martedì 26 marzo 2024
... siamo insetti!! ...
IL VOMITO! I tabelloni informativi di un’infrastruttura pubblica essenziale utilizzati per la pubblicità di una serie televisiva di Netflix. L’umiliazione di un Paese che è diventato un giocattolino nelle mani di poteri economici ed oligarchie straniere, saldamente intrecciati con l’èlite italiana collaborazionista.
Soprattutto da quando al governo ci sono i “sovranisti svendipatria”, che sono proprio l’espressione politica massima di questa élite collaborazionista, tra cessioni di infrastrutture strategiche ai fondi statunitensi (reti Telecom), vendita di quote di aziende pubbliche in perfetta salute economico-finanziaria (Poste ed Eni) ed il totale servilismo della classe dirigente [...], l’Italia non sta smettendo di raggiungere, uno dopo l’altro, i punti più bassi della sua storia repubblicana. [...]
In effetti, agli occhi dei gruppi di potere stranieri, noi siamo effettivamente accomunabili a degli insetti, funzionali a fargli funzionare le imprese e fargli fruttare palate di miliardi di euro e dollari grazie a visualizzazioni, abbonamenti e pubblicità. Quantomeno la sincerità, anche se involontaria.
Osservatorio Italiano sul Neoliberalismo
L'ISTAT fotografa una situazione drammatica del nostro Paese con oltre 5.7 milioni di nostri concittadini che vivono in condizione di povertà assoluta, ancora più drammatico sapere che di questi oltre un milione sono minorenni. L'8% degli italiani quindi vive in una situazione al limite della sopravvivenza. Credo che questa sia la vera emergenza dell'Italia, nuove povertà che si sommano alle più vecchie, unite da una prospettiva di precarietà che colpisce sempre piùle giovani generazioni. Il Governo dovrebbe lanciare una grande "offensiva" contro questa piaga e non limitarsi a dire che "la povertà non si cancella per decreto". Vero che i decreti non servono ma lo è anche il fatto che i tagli nel sociale, nell'educazione e ai pochi strumenti esistenti di contrasto alla povertà non aiutano. Non riuscendo a combattere la povertà la si rende una colpa da addossare a chi ne è vittima, senza fare nulla di concreto per contrastarla.
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