Ma il gruppo vuole lo stadio di proprietà
di F. Q. | 28 Ottobre 2024
Attualmente è l’Official Energy Drink partner del Torino, ma il futuro da nuovo proprietario non è un’ipotesi da scartare. “Quando Red Bull entra non è un caso. Lo fa per rafforzarsi e restare” e Urbano Cairo sembrerebbe non volersi perdere l’opportunità. Secondo quanto raccolto da La Stampa, il patron dei granata avrebbe incontrato gli emissari del gruppo austriaco per parlare di un allargamento di collaborazione come main sponsor e per valutare un eventuale interessamento all’acquisto del club. Sospetti e voci che si intensificano dopo l’accordo raggiunto nel mese di agosto come partner, trattasi del primo impegno in Serie A per il CEO Mark Mateschitz.
Lo stadio di proprietà
Il progetto potrebbe anche interessare la cordata austriaca ma c’è una condizione necessaria e imprescindibile al fine di chiudere un potenziale accordo: la Red Bull vuole avere uno stadio di proprietà dove poter avviare progetti commerciali paralleli che garantirebbero – allo stesso tempo – flussi di cassa. La concessione dello stadio Olimpico Grande Torino scade nel 2025: una situazione che agevola i contatti tra Cairo e il sindaco Stefano Lo Russo e che anticipa il tema.
La cessione di Bellanova è un indizio
Così si spiegano le varie e pesanti cessioni estive di alcuni calciatori pregiati che avevano fatto infuriare i tifosi. Su tutte, quella di Raoul Bellanova all’Atalanta. Un vendita in extremis (di 25 milioni) fatta proprio per la necessità di rimpolpare un po’ le casse per una trattativa aperta con eventuali acquirenti.
Red Bull e il mondo del calcio
In Europa, i casi più famosi e redditizi legati al colosso austriaco sono Salisburgo e Lipsia. Ma non finisce qui: anche alcuni club di Stati Uniti, Brasile e Giappone sono targati Red Bull. Nel frattempo, il Torino e i suoi tifosi attendono eventuali sviluppi.
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