sabato 21 settembre 2024

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Hellas - Toro 2-3

 La serata è giusta. 

 Perché il clima è mite e gli sguardi nei nostri paiono iniettati di ferocia già nel tunnel. E poi il venerdì sera è un po' il sabato del villaggio di Leopardi, sei sì un po' stanco ma hai svalicato - e sai che per un paio di giorni c'è la discesa. Pronti via e ti confermi le prime impressioni. Ancora una volta capisci che Ricci (7) è in crescita esponenziale, anche da play fa la differenza. Ilic (7) al solito posto danza ed entra, suo compagno di merende a destra stasera è Tameze (6,5) il suo lo fa. L'ho già detto: il 352 nasce noioso, ma se le mezzali entrano a fare le terzapunte diventa divertente e velenoso. Unodue, il capitano (7) vela e la sporca per Sanabria (solo 6, perché i rigori tocca segnarli cazzo). Quello si invola, apre il passo, temo che arrivi lungo e la alzi. Ma invece la piazza e dopo 10 minuti siamo avanti. Maripan (7, si addormenta una volta ma pare giochi qui da sempre e traccia mille palloni con la faccia giusta) ha la sfiga di spizzare e spiazzare Vanja (6, guantoni puliti), si ricomincia. Il loro biondo fa la cazzata dell'anno, rosso e rigore inaspettati ma la sprechiamo. Ma il sapore forte è che si vincerà: vabbè che sono in dieci ma non ricordo una tenuta di campo così possente dai tempi di Scifo e Lentini. Infatti Lazaro (7, lavora tanto e spesso bene, peccato che ogni tanto si addormenti) gliela scodella con l'effetto giusto e il capitano sale in cielo da fermo e schianta la murata della porta. Dueauno. Sosa (6,5, quando avrà perso 3 chili sarà un punto molto forte) non strafa' ma lì non si passa. Walukievicz (6,5) è senza uomo e quindi si affaccia, e un paio di volte la sfiora. Riposo e ripresa, solito cliché. Paiono morti. Ma ci addormentiamo un quarto d'ora e rischiamo: nel calcio solo i top club leggono bene la sottile differenza tra gestire il risultato e riesumare l'avversario. Tutto sommato non costruiscono roba seria, Masina (6, tolto mezzo punto per la smandrappata finale) nella garitta di sinistra ferma tutti, ma hanno preso coraggio e i loro due nuovi giovanotti hanno e ci mettono il pepe. Paolo Bellicapelli (7, perché non ne sbaglia una, in campo e fuori campo) sgancia i tre nuovi. Comunardo Linetty (5,5) pare spaesato. Gineitis (6) ha bisogno di minuti ma copre il suo. In generale la percezione è abbiamo perso in personalità. Fortuna che Guevara Adams (7) ha un'efficienza maggiore di una caldaia a condensazione: gli basta mezzo pallone e la chiude da punta vera. Treauno, si respira. Si veleggia lievi scivolando verso il porto, loro uno ad uno mollano. La cazzata finale avviene troppo tardi per metterci paura sul serio. Sarà forse solo per una notte, ma per Napoli e Udi non sarà facile vincere. Intanto, salutate la capolista. L'ultima volta che era successo andavo al catechismo per la prima Comunione. 

 Carlo A. Befani

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