mercoledì 4 settembre 2024
... Basso Impero ...
Sarebbe davvero bizzarro se il primo ministro del governo Meloni a cadere, fra tutti quelli che dovrebbero esserne già usciti o non avrebbero dovuto proprio entrarci, fosse Gennaro Sangiuliano. Non siamo, com’è noto, suoi ammiratori. Ma, al netto di gaffe agghiaccianti e provvedimenti perniciosi (l’ultimo, quello sul tax credit, rischia di affossare l’intero comparto cinema), non possiamo certo dire che sia il peggiore. Né che sia un poco di buono: ha le sue idee, che non sono le nostre, ma prima di toccare vette inarrivabili tipo Santanchè, Lollobrigida, Salvini, Nordio&C., deve farne di strada.
Però deve valutare seriamente se lasciare il ministero della Cultura. Non per avere frequentato platealmente Maria Rosaria Boccia da Pompei fino al punto di perdere il controllo di lei e di sé e di arrivare a un passo dal nominarla consigliera (gratuita, pare) del ministero per i grandi eventi. Questi sono fatti suoi, almeno finché non si dimostrerà che l’ha messa a parte di segreti di Stato o di dati sensibili per la sicurezza nazionale (ma al ministero della Cultura ne circolano pochi) o che ha speso denaro pubblico per ospitarla nelle comuni trasferte (ma questo lui lo nega e non è stato smentito: se lo fosse, trascinerebbe nella sua bugia la premier Meloni, che l’altra sera in tv l’ha negato).
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