Giuseppe Conte.
Si fa sempre più scivolosa la posizione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano rispetto al caso di Maria Rosaria Boccia, sedicente consulente che lunedì sera non ha esitato a rispondere via social alla premier Giorgia Meloni per smentire di non aver mai avuto accesso a documenti riservati legati all’attività del dicastero.
A poche ore di distanza, la donna replica sui social pure a Sangiuliano che in una lettera a La Stampa assicura che “mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia”. La donna ha immediatamente demolito via Instagram tutti i punti della ricostruzione.
Giorgia Meloni difende Gennaro Sangiuliano dopo avere ricevuto le “garanzie” dallo stesso ministro della Cultura che nessun “euro dei soldi pubblici degli italiani è stato speso per questa persona”. Nella prima intervista dopo le vacanze estive, la presidente del Consiglio interviene sul caso della presunta consulente Maria Rosaria Boccia che imbarazza Sangiuliano e l’intero governo.
“Il ministro Sangiuliano mi dice che aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito. Poi ha fatto scelta diversa e ha deciso di non dare quell’incarico, per chiarire alcune questioni. Mi garantisce che questa persona non ha avuto accesso ad alcun documento riservato particolarmente sul G7”, ha detto Meloni.
Non passa nemmeno un’ora, però, che Boccia sente il bisogno di intervenire a smentire le rassicurazioni di Sangiuliano: lo fa con un post su Instagram in cui tagga il profilo di Meloni, pubblicando in sequenza le sue parole a Rete 4 e due pagine di quello che sembra un documento ufficiale del summit, con l’intestazione “Riunione dei ministri della Cultura del G7 – Napoli, 19-21 settembre 2024. Culture: global public good, global responsibility”.
martedì 3 settembre 2024
... pompeiana esperta! ...
Il Ministro Sangiuliano deve venire in Parlamento a riferire su come sono stati usati soldi e informazioni delicate del Governo, se sono andati nelle disponibilità di una imprenditrice e perché. Non possiamo permetterci teatrini, gossip social, mezze dichiarazioni e lettere alla stampa, alla vigilia di importanti appuntamenti internazionali.
È imbarazzante assistere a questo spettacolo con la premier Meloni che viene smentita in diretta dai documenti pubblicati sui social da una privata cittadina.
È triste in un grande Paese come il nostro dover ogni giorno ricordare a tutti che etica pubblica, trasparenza e onore delle Istituzioni vengono prima degli amici di partito, delle questioni personali, delle convenienze politiche.
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