giovedรฌ 4 luglio 2024

... "alte" precisazioni ...

“๐—–’๐—ฒ̀ ๐—ถ๐—น ๐—ฟ๐—ถ๐˜€๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ ๐˜๐—ถ๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐—ป๐—ถ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ๐—ด๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—น๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฎ ๐—–๐—ผ๐˜€๐˜๐—ถ๐˜๐˜‚๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ฒ̀ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ป๐˜€๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ” Niccolรฒ Carratelli intervista Gaetano Silvestri su La Stampa del 04/07/2024 Al professor Gaetano Silvestri le parole del presidente Mattarella sbloccano un riferimento storico immediato: « ๐‘€๐‘Ž๐‘‘๐‘–๐‘ ๐‘œ๐‘› ๐‘’ ๐ฝ๐‘’๐‘“๐‘“๐‘’๐‘Ÿ๐‘ ๐‘œ๐‘›, ๐‘๐‘Ž๐‘‘๐‘Ÿ๐‘– ๐‘“๐‘œ๐‘›๐‘‘๐‘Ž๐‘ก๐‘œ๐‘Ÿ๐‘– ๐‘’ ๐‘๐‘œ๐‘ ๐‘ก๐‘–๐‘ก๐‘ข๐‘ง๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘Ž๐‘™๐‘–๐‘ ๐‘ก๐‘– ๐‘Ž๐‘š๐‘’๐‘Ÿ๐‘–๐‘๐‘Ž๐‘›๐‘–, ๐‘“๐‘ข๐‘Ÿ๐‘œ๐‘›๐‘œ ๐‘– ๐‘๐‘Ÿ๐‘–๐‘š๐‘– ๐‘Ž ๐‘๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘™๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘‘๐‘– "๐’•๐’Š๐’“๐’‚๐’๐’๐’Š๐’‚ ๐’…๐’†๐’๐’๐’‚ ๐’Ž๐’‚๐’ˆ๐’ˆ๐’Š๐’๐’“๐’‚๐’๐’›๐’‚"». Secondo l'ex giudice e presidente della Corte costituzionale, «sarebbe bene ricordarsi che nessuna maggioranza รจ eterna e che, prima o poi, si torna minoranza. La Costituzione รจ lรฌ proprio per tutelare le minoranze, preservarne l'integritร  conviene a tutti». ๐‚๐ก๐ž ๐ฉ๐จ๐ข, ๐š ๐ฏ๐จ๐ฅ๐ž๐ซ ๐ ๐ฎ๐š๐ซ๐๐š๐ซ๐ž ๐ข ๐ง๐ฎ๐ฆ๐ž๐ซ๐ข, ๐ฅ๐š ๐ฆ๐š๐ ๐ ๐ข๐จ๐ซ๐š๐ง๐ณ๐š ๐ข๐ง ๐๐š๐ซ๐ฅ๐š๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐จ ๐ง๐จ๐ง ๐ฅ๐จ ๐ž̀ ๐ง๐ž๐ฅ ๐๐š๐ž๐ฌ๐ž... «E in futuro una minoranza, attraverso un premio, potrebbe assumere il controllo di tutte le nostre istituzioni, senza piรน contrappesi. Il Parlamento correrebbe il pericolo di non rappresentare piรน il Paese e di diventare una mera struttura di servizio del governo. Il presidente della Repubblica sarebbe ridotto a un ruolo notarile e rischierebbe di perdere la funzione di arbitro». ๐ˆ๐ฅ ๐œ๐š๐ฉ๐จ ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐จ ๐’๐ญ๐š๐ญ๐จ ๐ก๐š ๐๐ž๐ญ๐ญ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฌ๐ฎ๐จ «๐’‡๐’†๐’“๐’Ž๐’ ๐’๐’ ๐’‚ ๐’–๐’'๐’‚๐’–๐’•๐’๐’“๐’Š๐’•๐’‚̀ ๐’”๐’†๐’๐’›๐’‚ ๐’๐’Š๐’Ž๐’Š๐’•๐’†». ๐ƒ๐ข๐Ÿ๐Ÿ๐ข๐œ๐ข๐ฅ๐ž ๐ง๐จ๐ง ๐ฏ๐ž๐๐ž๐ซ๐œ๐ข ๐ฎ๐ง ๐ซ๐ข๐Ÿ๐ž๐ซ๐ข๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐จ ๐š๐ฅ ๐ฉ๐ซ๐ž๐ฆ๐ข๐ž๐ซ๐š๐ญ๐จ, ๐ง๐จ? «Non mi faccia interpretare i pensieri del presidente. Posso dirle che il costituzionalismo moderno nasce dal concetto di limite. La stessa separazione dei poteri, principio cardine della democrazia, si basa sul concetto di limite. Ma c'รจ sempre stata la tendenza dei leader politici a superare quel limite. Specie se si ha alle spalle un'ideologia autoritaria». ๐‹๐š ๐ซ๐ข๐Ÿ๐จ๐ซ๐ฆ๐š ๐๐ž๐ฅ ๐ฉ๐ซ๐ž๐ฆ๐ข๐ž๐ซ๐š๐ญ๐จ ๐ฉ๐ฎ๐ง๐ญ๐š ๐š ๐ฌ๐ฎ๐ฉ๐ž๐ซ๐š๐ซ๐ž ๐ข๐ฅ ๐ฅ๐ข๐ฆ๐ข๐ญ๐ž? «รˆ un progetto ispirato a una logica di cumulo autoritario del potere, che si articola in due modi: l'elezione diretta del presidente del Consiglio e una legge elettorale che deve creare una maggioranza a sua immagine e somiglianza. Di fatto, cosรฌ il premier raddoppierebbe il suo potere, originato sia dal popolo che dal Parlamento». ๐Œ๐š๐ญ๐ญ๐š๐ซ๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐ซ๐ข๐œ๐จ๐ซ๐๐š ๐š๐ง๐œ๐ก๐ž ๐œ๐ก๐ž «๐’๐’‚ ๐’…๐’†๐’Ž๐’๐’„๐’“๐’‚๐’›๐’Š๐’‚ ๐’‘๐’–๐’̀ ๐’†๐’”๐’”๐’†๐’“๐’† ๐’…๐’Š๐’”๐’•๐’๐’“๐’•๐’‚ ๐’๐’†๐’๐’๐’‚ ๐’‘๐’“๐’†๐’•๐’†๐’”๐’‚ ๐’…๐’Š ๐’ƒ๐’†๐’๐’Š ๐’”๐’–๐’‘๐’†๐’“๐’Š๐’๐’“๐’Š». «La storia del secolo scorso รจ lรฌ a dimostrarlo. Parlare di interessi superiori da tutelare รจ tipico delle dittature, ha accomunato Mussolini, Hitler e Stalin. Alla base c'รจ una concezione millenaristica, che giustifica qualsiasi azione venga ritenuta necessaria per il bene comune». ๐ˆ๐ง ๐ช๐ฎ๐ž๐ฌ๐ญ๐จ ๐œ๐š๐ฌ๐จ, ๐ฅ๐š ๐ฆ๐จ๐๐ข๐Ÿ๐ข๐œ๐š ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐‚๐จ๐ฌ๐ญ๐ข๐ญ๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐ฉ๐ž๐ซ ๐ซ๐š๐Ÿ๐Ÿ๐จ๐ซ๐ณ๐š๐ซ๐ž ๐ฅ๐š ๐ฌ๐ญ๐š๐›๐ข๐ฅ๐ข๐ญ๐š̀ ๐๐ž๐ข ๐ ๐จ๐ฏ๐ž๐ซ๐ง๐ข? «Direi, piuttosto, per non avere un Parlamento che disturba il manovratore. Il punto รจ che la Costituzione non va mai strumentalizzata per fini politici contingenti, altrimenti viene snaturata. Va detto, perรฒ, che รจ stato fatto anche in passato». ๐€ ๐œ๐จ๐ฌ๐š ๐ฌ๐ข ๐ซ๐ข๐Ÿ๐ž๐ซ๐ข๐ฌ๐œ๐ž? «Ad esempio, alla riforma del titolo V del 2001: un grandissimo errore, dettato all'epoca dalla necessitร  di fronteggiare l'onda secessionista della Lega. Ma, ripeto, le riforme non si fanno per risolvere problemi politici del momento».
Il presidente della Repubblica mette in guardia: «Una democrazia “della maggioranza” sarebbe una insanabile contraddizione». Il monito di Mattarella si sovrappone alle critiche verso la riforma del premierato fortemente voluta da Giorgia Meloni e anche verso quella della legge elettorale maggioritaria «Non si puรฒ ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe una insanabile contraddizione». Non ci gira tropo intorno il presidente della Repubblica parlando a Trieste e puntualizzando cosa sia la democrazia (parlamentare) e la Costituzione. «La democrazia come forma di governo – ha detto Mattarella – non basta a garantire in misura completa la tutela dei diritti e delle libertร : puรฒ essere distorta e violentata nella pretesa di beni superiori o utilitร  comuni. Il Novecento ce lo ricorda e ammonisce». Per questo il capo dello Stato invita a non confondere la «volontร  generale» con quella di una maggioranza che si considera «come rappresentativa della volontร  di tutto il popolo». Mattarella pronuncia «un fermo no all’assolutismo di Stato, a un’autoritร  senza limite, potenzialmente prevaricatrice». «La coscienza dei limiti รจ un fattore imprescindibile di leale e irrinunziabile vitalitร  democratica». Per questo sono necessari «limiti alle decisioni della maggioranza che non possano violare i diritti delle minoranze». Le parole che arrivano dal Quirinale si sovrappongono alle critiche verso la riforma del premierato fortemente voluta da Giorgia Meloni e dalla sua maggioranza. Mattarella parla anche della necessitร  di evitare che il «principio “un uomo-un voto” venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentativitร  e la volontร  degli elettori». Queste invece sono all’indirizzo della ministra per le riforme Casellati che negli ultimi giorni spinge per una legge elettorale ancora piรน maggioritaria.

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