Godo come un riccio a maggio. La cosiddetta "nazionale", l'unica cosa che unisce l'italiota all'italico, un'insipida brodaglia zoppa, che andava avanti a colpi fortunosi, è giustamente ruinata...
Così dovrebbe essere per tutto il morente che si tenta di far passare per vivente.
L'agonizzante adunata è stata lo specchio d'un paese che dovrebbe toccare il fondo, anziché fermarsi ad un centimetro da esso, infilando le dita nei più lordi pertugi.
Gotham deve cadere.
Aveva ragione la Setta delle Ombre.
Solo dal fondo si può risalire.
Muoia il morto. Viva il vivo.
Se s'iniziasse a non essere per tutti e nemmen per se stessi, se s'iniziasse a mancare, a disertare le tavole, comprese quelle con se stessi, se s'iniziasse a distruggere anziché a costruire, a destrutturare l'identità puttana, a demolire le concrezioni magnacce dell'io, a non dar attenzione e peso ad alcuno e per di più a se stessi, a saltare fuori dal sacco delle credenze indotte o maturate, a scordare, a perdere la brama d'accumulare qualsivoglia cosa, a svuotare anziché riempire, a perdersi e non ritrovarsi, se s'iniziasse a non poter esser classificato come qualcosa, a non sapere di esistere, a ritenere illusoria perfino l'idea d'illusione, ecco un uomo non più uomo, ecco un dio e di un dio il supremo superamento.
~Alessandro Frezza~
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