venerdì 19 aprile 2024

... no comment!!! ...

Giuseppe Salamone, 17 aprile 2024 

Giorgia Meloni non ha avuto alcun pudore nel chiamare delinquenti gli studenti e le studentesse che ieri protestavano all'università Sapienza di Roma. Una Presidente del Consiglio dovrebbe pesare bene le parole, visto che per le parole ha querelato Luciano Canfora. Evidentemente lei può dire tutto ciò che le pare salvo poi fare la vittima quando le parole toccano lei. Esattamente come fa sempre Israele. Direi che molto probabilmente negli incontri con Netanyahu, a parte le strette di mano e i sorrisi compiacenti, avranno approfondito la materia del vittimismo. O meglio, come passare per vittime anche quando si è carnefici. Vorrei far notare due cose alla donna, madre e Cristiana: la prima che quelli che lei chiama delinquenti, si sono incatenati e hanno appena deciso di iniziare lo sciopero della fame. Mentre Giorgia Meloni mangia ostriche e beve champagne, in stanze dorate che grondano di sangue, quei ragazzi e quelle ragazze hanno deciso di fare un gesto molto forte e coraggioso. La seconda invece riguarda il termine "delinquente": cara Meloni, perché non hai mai pronunciato questa parola nei confronti di Netanyahu? Eppure questo criminale di guerra ha ucciso decine di migliaia di civili, bambini, donne, madri come te lasciando orfani oltre 19 mila creature, ha bombardato scuole, ospedali, organizzazioni umanitarie, ambasciate e continua nella sua strada indisturbato con la volontà di voler allargare il conflitto. Come se non fosse già abbastanza quanto fatto fino ad adesso. Cara Meloni, se in tutta questa triste vicenda c'è un delinquente, quello è il tuo amico Netanyahu. E tu, pur di rimanere imbullonata alla poltrona e ricevere pacche sulle spalle da chi ti passa il copione, sei disposta a tutto. Perché l'unica cosa che sai fare e hai sempre fatto è quella di essere forte con i deboli e debole con i forti. Anche quando i forti ammazzano madri come te e figlie come la tua. Non ci sono più parole per descriverti. E non perché abbia paura delle tue querele, bensì perché si dovrebbe creare un aggettivo solo per te...

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