mercoledì 6 agosto 2025

... lo sport si fa vergogna!! ...

𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚-𝐈𝐬𝐫𝐚𝐞𝐥𝐞: 𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐠𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐥𝐞𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢𝐨 

Il #buongiorno di Giulio Cavalli 

 Quando Mauro Berruto dice che Italia-Israele del 14 ottobre a Udine «è una partita che non dovrebbe essere giocata», non sta facendo ideologia. Sta ricordando che lo sport, se non prende posizione, diventa complice. È già accaduto. È accaduto quando la Russia è stata esclusa da tutte le competizioni dopo l’aggressione all’Ucraina. Ed è accaduto quando il Sudafrica dell’apartheid è rimasto fuori dal campo per ventiquattro anni. Due pesi, due misure: la Fifa, l’Uefa e il Cio sembrano allergici alla coerenza. Berruto non chiede l’impossibile. Non invoca il boicottaggio della nazionale, ma un gesto simbolico. Come le magliette rosse di Panatta e Bertolucci nella finale in Cile contro Pinochet. Come gli striscioni, i bracciali, i segni che mostrano che anche il pallone ha una coscienza. Invece si finge che nulla accada. Che i bombardamenti, la fame imposta, le fosse comuni a Gaza, non siano sufficienti a giustificare nemmeno un sopracciglio alzato. Il paradosso è evidente. Gli atleti russi possono gareggiare solo se prendono le distanze da Putin. Gli israeliani no: in molti casi rivendicano apertamente le scelte di Netanyahu, eppure nessuno muove un dito. La Federcalcio italiana, almeno, potrebbe dire qualcosa. Potrebbe dissociarsi, potrebbe suggerire un altro stadio, un’altra data, un’altra forma. Invece tace. Non ci si nasconda dietro l’autonomia dello sport. Anche il silenzio è una decisione politica. E oggi, davanti all’occupazione, alla distruzione sistematica, all’assedio, non c’è neutralità che tenga. Chi gioca quella partita, la legittima.
"La mia opinione sulla partita di calcio tra Italia e Isr@ele? Che si debba giocare, è in programma e si gioca come si è giocata già la partita dell’anno scorso, se non sbaglio proprio a Udine" così l'indegno ministro dello Sport Andrea Abodi a proposito della partita della vergogna. E già questo sarebbe ampiamente bastato a dirrne di ogni. Ma quando si raggiunge il fondo non dimentichiamo di esser di fronte ad i più esperti degli scavatori. Così l'indegno ha aggiunto la motivazione. Udite, udite: "Qual è la differenza tra Israele e la Russia, esclusa dalle competizioni sportive? Io credo che ci sia una differenza, e peso le parole con responsabilità. La Russia è un Paese aggressore, Isr@ele è stato aggredito, forse questo si dimentica completamente". Capito? La Russia giustamente paese aggressore (sorvoliamo pure sui crimini perpetrati in Donbass dal 2014 ai danni dei russofoni residenti in Ucraina) va esclusa. Invece Isr@ele no, lui è stato aggredito. Caro enormemente indegno ministro. Proviamo col cucchiaino. Isr@ele è stato sì aggredito ma non da un popolo o una nazione, ma da un gruppo terroristico. Di contro, sta praticando un vero e proprio genoc*dio e continui crimini di guerra e contro l’umanità, dei quali è chiamato a rispondere dalla giustizia internazionale, non contro dei terroristi, ma contro un intero popolo. Ha trucidato quasi 70 mila civili di cui 20 mila bambini ed oggi sta addirittura affamando volontariamente un popolo. Isr@ele è un paese genoc*da. Ha colpe cioè ben peggiori rispetto alla Russia. Ma appartiene alla combriccola dell'occidente quindi i suoi interessi sono funzionali a quelli dell'occidente e dei suoi interessi economici. Sarete ricordati come la vergogna dell'umanità. La vergogna. Servi dei potenti, complici di criminali. Siete solo la vergogna dell'umanità!!!

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