venerdì 26 aprile 2024

... dalla parte giusta! ...

"Il 25 aprile non si celebra soltanto l'insurrezione dei partigiani che hanno liberato le città italiane. Si celebra la fine della guerra, la sconfitta dei tedeschi, la distruzione della tirannia nazifascista. Questo si celebra il 25 aprile. E si celebra il fatto che, grazie all'insurrezione dei partigiani, l'Italia che quella guerra l'aveva cominciata dalla parte sbagliata, dalla parte vergognosa, dalla parte di quelli che hanno fatto le camere a gas e i forni crematori, è riuscita a combattere e anche a morire stando dalla parte giusta. A quelli che oggi non si vogliono dire antifascisti e non vogliono celebrare il 25 aprile mi piacerebbe chiedere: "Dimmelo in faccia: tu preferivi che gli americani la perdessero la guerra? Che le Nazioni Unite perdessero la guerra? Che vincesse Hit*er? Che vincessero quelli delle camere a gas?". Perché se e è così, puoi anche non andare a celebrare il 25 aprile. Dimmelo in faccia, però. Vorrei vedere chi oserebbe dirmelo in faccia che preferiva che vincessero le SS e non i partigiani". Un monumentale Alessandro Barbero, ancora una volta.
Marco Damilano ha intervistato Alessandro Barbero sull'equiparazione tra antifascismo e anticomunismo. La risposta di Barbero fa chiarezza su questo assurdo equivoco che va rimosso dell'immaginario collettivo con tutta la chiarezza e la radicalità: "C’è una differenza immensa tra fascismo e comunismo. E la differenza è questa. Che il fascismo è qualcosa che è nato in Italia, è durato vent’anni, ha contagiato altri Paesi, ha assunto una forma molto più spaventosa nella Germania nazista, e in tutte le sue forme conteneva dichiaratamente l’ideologia della violenza, della sopraffazione, della gerarchia, dell’autoritarismo, del razzismo, ed era esplicitamente questo. E gli orrori che i nazifascisti hanno commesso li hanno commessi realizzando quello che hanno sempre detto di voler fare. Il comunismo, purtroppo, è stata un’esperienza tragicamente fallimentare perché dove i comunisti sono andati al potere hanno quasi ovunque creato regimi fallimentari e, in alcuni casi, spaventose dittature, non c’è il minimo dubbio. Ma il comunismo è stato anche la fede di milioni di persone in tutto il mondo che non sono mai andate al potere, non hanno mai creato dittature, che sono state perseguitate e massacrate per un secolo in tantissimi paesi e che sentivano di lottare per la giustizia, per la democrazia e per la libertà. E allora i comunisti sono anche stati questi, mentre i nazisti e i fascisti sono solo quelli lì, non esistono nazisti e fascisti che non aderiscono a quello che le loro dittature hanno fatto". E aggiungerei: il comunismo è una dottrina filosofico-politica millenaria (da Platone a Marx solo per darne le principali coordinate) che seppure ha creato dittature orribili e da condannare con ogni forza non coincide affatto con i suoi "fallimenti storici". Il comunismo è lo straordinario tentativo sociale, politico, filosofico di garantire giustizia, uguaglianza e libertà per tutti. Un'ideale forse utopistico ma che dovrebbe essere orizzonte di ogni progresso. Il fascismo invece è la negazione della libertà attraverso la violenza. E non esiste e mai potrà esistere un fascismo buono. Il fascismo è il buio della storia. Senza se e senza ma!!!

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