mercoledì 23 marzo 2011

...da LeG...

Berlusconi in fuga

Il terrore del confronto - giudiziario, parlamentare, elettorale - è il filo che lega le scelte di Silvio Berlusconi. Che ora, unico leader al mondo, ha fatto sapere che non si presenterà alle Camere per parlare della crisi libica. Non è semplice giustificare una guerra, tanto più se ci si arriva, come noi, nel peggiore dei modi, e carichi di un fardello di responsabilità e complicità tanto pesante da farci arrossire di vergogna.

Poteva essere l'occasione per ricompattare il Paese, Berlusconi poteva fare un gesto nei confronti dell'opposizione: impegnarsi a ritirare tutti i decreti e i disegni di legge che rompono il Paese, che dividono e umiliano una parte delle istituzioni e tanti cittadini.

Non solo non l'ha fatto, ma la Commissione Giustizia alla Camera ha pure dato l'ok all'ennesima norma slava-premier: la prescrizione breve.

LeG continua nella sua mobilitazione permanente: si parla di diritto e lavoro, questa sera, 23 marzo, a Poggibonsi, con Maurizio Landini; giovedì 24, si discute di mafia e politica a Brescia, con Nando dalla Chiesa; di Brutte notizie a Perugia, il 30 marzo, con Maria Luisa Busi. I Cantoni animati di Roma, domenica 27 marzo, sono tutti dedicati alla riforma della Giustizia.







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