venerdì 8 gennaio 2010

...da Libero news...emergenza immigrazione...

Rosarno, scontri e spari Gambizzati 2 immigrati

ROSARNO (REGGIO CALABRIA) - Almeno cinque immigrati sono rimasti feriti in modo non grave, dopo essere stati investiti da auto guidate da cittadini italiani a Rosarno. Lo si apprende da fonti investigative, secondo cui gli investimenti sarebbero avvenuti in prossimità dei posti di blocco attuati dagli abitanti del posto. In un caso i responsabili dell'investimento sono stati fermati dai carabinieri.

Due degli immigrati sono stati feriti da colpi di arma da fuoco alle gambe questa sera a Rosarno. Lo riferiscono all'Ansa fonti investigative. I due extracomunitari, secondo quanto si apprende, vivevano in un casolare abbandonato, tra Rosarno e Laureana di Borrello. I due, sottolineano le fonti, sono stati colpiti da fucili a pallini. Gli extracomunitari, le cui condizioni non sono gravi, sono stati portati all'ospedale di Polistena.

MANGANELLI INVIA CONTINGENTE FORZE POLIZIA
Un "consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente", si sta dirigendo a Rosarno su disposizione del capo della Polizia, Antonio Manganelli, sentito il ministro dell'Interno Roberto Maroni e d'intesa con il comandante Generale dell' Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli. Insieme al contingente il vice questore vicario della Questura di Reggio Calabria, Salvatore La Porta.

NAPOLITANO: FERMARE SENZA INDUGIO OGNI VIOLENZA
Occorre "fermare senza indugio ogni violenza". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene così mentre a Rosarno non si attenua la tensione nello scontro tra immigrati e cittadini. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - informa una nota dell'ufficio stampa del Quirinale - ha acquisito informazioni sui gravi episodi di Rosarno e segue con attenzione l'evolversi della situazione. Anche allo scopo di discutere e affrontare i problemi che interessano la cittadinanza è indispensabile fermare senza indugio ogni violenza.

Si riacutizza dunque la tensione a Rosarno, dove gli scontri di ieri hanno portato all'arresto di sette immigrati, accusati di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Arrestati anche due italiani, fermato anche un giovane di Rosarno che ha tentato di aggredire un immigrato. Negli scontri sono stati feriti 14 immigrati, 18 i feriti tra le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico. Un appello e' stato rivolto ai cittadini dal Prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta affinche' non si alimenti la tensione. Sull'episodio c'e' stato un vertice al Viminale convocato dal ministro dell'Interno Maroni: costituita una task force di cui Interno-Welfare-Regione Calabria.

Stamane intanto alcune centinaia di immigrati hanno sfilato per la statale 18 e si sono concentrati arrivando a duemila circa davanti al Municipio, tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine.

Gli immigrati si sono abbandonati ad atti di vandalismo danneggiando vetrine e rovesciando cassonetti dell'immondizia e suscitando la protesta degli abitanti. Un cittadino rosarnese ha sparato in aria per disperdere un assembramento che si era formato davanti all'abitazione dove c'erano anche la moglie e i figli. Aggredite alcune troupe televisive, giunte a Rosarno per documentare la situazione.

Al termine della protesta davanti alla sede del Comune gli immigrati hanno fatto rientro nei centri di ricovero e proprio in questa circostanza alcuni abitanti di Rosarno si sono scontrati con le forze di polizia. "Abbiamo bisogno di protezione - ha detto Sidiki, un immigrato africano di 25 anni - perché contro di noi ci sono continue violenze che sono frutto di razzismo".

In una dichiarazione il commissario prefettizio di Rosarno, Bagnato ha invitato gli immigrati alla calma assicurando loro protezione". Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a Reggio Calabria per incontrare i vertici delle Procure dopo l'attentato dinamitardo di ieri ha detto che il ministro Maroni "non perde occasione per lo scaricabarile sull'immigrazione clandestina". Per il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, "a pagare non può essere la popolazione incolpevole". Secondo Loiero, "e' lo stato che si fa carico dei richiedenti asilo, di quelli che entrano in forma clandestina in Italia. Lo Stato non si è fatto carico della Calabria. Si era stabilito con il ministero degli Interni che avrebbero mandato dei fondi per questo problema di Rosarno di cui poi non si fece nulla".

CONTINUANO PROTESTE CITTADINI, CACCIARE IMMIGRATI

Non è servito a placare gli animi dei cittadini di Rosarno l'esito dell'incontro che il loro comitato ha avuto con i componenti del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Un gruppo di cittadini, dopo avere ricevuto le comunicazioni da parte di uno dei componenti il comitato, continua a stazionare davanti il Comune gridando e rivolgendo insulti alle autorità. "Vogliamo che gli immigrati vengano cacciati - ha gridato uno dei cittadini - e non ce ne andremo da qui se non saranno adottati provvedimenti concreti e immediati".


MARONI: CLANDESTINI TROPPO TOLLERATI

La rivolta degli extracomunitari a Rosarno (Reggio Calabria) è "una situazione difficile, così come in altre realtà", determinata dal fatto che "in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, una immigrazione clandestina che da un lato ha alimentato la criminalità e dall'altro ha generato situazioni di forte degrado come quella di Rosarno". Lo ha detto il ministro dell'interno, Roberto Maroni, nel corso della trasmissione Mattino 5. "A Rosarno - ha spiegato Maroni - stiamo intervenendo con i mezzi e i tempi necessari. Inoltre, abbiamo per ora posto fine agli sbarchi di clandestini a Lampedusa e a poco a poco riporteremo alla normalità le situazioni".

SACCONI, OBIETTIVO BONIFICARE SACCHE ILLEGALITA'

"Il prioritario obiettivo dell'azione di governo deve essere quello di bonificare tutte le sacche di illegalità che si sono prodotte da Padova a Rosarno perché in un contesto di sistematica e diffusa violazione delle leggi si realizzano fenomeni di disintegrazione di vario genere". Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. A questo scopo - ha aggiunto il ministro - "concorrono tutti i Servizi ispettivi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e degli enti vigilati con lo scopo di reprimere tutte le forme di sfruttamento del lavoro irregolare. Le stesse politiche di integrazione hanno quindi come presupposto un quadro di effettività delle regole".
CEI, IMMIGRATI SENZA SOSTEGNO UMANO NE' ECONOMICO

CITTA' DEL VATICANO - L'episodio di Rosarno rappresenta "un segno di sofferenza e di degrado umano" che spinge "da un lato a condannare la violenza e dall'altro a considerare l'estremo disagio e la difficoltà di questa gente che non ha sostegno né umano né economico". Lo ha detto all'ANSA mons. Bruno Schettino, presidente della commissione episcopale per le Migrazioni della Cei. Mons. Schettino ha quindi lanciato un appello "alla calma e alla collaborazione nel tentativo di ricomporre il tutto in una dimensione di maggiore umanità e servizio ai poveri". "Noi - ha aggiunto - stiamo sempre dalla parte dei poveri".

Nessun commento:

Posta un commento