giovedì 14 agosto 2025

... c'è l'opposizione!! ...

Si chiama Dario Costa, ha 21 anni, è siciliano. 
E in queste ore sta subendo un’ondata di odio e minacce solo perché ha avuto l’“ardire” di dire che il Ponte sullo Stretto è “un atto delinquenziale”. Una frase dura? Certo. Ma fondata su un passato fatto di sprechi, corruzione e scandali veri. Frase che, guarda caso, è stata tagliata e decontestualizzata da Matteo Salvini in un video ridicolo, montato con rallenty da derisione. Risultato? Un ragazzo di vent’anni trasformato in bersaglio per migliaia di odiatori, insulti, minacce di morte comprese. Un ministro di 50 anni che bullizza un libero cittadino senza partito né scudo politico. Questa è la libertà secondo Salvini: non rispondere nel merito, ma scatenare la gogna. 
E la risposta di Dario è stata impeccabile: 

“Lei non è un ministro, ma uno a cui è stato dato troppo potere in mano”. 

Io sto con Dario. Avanti a testa alta, perché chi alza la voce contro i potenti non è mai solo. 

Donato Armesano



Bravo Dario! Disgustati saluti è proprio la ciliegina sulla torta ''Lo studente messinese Dario Costa racconta cosa è successo dopo che un pezzo d'intervista è finita sulla pagina del ministro. Comunque la si pensi sul ponte, Dario Costa ha ragione. Un ministro e leader politico, con il potere che ha, anche mediatico, non può sbeffeggiare un semplice cittadino così, dandolo in pasto all'odio sui social. 
È una questione di democrazia. 

 [https://youtu.be/HBxH4W2Esh8?si=q0n6xSvy71PN85pb](https://youtu.be/HBxH4W2Esh8?si=q0n6xSvy71PN85pb)

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