. Sei in una democrazia. Ricomponiti! Il danno d’immagine è avere fatto la scelta politica di sfregiare la legalità internazionale imbarcando su un volo di Stato, a nostre spese, un criminale con accuse anche per stupri a bambini di 5 anni. Il danno d’immagine è tenere al suo posto una Ministra con inchieste per truffa allo Stato sui fondi Covid, avere parlamentari pistoleri, aver avuto esponenti di Governo costretti da noi a dimettersi per inchieste su furti di quadri. E potrei continuare. Ma soprattutto il danno di immagine è che tutto il mondo inizia a scoprire che abbiamo una Premier che diffonde bugie e falsità. Non conoscono la vergogna.
Libero: un giornale che semina odio? Negli anni, il quotidiano Libero si è distinto per titoli e articoli provocatori, spesso al limite dell'offensivo. Dalle copertine che attaccano i meridionali, ai titoli contro i rifugiati, fino agli insulti diretti contro singoli esponenti politici o intere categorie di persone. Oggi alcuni lettori di destra ci accusano di "seminare odio" contro Meloni e Salvini. Ma fermiamoci un attimo: chi è che davvero diffonde odio in questo Paese? Chi è che ha costruito una narrazione basata sulla divisione Nord-Sud, sulla paura dello straniero, sull'attacco alle minoranze? Chi usa il giornalismo come strumento per polarizzare, invece di informare? Noi,( Non faccio parte del gregge)a differenza loro, non rappresentiamo partiti o ideologie confezionate per ottenere voti. Noi rappresentiamo noi stessi, le nostre idee e i nostri valori, senza la necessità di creare nemici immaginari per legittimarci. Chi è il vero seminatore d'odio? Chi vive di propaganda e diffamazione, o chi cerca di smascherare questi meccanismi? La risposta è sotto gli occhi di tutti.

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