venerdì 12 luglio 2024

... dura lex sed lex! ...

ELIMINIAMO DAI TRIBUNALI LA SCRITTA “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI” 

Ora che la proposta di Nordio di abolire il reato di “abuso d’ufficio” è diventata legge non ci resta che eliminare la scritta che campeggia in tutte le aule di giustizia “La legge è uguale per tutti”. Sì, eliminiamola definitivamente. Perché quella scritta corrisponde a una solenne promessa dello Stato di trattare tutti i cittadini con pari dignità, senza distinzioni tra imputati eccellenti e cittadini comuni. Da oggi quella promessa suonerà vuota retorica. Non solo non riuscirà a sopire l’ansia dei cittadini comuni che attendono giustizia in un’aula di tribunale, ma - peggio - rischierà di suscitare in loro un legittimo sdegno. Ricordava Calamandrei che sull’Italia grava una “maledizione secolare”, perché “il popolo non ha fiducia nelle leggi … Ha sempre sentito lo Stato come un nemico”, mai percepito come “lo Stato del popolo”. Osservava infatti che “da secoli i poveri hanno il sentimento che le leggi siano per loro una beffa dei ricchi: hanno della legalità e della giustizia un’idea terrificante, come di un mostruoso meccanismo ostile fatto per schiacciarli, come di un labirinto di tranelli burocratici”. Chiedo a Giorgia Meloni e ai nostri governanti: come faranno i cittadini a credere nella legge ora che avete cancellato il reato di abuso d’ufficio in modo da garantire a tutti gli amministratori pubblici uno spazio di assoluta impunità? Come faranno i cittadini a credere in un vostro sentimento di giustizia visto che vi state affrettando per punire sino a 25 anni di carcere coloro che protestano contro la realizzazione di grandi opere infrastrutturali? State costruendo, passo dopo passo, una grande lacerazione sociale, i cui danni saranno profondi, e lasceranno scorie fortemente tossiche nel tempo. Fermatevi!
Giuseppe Conte.

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