Milan, Inter, Sampdoria, Genoa, Juventus, Napoli, Roma, Lazio, Chievo, Udinese, Palermo, Atalanta, Sassuolo, Parma, Fiorentina e da quest’anno anche il Bologna.
Che cos’hanno in comune tutte queste squadre?
Molto semplice: per almeno una volta nelle ultime 18 stagioni, e cioè da quando Urbano Cairo è diventato presidente, si sono posizionate meglio dei granata, vale a dire al sesto posto.
Sono SEDICI squadre: praticamente tutte quante.
Il Torino FC di Urbano Cairo ha come miglior piazzamento una entusiasmante settima posizione alla pari di corazzate quali Empoli e Messina.
Milan, Inter, Juventus, Roma, Lazio, Napoli, Sampdoria, Fiorentina, Palermo, Catania, Cremonese, Siena, Udinese, Alessandria, Atalanta.
Cos’hanno in comune tutte queste squadre?
Molto semplice: per almeno una volta nelle ultime 18 stagioni, e cioè da quando Urbano Cairo è diventato presidente, hanno fatto meglio dei granata in Coppa Italia raggiungendo almeno le semifinali.
Sono QUINDICI squadre: praticamente tutte quante anche in questo caso.
Milan, Juventus, Inter, Roma, Napoli, Lazio, Fiorentina, Udinese, Genoa, Sampdoria, Palermo, Atalanta e con tutta probabilità quest’anno si aggiungerà il Bologna.
Cos’hanno in comune tutte queste squadre?
Molto semplice: tutte quante hanno per almeno una volta superato il fantomatico “record” di 63 punti dell’era Cairo, primato che viene tutt’ora celebrato dagli adepti sadoMasio come la conquista della Champions.
Sono TREDICI squadre, a testimonianza della totale non attendibilità di un “record” che record non è se non nella mente fantasiosa di qualcuno.
Milan, Inter, Parma, Roma, Lazio, Napoli, Atalanta, Empoli, Palermo, Sassuolo, Monza, Sampdoria, Genoa, Fiorentina, Verona, Udinese.
Cos’hanno in comune tutte queste squadre?
Molto semplice: tutte quante hanno ottenuto più vittorie del Torino di Urbano Cairo contro la Juventus, vale a dire almeno due.
Sono SEDICI squadre, alcune delle quali non fanno di certo parte del gotha del calcio mondiale.
Urbano Cairo è convinto di essere un ottimo presidente, è convinto di avere fatto il massimo che poteva fare, è convinto di essere esempio virtuoso, è convinto che il 75% dei tifosi apprezzi il suo operato.
La realtà dei fatti testimonia senza dubbio alcuno che i suoi quasi 19 anni di (mala)gestione, la seconda più longeva di sempre per il sodalizio granata, coincidono con un periodo sportivamente fallimentare sotto ogni punto di vista.
Non esiste patron altrettanto duraturo e nel contempo altrettanto sportivamente fallito nella storia del calcio mondiale: la sua presidenza è nei fatti, nei numeri, nell’evidenza di una palese non progettualità, una Caporetto, una tragedia, un esempio da non replicare.
Lui non lo ammetterà mai, ma l’evidenza lo inchioda: il suo Torino FC è una creatura abominevole, sterile, impotente.
Mentre tante altre realtà si consolidano ai piani alti o vivono un loro effimero momento di gloria, l’undici di Urbano Cairo si accontenta di fare da comprimario.
Gli altri scopano, i tifosi granata al massimo li guardano scopare.
Siamo arrivati all’ultimo stadio, il voyeurismo sportivo: roba che nemmeno Pacciani e Mario Vanni.
Grazie ancora.
Ernesto Bronzelli.
🎙️ #Buongiorno dopo il match contro la #Fiorentina: “Abbiamo dato il massimo fino all’ultimo e continueremo a dare tutto fino all’ultimo”.
⚽️ Così sulla gara: “Abbiamo creato varie occasioni per fare gol, la strada è questa e dobbiamo continuare così”.
😡 Sull’espulsione a #Ricci: “All’arbitro ho chiesto perché non ha ammonito subito Arthur facendolo solo dopo aver espulso Ricci”.
🇮🇹 E sulla Nazionale: “Ci spero, lavoro tanto per questo, anche quando ero fuori ho lavorato tanto per rimanere in condizione in modo da essere disponibile a marzo per le amichevoli e anche per giugno”.
Io vorrei, non vorrei, ma se…puoi…
Quanto conta un allenatore? Dipende visto che ci sono quelli bravi e quelli che, è meglio allenino altrove; se poi do retta ad un amico, ex Campione d'Italia nel '76, uno bravo porta Il 15/20% da vantaggio, mentre chi noni lo è fa disastri.
Però giocare senza allenatore in panchina fa bene al Torino? Non ho controllato le statistiche e sinceramente non so rispondere, anche perché ci sono partite che il mister granata dirige ottimamente, altre no, magari sin dalla formazione iniziale.
Che Ivan sia un po' "terribile" lo sappiamo, non sempre a torto, ma ogni tanto va oltre, nei gesti soprattutto.
Tutti abbiamo lo stesso pensiero sull' arbitro di Torino-Fiorentina, un incapace per essere gentili, ma fosse la prima volta che capita, non solo negli ultimi diciannove anni, ma nella intera storia granata e, per chi non c'era o non era ancora nato, invito a cercare di un Toro-Vicenza (2-3), arbitrato dal signor Concetto Lo Bello.
Gli arbitri non cambiano mai, anzi, come il resto delle componenti del calcio peggiorano, e questo è un dato di fatto e se si lamenta pure il ducetto laziale, vuol dire che anche il dopo caffè è andato in cavalleria.
Di certo oltre ai propri demeriti, la fortuna difficilmente passa dalle parti dell'Olimpico Grande Torino, anche in riferimento agli infortuni, e quello di Ilic va a sommarsi alla serie granata, pur se non è che il resto della compagnia se la passi meglio; si da la colpa al troppo giocare, ma la soluzione è ridurre a diciotto le formazioni di Serie A, mentre qualcuno giocherà anche 10/15 partite in più (per soldi ovviamente) per la nuova Champions? Ottima soluzione, tanto chi si allena più persino al secondo giorno di ritiro?
Abbiamo fatto un pensierino all' Europa (non tutti si sa), sarebbe stato bello tornare magari a Bruges, ad Helsinki, Bilbao, purtroppo non succederà, ma si può riprovare, a prescindere dai protagonisti e ricordando a chi storce la bocca, che se nessuno "barasse" (come Parma e Milan di qualche anno fa) le presenze in Europa si conterebbero diversamente.
Maurizio Vigliani
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