Sono diventate 48 ore
Durerà 1 settimana.
Il sogno continua
Qualcuno vi dirà che non è importante essere primi in classifica alla quinta di campionato.
Qualcuno vi dirà che sono gioie effimere, che durano quanto un soffio di vento.
Qualcuno vi dirà che non conta nulla, non vale niente, non c’è nulla per cui esaltarsi.
Qualcuno vi dirà che le tv ed i giornali parleranno comunque del come mai in testa non ci siano Juve, Milan, Inter o Napoli e non del perché ci siamo noi.
Dite a questi qualcuno che non sanno cosa significa prendere due pallini a Cittadella, perdere a Gubbio, a Castel di Sangro, a Padova giocando al buio.
Dite a questi qualcuno che non sono mai stati buttati fuori dalla Coppa Italia dal Fiorenzuola, o umiliati in casa dal Ravenna.
Dite a questi qualcuno che ci sono bimbi granata che non hanno gioito per la vittoria un derby ed altri bimbi granata di 46 anni che non avevano sin’ora mai visto il Torino primo da solo in classifica se non alla prima di campionato.
Dite a questi qualcuno che il Torino primo in classifica con pieno merito è una cosa grande, che sia anche soltanto per una notte, un giorno o una settimana, ed è una cosa grande perché riconcilia non solo con il calcio ma con quel piacevole senso di giustizia che non ci si ricordava nemmeno più che sapore avesse.
Domani mattina qualche bambino entrerà in classe e guarderà i compagni con uno sguardo diverso ed un sorriso che non ha mai avuto prima.
Domani mattina qualche bambino cresciuto saluterà i colleghi di lavoro sapendo che quando questi lo guarderanno non sarà costretto a fare il solito sorriso che oscilla fra il depresso, il mesto ed il malinconico stile tacchino di Pasqua.
Domani mattina sarà una bella mattina, e sarà ancora più bello essere granata.
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