lunedì 28 ottobre 2024

... bufala o verità? ...

Mario Patrignani intervistato da Torinogranata dice la sua sulle ultime dichiarazioni di Cairo. Ma è possibile ricucire il rapporto tra Cairo e i tifosi? “Per me assolutamente no, non ci penso neanche. Io sono stato uno dei primissimi che all'inizio lo aveva accolto come un salvatore, avevo riposto fiducia in Cairo, poi mi sono sentito tradito, pugnalato alle spalle da lui. Dopo vent'anni di vergogna, cosa vuoi ricucire? Troppo comodo, dopo averci fatto vivere le umiliazioni più grandi, dopo non aver fatto niente di granata, dopo solo plusvalenze e stagioni in linea di galleggiamento, ma cosa si può ricucire adesso? Personalmente non vedo l'ora che vada via: basta!, basta!, basta! Ha gestito il Toro in un modo piatto e sciatto senza neanche sapere che era a capo di una società gloriosa, fantastica, fenomenale, leggendaria. Ha trattato il Toro come fosse una fabbrica di pomodori, proprio senza anima, senza niente. Aveva detto che se non l'avessimo più voluto sarebbe andato via. Ma adesso chi lo vuole più? Quindi mantenga la parola e vada: basta!, basta!, basta!”. Ha espresso il suo pensiero, ma per quel che riguarda gli altri tifosi? “Io penso che tantissimi la pensino come me, molti continuano ad andare allo stadio e anch’io quando posso ci vado perché, secondo me, bisogna sostenere la squadra, ma questo non c'entra niente con il sentimento verso Cairo. Sosteniamo la squadra con amore, ma continuiamo a contestare pacificamente Cairo. Io sogno che vada via al più presto”.
Torino in vendita? “Cairo ha incontrato Red Bull”. 
Ma il gruppo vuole lo stadio di proprietà 

di F. Q. | 28 Ottobre 2024 

Attualmente è l’Official Energy Drink partner del Torino, ma il futuro da nuovo proprietario non è un’ipotesi da scartare. “Quando Red Bull entra non è un caso. Lo fa per rafforzarsi e restare” e Urbano Cairo sembrerebbe non volersi perdere l’opportunità. Secondo quanto raccolto da La Stampa, il patron dei granata avrebbe incontrato gli emissari del gruppo austriaco per parlare di un allargamento di collaborazione come main sponsor e per valutare un eventuale interessamento all’acquisto del club. Sospetti e voci che si intensificano dopo l’accordo raggiunto nel mese di agosto come partner, trattasi del primo impegno in Serie A per il CEO Mark Mateschitz. Lo stadio di proprietà Il progetto potrebbe anche interessare la cordata austriaca ma c’è una condizione necessaria e imprescindibile al fine di chiudere un potenziale accordo: la Red Bull vuole avere uno stadio di proprietà dove poter avviare progetti commerciali paralleli che garantirebbero – allo stesso tempo – flussi di cassa. La concessione dello stadio Olimpico Grande Torino scade nel 2025: una situazione che agevola i contatti tra Cairo e il sindaco Stefano Lo Russo e che anticipa il tema. 
 La cessione di Bellanova è un indizio Così si spiegano le varie e pesanti cessioni estive di alcuni calciatori pregiati che avevano fatto infuriare i tifosi. Su tutte, quella di Raoul Bellanova all’Atalanta. Un vendita in extremis (di 25 milioni) fatta proprio per la necessità di rimpolpare un po’ le casse per una trattativa aperta con eventuali acquirenti. Red Bull e il mondo del calcio In Europa, i casi più famosi e redditizi legati al colosso austriaco sono Salisburgo e Lipsia. Ma non finisce qui: anche alcuni club di Stati Uniti, Brasile e Giappone sono targati Red Bull. Nel frattempo, il Torino e i suoi tifosi attendono eventuali sviluppi.

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